Esiste una categoria d'uomo, che in fatto di appeal, batte qualsiasi Luca Argentero (e affini) si ritrovi sul suo cammino. Questa categoria ha un solo nome e cognome: Alberto Angela, l'uomo delle "Meraviglie", che taglia il traguardo delle sessanta candeline. Tacciato, agli inizi, di essere solamente l'ennesimo "figlio di", in realtà il famoso paleontologo si è presto affrancato dall'ombra di papà Piero, che pure ha istruito, televisivamente parlando, generazioni intere, e ha conquistato ampiamente il suo spazio e titolo, superando finanche la popolarità del genitore.
Soprannominato l’Indiana Jones della tv italiana, Alberto Angela, in verità, è più di un semplice conduttore, in grado di incassare ascolti da capogiro. Più di un esperto di storia e archeologia. È un vero e proprio sex symbol.
A conti fatti, il fiero ricercatore solletica, quindi, le fantasie di tutti, da destra a sinistra, dagli etero ai gay, grazie all'indubbia prestanza fisica, che si adatta con disinvoltura a migliaia di meme via social. Ma ad affascinare è pure il suo modo di parlare, la semplicità con cui presenta qualsiasi argomento, e il sapiente uso delle mani, con quel gesticolare mai vano, che in quattro e quattr'otto spinge ad immaginarle in posizioni assai più gradevoli. Così, mentre lui "divulga forte", c'è chi raggiunge pure il "massimo piacere".
E poi, diciamolo francamente, quel suo mix micidiale di uomo elegante, colto, e di buone maniere, è anche la risposta, in carne e ossa, ai tronisti dei tempi di Mary, a tutti quei programmi vuoti e vanesi, in cui beccare un uomo prestante che sappia coniugare i congiuntivi è battaglia persa in partenza. Bando alle ciance, quindi, Albertone è uno degli uomini più desiderati del piccolo schermo. Sia benedetto dunque il battesimo col babbo, sulla rete ammiraglia, quasi trent’anni fa (1993), ne "Il pianeta dei dinosauri" (post prima apparizione a Telemontecarlo), senza cui non avremmo potuto bearci, e non solo visivamente, del suo indiscusso sapere. Da allora, il celebre studioso non si è più fermato, collezionando una schiera di programmi ormai cult, che hanno fatto la fortuna del primo canale, da "Ulisse - Il piacere della scoperta" (dal 9 aprile con la nuova stagione), a "Meraviglie - La penisola dei tesori", ringalluzzendo, nel frattempo, pure il pubblico a casa, che lo premia con dei picchi di share insoliti, per dei programmi scientifici.
Oltre per le competenze, il ricercatore prestato alla Tv, è noto anche per la sua autoironia. Un caldo esempio è la reazione all'imitazione di Neri Marcorè, nella trasmissione "L'ottavo nano". Il nostro Albertone, infatti, invece di prendersela, partecipo' al noto sketch. Ma rituffiamoci nell'esaminare la sua fisicità, per la delizia della nutrita fan base. Dovete sapere, infatti, che su Facebook esiste addirittura un fan club, le Angelers, che conta oltre 20 mila iscritti, in placida adorazione del divulgatore medesimo. E non è tutto, perché tra le numerose fanpage, ne spicca una squisitamente legata a una sua peculiare caratteristica.
No, signori miei, non si tratta della sua sconfinata cultura o parlantina sapiente, piuttosto delle dimensioni del suo membro. Avete capito bene! Sembra, infatti, come educa allegramente la pagina "Alberto Angela c'ha un ca**o così" (cercare per credere), che il ricercatore scientifico possa contare su dimensioni particolarmente generose. Tale indiscrezione, rilanciata prontamente su Twitter, non è stata però rivelata dalla moglie Monica (sigh, dal 1993 non è più a piede libero), ma semplicemente dall'accurata osservazione, via internet, di alcune foto di Angela, che farebbero esclamare, a chiunque, e con tanto di sbavamento allegato: "Ma Rocco Siffredi chi?".
Dunque, il venerato conduttore, che ha reso pop la paleontologia, non è solo una delle star di cui l'Italia va più fiera, ma anche il protagonista di veri e propri contenuti hot, grazie alla sagace immaginazione dei suoi supporter. In fondo, è proprio vero il "detto" da loro coniato: "Non è bello ciò che è bello, ma è bello ciò che è Angela". In attesa della terza generazione, che già promette bene (visto i tre figli).