Se qualcuno si fosse perso la notizia, Lol3 è iniziato. Nuovamente disponibile su "Amazon Prime", come sempre il format è stato atteso con la stessa devozione con cui le vecchie signore a Medjugorje attendono l'apparizione della Madonna il martedì. Onestamente, per il momento, ho qualche riserva sul cast in parte costituito da grandi volponi del mondo del comedy, che hanno rispolverato vecchi pezzi vincenti, per andare evidentemente sulla risata sicura. Bello, un atteggiamento un po' pigro, ma vedere i grandi classici in tv è sempre rassicurante. Luca e Paolo nei "cugini merda", per esempio, mi hanno commossa e fatto sentire molto molto anziana. Lo show ha un ritmo a tratti isterico, a tratti stanco e personalmente ho recepito troppa boomeraggine generale. Questo format dovrebbe fare impazzire i giovani. O almeno, così credevo. Ammetto di essere palesemente perplessa. Qualquadra non mi cosa.
Ma soprattutto le donne del programma non mi convincono fino in fondo. Nemmeno la mia concittadina, Brenda Lodigiani, che devo ammettere, non mi ha fatto particolarmente ridere (almeno per adesso), ma che al contrario del resto delle colleghe (e dei colleghi) ci prova. Stoica, inarrestabile, indomabilissima. Lei, la vera “milanese imbruttita” deve performare, non conosce tregua e pace, attacca come un Cristiano Ronaldo 27enne nel pieno del sua potenza al Real Madrid e le tenta tutte: barzellette, subdole vocine demenziali, imitazioni di bionde che già di loro fanno ridere lacrime amare: Victoria dei Maneskin che a volte sembra colpita dalla sindrome di Tourette e Diletta Leotta portata in scena nel suo momento di comicità più alto: "La bellezza capita".
È riuscita a mantenere una dignità meneghina pure nel momento più basso del programma, ovvero una improbabile sfida di freestyle dove probabilmente il lato rapper di Fedez ha subito uno shock importante (vuoi vedere che il casino di Sanremo...). La Brenda si è attaccata come un piranha brasiliano a tutti gli spunti possibili, ha fatto appello a tutti i santi della comicità mondiale, ha cercato di mantenere aplomb e autocontrollo, si è messa in gioco, ha sondato terreni per lei inesplorati, ha tentato di mettere da parte quel sentimento di repulsione nei confronti di qualsiasi cosa venga da oltre Milano sud che hanno tutti i cittadini della capitale degli Sforza. Non mi ha minimamente convinta come comica, fuori dal web e nell'improvvisazione non si sente a suo agio, o almeno questa è l'impressione che mi ha dato, però mi ha convinta come donna, concittadina e professionista: non ha lasciato la presa, l'outfit era in palette e non si è fatta spaventare da niente e nessuno e sa fare tutto, come una vera showgirl. Va là che bela tusa…