image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • Sport
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Calcio
  • Volley
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • Sport
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • calcio
  • Volley
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Cover Story
  • Topic
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Culture

Boomdabash al caramello
con "L'unica cosa che vuoi".
In attesa che tirino fuori le unghie

  • di Emiliano Raffo Emiliano Raffo

10 aprile 2023

Boomdabash al caramello con "L'unica cosa che vuoi". In attesa che tirino fuori le unghie
“L’unica cosa che vuoi” è un’innocua canzoncina d’amore buona per uno spot del Cornetto Algida, forse l’antipasto del tormentone estivo. Dai quattro salentini, una macchina da guerra quasi infallibile, è però lecito attendersi di più. Ci aspettiamo che Boomdabash, e ne sono capaci, tornino a tirare fuori le unghie…

di Emiliano Raffo Emiliano Raffo

Sarà la vecchiaia – chiamiamola “piena maturità”, dai – ma mi viene sempre un po’ da sorridere quando guardo le foto di alcuni pop acts degli ultimi 3-5 anni. I Boomdabash, ad esempio: gira una foto, presumo recente, in cui a vederli, i quattro – occhiali da sole, barbe ben coltivate, magliette total black senza loghini ruffiani o scritte a caso –, sembrano un incrocio tra un gruppo di killer usciti da un film di Michael Mann e una band di avant black metal. Poi parte “L’unica cosa che vuoi”, il nuovo singolo uscito ieri su tutte le piattaforme digitali per Soulmatical Music/Capitol Records Italy, e l’incrocio, stavolta, è fra gli Eiffel 65 e uno spot del Cornetto Algida. Ehm, vabbè. Meglio chiudere gli occhi, immaginare che se questo è il singolo primaverile dei quattro salentini, quello estivo potrebbe essere un tormentone talmente tormentone da far passare quei giochini a tre in cui Fedez è sempre accompagnato da altri due tizi estratti a caso da un bussolotto come qualcosa di fin troppo sofisticato.

I Boomdabash
I Boomdabash

“L’unica cosa che vuoi”, introdotto da una petulante chitarrina acustica buona per i jingle di YouTube e sorretto dai suoni sempre azzeccati di Blazon e Mr. Ketra, è una canzone d’amore un po’ generica ma divertente sputata fuori da una quasi perfetta macchina da guerra. Perché questo sono – e sono consci di esserlo – i Boomdabash. Che non rinunciano alla particina simil-rap, non rinunciano all’urletto (tassativo) che sullo sfondo annuncia il brand – “Boomdabash!” – giusto per tenere un tallone nell’universo urban che ha fatto loro da culla. Impresa mica semplice stavolta, perché il nuovo pezzo primaverile è pop obbligatoriamente autotuned che quattro tizi con meno attitude farebbero una bella fatica a spingere con tutta questa serietà. Invece i Boomdabash mica ci ridono sopra a brani del genere, mica te li presentano come fossero cosette alla Pupo. No no, ci mettono un paio di effetti giusti e te li sparano fuori come se ogni adolescente dovesse prendere nota. Del tipo: ragazzi, questa roba sembra innocuo caramello radiofonico, ma fidatevi, i Boomdabash sono fighi. Questo poi, in sostanza, è anche il problema di tanto pop contemporaneo che sboccia sull’asse Sanremo/Battiti Live: pare destinato a quei giovanissimi (per la fascia 16-25 ci dovrebbe essere quell’ossimoro che è l’indie-pop o ciò che ne è rimasto) che, forse per la prima volta nella Storia, puntano a un obiettivo diabolicamente biforcuto: da una parte il pezzo ti deve far cantare come un tempo si cantava su “Felicità” o “Vamos a la playa”; dall’altro, mentre canti, ti devi sentire figo quanto Josè Mourinho nella stagione del Triplete. Obiettivo che i Boomdabash, senza sforzo, centrano anche stavolta. In attesa che i quattro – e ne sono capaci, vedi “Beretta” insieme a J-Ax – tirino di nuovo fuori le unghie.

