Aveva 91 anni ma la freschezza di una ragazza di 15 anni. Sandra Milo se ne è andata con la leggerezza di sempre, senza dare fastidio, aggiungendo sempre una nota profumata a chi la incontrava. Siamo stati molto amici per tanti, tanti anni, una frequentazione apparentemente più di lavoro che di tempo libero, fatta di attese negli studi televisivi, qualche cena, una volta ho presentato alla Mondadori di Milano il suo libro “Il corpo e l’anima”, edito dal mio amico Mauro Morellini, un volumetto di poesie e poi abbiamo fsteggiato a casa di Maria Alberta Viviani, sua amica da sempre.
Ha lavorato fino all’ultimo («devo aiutare i miei figli»), anche se era malata, era dimagrita, ma non era sofferente, «mangio solo meno, non ho più quella bramosia a tavola, mi basta poco». I suoi tre figli la adoravano, Debora Ergas, ottima giornalista a La Vita in diretta, Ciro e Azzurra De Lollis. Azzurra era sempre con lei, «mi lascia solo per badare ai suoi cani, uno sta arrivando da un canile della Cina», mi ha raccontato recentemente. Sandra, Sandrocchia come la chiamava Federico Fellini, che è stato innamorato di lei per 17 anni, ha tanto amato, due mariti, che sono stati un tormento per la custodia dei figli («ho avuto più di 40 processi», mi raccontava), Bettino Craxi («sì, è vero l’ho amato»). Quella con Bettino era una relazione che non ho mai capito, e che disapprovavo perché ero amico della moglie di lui, Anna. Poi qualche sparata, forse a uso e consumo del gossip, come un matrimonio con un colonnello cubano, un fidanzamento con promessa di nozze con lo stilista Rocco Barocco, poi un ristoratore più giovane di lei di 40 anni e passa. «Ma erano passioni autentiche», mi assicurava.
Cara Sandra. È stata una felicità conoscerti, grazie per avermi voluto bene. Ricorderò di te la tua battuta più divertente su di me: «Roberto, se solo fosse più giovane…». Ed io: «Ma, Sandra, tu sei perfetta così, ma sono sposato». E tu: «Se solo fossi più giovane…». Ed io rincaravo: «Se non ci fosse Betta nella mia vita saresti l’ideale». E tu,“stroncandomi”: «Roberto, non hai capito: se solo Tu fossi più giovane». Che ridere, ma adesso lascio spazio alle lacrime. Ciao Sandra, un bacio grande, tuo Roberto Alessi.