Guardare Amici per me è stato un po’ come finalmente provare quel gelato di cui tutti parlano, ma che per un motivo o per un altro non hai mai avuto l'occasione di mangiare. Che ti incuriosiva, ma non al punto da provarlo prima. E quando finalmente lo hai assaggiato, per te è stato più interessante averlo mangiato che il sapore in sé, la sensazione di averlo fatto anche tu è stata l'unica cosa a ripagarti. Ecco, Amici è sempre stato quel programma, che per un motivo o per un altro io non avevo mai visto. Ne avevo sentito parlare da chiunque, mi era capitato di intravedere qualche spezzone sui social, TikTok, Instagram, non Facebook, non sono così vecchia. Avevo recuperato qualche canzone, di qualche concorrente, quelle più sentite e discusse. Avevo scoperto dei flirt in corso, degli scandali all'interno, come quando si diceva che si fossero provati a drogare con la noce moscata, evento che ancora oggi mi suscita una grande risata. Oltre a quello però, non ero mai andata oltre, non c'era mai stato un motivo che mi avesse spinta a guardarlo, non so bene il perché. Non fraintendetemi, non ha niente a che fare con la supponenza, la spocchia o un qualche pregiudizio nei confronti del programma, di Maria De Filippi o della scuola di Amici, ma semplicemente un puro caso. Eccomi qui, quindi, a scoprire Amici, nella sua ventiquattresima edizione. La stagione inizia con l'esibizione di Sarah Toscano, ex vincitrice di Amici, della scorsa edizione, che presenta il suo nuovo singolo Tacchi (Fra le dita), in uscita venerdì 4 ottobre. Sarah Toscano è una di quelle artiste che ho captato, pur non guardando il programma, soprattutto grazie ai suoi balletti sulla base di Malavita dei Coma Cose, ma musicalmente parlando non siamo affini, e questa canzone per me ne è la dimostrazione, una canzonetta prettamente pensata a un pubblico delle medie. Però c'è da ammettere, che guardando le esibizioni fatte all'interno del programma lo scorso anno e la sua performance di oggi, vedo un notevole miglioramento nel tenere il palco, forse sarà il playback, può darsi. Ma passiamo a questa edizione, troviamo come insegnanti di canto: Rudy Zerbi, Lorella Cuccarini e Anna Pettinelli, e di quest'ultima internet è stracolmo di malcontento, per via delle scelte che fa, dei modi che ha e delle sue urla. Nonostante ciò io, per ora, mi trovo a dare ragione alla Pettinelli per quanto riguarda Nicolò e provo più scontento a vedere l'atteggiamento di Rudy. Nicolò a differenza di molti non è già conosciuto all'esterno, è effettivamente un emergente, e ha dimostrato durante la sua esibizione di avere una voce ottima, di non aver bisogno dell'auto-tune, ovviamente inteso con l’accezione di strumento di correzione e non come mezzo strumentale, e di avere una buona tecnica.
Rudy ci dimostra di avere altri interessi, a lui interessa più chi è conosciuto su TikTok, non a caso, Diego Lazzari, non ha esitato un secondo a prenderlo, come se poi Diego, che ha 1 milione di follower, avesse bisogno di questa vetrina, che invece a uno come Nicolò potrebbe realmente far comodo. Vybes, è l'esempio che citavo prima, un uso del tutto disturbante dell'auto-tune, che non migliora la performance, anzi, ma nonostante ciò per qualche motivo è piaciuto. Non a me, sia chiaro. Vybes al primo ascolto mi ha ricordato Il Tre, e diciamo che del Tre ne basta e avanza uno, ma magari mi sbaglio andando avanti con il percorso, vedremo. Ascoltando la battuta che Maria ha fatto all'arrivo della Fagnani, mi sono risposta alla domanda iniziale, sul motivo per il quale non mi ero mai approcciata a questo programma, ma tralasciamo l'argomento, non è il momento di aprire un "vaso di pandora". Si passa dunque a Luke, anche lui già famoso, come Diego, ennesima esibizione uguale a 3000 ragazzi, tutti identici. Tutti con la stessa melodia, stessa tonalità, stesso genere, stesso stile e stessi testi, giri con i motorini e via. Manca l'unicità che potrebbe contraddistinguerlo, non dico che non abbia talento, ma che al momento non vedo perché dovrebbe meritarsi lui l'ingresso al posto di altri mille. Questo volevo vedere, il motivo per il quale lui si