More

Francesco Gabbani tra pop e one man show. E sui finti sold out: “Solo pubblicità…”

di Maria Francesca Troisi Maria Francesca Troisi

Occidentali's Karma?

Francesco Gabbani tra pop e one man show. E sui finti sold out: “Solo pubblicità…”

Perché “L’amore” di Madame è tanta roba e riporta in vita lo spirito dei grandi cantautori

di Michele Monina Michele Monina

Il bene nel male

Perché “L’amore” di Madame è tanta roba e riporta in vita lo spirito dei grandi cantautori

Bugatti e Master & Dynamic: arrivano cuffie e auricolari luxury ispirati alla Chiron

di Umberto Mongiardini Umberto Mongiardini

Per audiofili

Bugatti e Master & Dynamic: arrivano cuffie e auricolari luxury ispirati alla Chiron

Tag

  • canzone
  • Musica
  • Attualità

Top Stories

  • La strana storia dalla società delle pulizie del Teatro San Carlo che si fa pagare meno per vincere il bando, ma da mesi chiede migliaia di euro di straordinari

    di Riccardo Canaletti

    La strana storia dalla società delle pulizie del Teatro San Carlo che si fa pagare meno per vincere il bando, ma da mesi chiede migliaia di euro di straordinari
  • “Sono entrata da padrona, non uscirò da cameriera”, indovinate chi lo ha detto? Al Teatro San Carlo sono partite le ispezioni ministeriali e ora Macciardi potrebbe cancellare le nomine al centro dell’inchiesta

    di Riccardo Canaletti

    “Sono entrata da padrona, non uscirò da cameriera”, indovinate chi lo ha detto? Al Teatro San Carlo sono partite le ispezioni ministeriali e ora Macciardi potrebbe cancellare le nomine al centro dell’inchiesta
  • In risposta a Chiara Valerio che commenta Pasolini: cara, Pier Paolo non era un'eroina da Pride tra Lady Oscar e Occhi di gatto. Né un simbolo come il tuo “dentifricio gay”

    di Fulvio Abbate

    In risposta a Chiara Valerio che commenta Pasolini: cara, Pier Paolo non era un'eroina da Pride tra Lady Oscar e Occhi di gatto. Né un simbolo come il tuo “dentifricio gay”
  • Quello di Beatrice Venezi a La Fenice è un caso fondato sul nulla: la sua nomina è regolare e l’orchestra non è poi così importante

    di Riccardo Canaletti

    Quello di Beatrice Venezi a La Fenice è un caso fondato sul nulla: la sua nomina è regolare e l’orchestra non è poi così importante
  • Frankenstein su Netflix? Il vero mostro è la durata: i “grandi” film evento sono diventati noiosi e Jacob Elordi travestito da mostro sembra il protagonista di un romance

    di Riccardo Canaletti

    Frankenstein su Netflix? Il vero mostro è la durata: i “grandi” film evento sono diventati noiosi e Jacob Elordi travestito da mostro sembra il protagonista di un romance
  • Al Lucca Comics ci vogliono 12mila euro per una stampa, ma la filosofia di Kenshiro è più nobile (e non può essere capita senza Nietzsche)

    di Stefano Scrima

    Al Lucca Comics ci vogliono 12mila euro per una stampa, ma la filosofia di Kenshiro è più nobile (e non può essere capita senza Nietzsche)

di Emiliano Raffo Emiliano Raffo

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore [email protected]

Next

Air ha tutto: Matt Damon, Ben Affleck, la Nike e Michael Jordan. Ma come fa a essere così moscio?

di Domenico Agrizzi

Air ha tutto: Matt Damon, Ben Affleck, la Nike e Michael Jordan. Ma come fa a essere così moscio?
Next Next

Air ha tutto: Matt Damon, Ben Affleck, la Nike e Michael Jordan....

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy