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Abbiamo provato Discord, croce e delizia dei videogiocatori. È il nuovo paradiso delle chat. E c’è di più…

  • di Emiliano Raffo Emiliano Raffo

3 maggio 2024

Abbiamo provato Discord, croce e delizia dei videogiocatori. È il nuovo paradiso delle chat. E c’è di più…
L’app statunitense – “la app della Gen Z”– tiene ancora botta nonostante su Reddit abbiano già profetizzato: “Discord sta andando in mer*a”. Cosa che non sembra però così vera. Ancora vendutissima, questa piattaforma orientata al gaming sta infatti, poco a poco, cambiando pelle. Perché se da una parte trovare “le mod” dei videogiochi può essere un incubo, chattare risulta invece un’esperienza piuttosto piacevole e user-friendly…

di Emiliano Raffo Emiliano Raffo

Su Reddit si legge che “sta peggiorando” o, addirittura, “sta andando in mer*a”, ma la verità è che Discord: talk, chat & hang out è ancora al numero 22 delle app Android più scaricate nell’anno 2024 per quanto riguarda Google Play store (scende invece al numero 39 se ci trasferiamo nell’App store di Apple). Non male per una piattaforma di “social networking” che l’anno scorso – a 8 anni dalla nascita, anno 2015 – veniva appunto indicata dalla comunità di Reddit come moribonda. Non male se consideriamo la natura un po’ nerdy di Discord (il mondo di riferimento è quello dei videogiocatori) e il fatto che, sopra questa app statunitense di VoIP, messaggistica istantanea e distribuzione digitale, figurano solo colossi assoluti come YouTube, Google Chrome, Facebook e simili. Dove risiedono, quindi, i problemi di Discord? Problemi – va ammesso – “evidenti” solo agli user più assidui della piattaforma? Secondo questi utenti di Reddit, il nocciolo della questione sta nella difficoltà – “un incubo” – nel reperire le pagine in cui figurano le varie mod (modifiche) di un determinato videogioco.

Discord 01
Discord, dal 2015. Tiene ancora botta nonostante le nefaste profezie

Noi non possiamo che confermare. Per arrivare alla pagina inseguita, si entra in un girone infernale (una sorta di grande matrioska digitale) in cui si nasconde l’informazione che più ci sta a cuore. Per arrivare alle agognate info, spesso ci si perde in una selva di codici e rimandi, ma forse – ribadiamolo – questo potrebbe essere solo il lamento di un videogiocatore sui 15 anni con troppo tempo libero a disposizione. Perché i macro-dati, in questo senso, continuano a premiare Discord, che viaggia sui 150 milioni di utenti mensili. Milioni di persone, non solo devoti della PS5. “I server Discord – recita Wikipedia – sono ambienti virtuali utilizzati con più funzionalità, oltre a quella messaggistica e comunicativa, che possono ospitare più utenti. Ne esistono due tipi, entrambi facili da creare: server che sono accessibili per l'intera community di Discord (server pubblici) e server ad accesso ristretto per i quali è necessario l’invito del creatore o degli utenti che ne hanno la possibilità (server privati)”.

Discord 02
Discord, non solo gaming

E anche rispetto ai server – siano essi pubblici o ad accesso ristretto – si apre una questione: poiché Discord è sempre più utilizzato per fare “ciò che già si fa su altre piattaforme” (chattare, scambiarsi dritte o dibattere, proprio come sui vecchi forum), il fatto che tante pagine non siano rintracciabili attraverso un qualsiasi motore di ricerca può costituire un problema. Discord, certo, è ancora particolarmente apprezzato perché consente di creare server dedicati a giochi specifici e di organizzare tornei e competizioni online. Tuttavia, la tendenza di vari utenti a immagazzinare su Discord informazioni utili a chiunque (a chiunque cerchi le ultime mod, tanto per tornare al gaming) può risultare ostruzionistica e irritante. Detto questo, lo sviluppo di Discord è costante e gli obiettivi paiono altri rispetto al pur grande orto del gaming. L’esperienza della chat, ad esempio, ci è parsa ottima. Una chat altamente personalizzabile e snella. Interessanti anche le chat vocali o le videochiamate con possibilità di condividere lo schermo. È anche facile, per gli utenti della piattaforma, interagire con gli utenti di Twitch, segno che si sarà pure partiti dai videogiochi (celebre, nel 2018, l’episodio in cui Ninja, campione di Fortnite, spiegò al rapper Drake, altro appassionato di giochi, come usare Discord durante una sessione in diretta della battle royale di “Epic games”), ma ormai gli orizzonti sono quelli, ampi, della comunicazione in senso lato. E quindi destinati a un gradimento oscillante: da una parte gli utilizzatori ancora affezionati alla prima originale natura di Discord, dall’altra il resto del mondo. Meno consapevole, forse, ma sicuramente attratto da tutto ciò (e le funzionalità sono davvero tante) che la app può offrire.

https://mowmag.com/?nl=1
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