meriterebbe quel posto e altri no. Sale poi sul palco Diego, momento che aspettavo da quando ho acceso il televisore. Perché Diego è come il prezzemolo, provano a infilarcelo ovunque, ma a differenza del prezzemolo Diego non sta bene su tutto. Ecco quindi che lo abbiamo visto su TikTok, su YouTube, alle sfilate della Fashion Week, a Sanremo Giovani e ora a Amici. La verità, però, che io mi chiedo e continuerò a chiedermi, è il perché, se uno non arriva al pubblico, continuano a puntare e spingere su di lui, togliendo spazio a gente che fatica e si merita di poter dimostrarci quanto vale, più di lui. Utilizzando, per altro, il suo aspetto come arma principale, perché le canzoni da sole non bastano, essendo tutte uguali, vuote e prive di contenuto, ma soprattutto sciarpe. Senti che gli manca il sale e probabilmente non è Diego quello che può darglielo. Probabilmente punteranno a farlo vincere, l'atteggiamento di Rudy lo ha fatto intendere bene, lo stesso vale per le 80 e passa inquadrature dei registi sul suo viso, ma mi auguro in un po’ di rinsavimento da parte di tutti quanti, perché se Diego dovesse vincere, sarebbe l'ennesima dimostrazione di quanto ormai, in questi programmi, la musica non sia più il fulcro ma solo il contorno della portata principale. Per fortuna però, si ritorna a sentire un po’ di buona musica e del bel talento, con l'esibizione dell'ospite che non vedevo l'ora di sentire: Angelina, che con la sua solita freschezza e energia, ha dimostrato cosa significa cantare, ballare, tenere il palco e essere una vera artista a tutto tondo. Non si può dire lo stesso di Olly, con cui duetta, ma non male, mi aspettavo peggio. Tornando agli ultimi due cantanti che si sono esibiti per oggi troviamo in ordine prima Ilan, che ovviamente è stato criticato sui social perché figlio di Muccino, quando oggi, è stato uno dei pochi ad aver dimostrato di avere un minimo di capacità vocale e di personalità artistica, mostrando persino di essere versatile e saper suonare una chitarra, cosa che non si può dire di molti altri.
Capisco poi, il trend di criticare tutti i figli d'arte, perché è inevitabilmente vero che molti siano lì senza talento alcuno, senza capacità o merito, ma solo per il nome e la raccomandazione, ma sappiamo altrettanto bene che spesso non sia così, e io trovo che Angelina e lui ne siano l'esempio. Non si può negare che Angelina sia un talento unico, che abbia una voce ipnotica e un portamento sul palco che pochi hanno, questo probabilmente anche perché figlia d'arte, d'altronde sappiamo tutti bene che dove e con chi cresciamo influenza le nostre capacità e il nostro percorso, probabilmente dunque possiamo parlare di talento ereditario. L'anno di Angelina abbiamo visto perdere lei perché sennò la gente si sarebbe lamentata del suo passato e della sua famiglia di provenienza, facendo vincere Wax, che non era nulla di che all'epoca e non è nulla di che ora, non a caso non ha più fatto niente di rilevante, per il momento. Mi auguro che Ilan non riceva lo stesso trattamento, perché sarebbe un gran peccato. Poi è chiaro, sicuramente l'essere figlio d'arte lo avrà facilitato ad arrivare lì, ma oggi ci ha dimostrato di meritarlo quel posto, sicuramente più di altri. Arriviamo poi all'ultimo cantante, Senza Cri, qui vorrei aprire una parentesi, perché purtroppo sui social ho letto già le prime offese perché Senza Cri ha dichiarato di non volere etichette e quindi di identificarsi come genere neutro. Dunque vanno bene entrambi i pronomi, ma non vuole essere definita con un'etichetta, la gente come sempre non riesce a focalizzarsi su ciò che conta davvero, ovvero la musica, e quindi si è soffermata su questa tematica, che io trovo alquanto superflua. Nonostante queste polemiche futili io ho trovato davvero interessante Senza Cri, ho sentito l'influenza di Madame e Ariete, ma non in maniera negativa, sono molto curiosa di risentirla e vedere il suo percorso. Ho comunque timore dello storytelling che farà amici su di lei, ma vedremo, per il momento non voglio pronunciarmi. Come prima volta di Amici posso dire che è stato meno traumatico di quanto mi aspettassi, bene così.