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Liberté Égalité Naike

Cari critici, fatela una critica: al Festival del cinema di Venezia era tutto "incantevole"? No, come Angelina Jolie che interpreta Maria Callas...

Naike Rivelli

7 settembre 2024

La parola più usata all'ultimo Festival del cinema di Venezia è stata "incantevole". Ma era tutto così perfetto? Naturalmente no, solo che le grandi testate si sono sperticate di elogi e quindi hanno messo in ombra le critiche di quelle più piccole e con meno seguito. Eppure, persino Angelina Jolie che interpreta la Callas...

di Naike Rivelli Naike Rivelli

Finalmente quest’anno Venezia è ritornata a splendere come un tempo. Dopo un paio di anni di tristezza dove c’erano più influencer che artisti, abbiamo avuto il piacere di vedere le più grandi celebrità sfilare sui tappeti rossi del Lido presentando film di ogni genere dentro e fuori concorso. Una grande rivalsa per il Festival del cinema di Venezia 81, l'evento cinematografico italiano più famoso del mondo. Bello vedere i riflettori riaccendersi intorno al vero cinema e poter ospitare una sfilza di veri maestri del settore. Quest’anno si è ritornati alle origini: il festival, i film e gli attori. Gli influencer più famosi sono rimasti a casa con l’influenza e non se ne è parlato molto, per fortuna. Fino a qui… tutto magnifico, meraviglioso, stupefacente, super wow. E diciamolo anche noi, la parola più abusata del festival è stata "incantevole”. Un tempo, quando un film andava a Venezia o a Cannes, succedeva una delle due cose: o piaceva e veniva applaudito come un successo conclamato da tutta la critica e la giuria e la stampa, o veniva distrutto, fatto a pezzi dalle critiche e quindi affossato.

Naike Rivelli e Ornella Muti al Festival del cinema di Venezia 2024
Naike Rivelli e Ornella Muti al Festival del cinema di Venezia 2024
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Quello che mi ha stupito di questo Festival di Venezia è il comportamento della stampa e dei critici. Sembrano tutti d’accordo su tutto. Qualsiasi cosa approda sul tappeto rosso “incanta”, anche se quel qualcuno è fisicamente a pezzi, o magari ha un vestito osceno… ma comunque “incanta”. Tutto incanta e tutto e tutti incantano e hanno incantato. Pare una lezione di grammatica senza fantasia. Sembra che nessuno abbia più il coraggio di esprimere un pensiero o una critica seria. Guardo e leggo le recensioni dei film usciti a Venezia e non riesco davvero a capire le recensioni. Ho solo capito che sono tutti incantevoli. Angelina Jolie che interpreta Maria Callas? Solo dal trailer ho capito che non lo vedrò neanche. Il mio tempo è prezioso e non lo spreco a vedere un mito come la Callas distrutto da una americana che non ci azzecca assolutamente nulla. Quando vuoi riportare in vita un personaggio storico come quello della Callas, almeno inizia scegliendo qualcuno che abbia il “physique du rôle” (un aspetto simile), come Anne Hathaway, per dirne una giusta. Il vestito sul tappeto rosso? Nulla a che vedere neanche con una unghia della Callas che vestiva come una Regina. Nel suo ultimo periodo prima di morire, Maria Callas non era magra come un chiodo. La Maria Callas di Angelina, invece, è troppo Jolie per i miei gusti. Nulla del trailer mi fa pensare che questo film si sia meritato 10 minuti di applausi. Altra cosa di cui nessuna stampa o critica parla… donne che hanno aspetti malsani e deperiti “incantano” a loro malgrado. Nessuno che si domanda se stanno bene? Magari hanno qualche problema importante da condividere, visto che tra un incanto e un altro certe attrici avevano letteralmente le vene di fuori?

Angelina Jolie al Festival del cinema di Venezia 2024
Angelina Jolie al Festival del cinema di Venezia 2024

Poi ci sono le piccole testate che cercano di dire la loro con qualche sana critica e recensione autentica che cerca di farsi strada tra i grandi squali delle Testate importanti. Ma il potere è potere, e mentre Vanity Fair e altri declinano "incanto" in tutte le sue forme, senza mai dirci veramente se il film vale la pena o fa pena, le critiche delle piccole testate cadono nel vuoto. Questo fa un po’ arrabbiare. Alla fin dei conti, così tanta stampa, giornalisti e critici pagati per dirci qualcosa, e alla fine tocca andarsi a vedere tutti i film personalmente per farsi una vera idea perché la stampa e i critici del Festival… Oltre l’incanto globale non ci hanno detto nulla di concreto o che sembri prendere una posizione. Ci accorgiamo che anche la critica, in questo nuovo mondo politically correct, ha paura di dire la sua. Infatti, altra cosa che mi ha sconvolto - e di cui non parla nessuno - è che tra una sfilza di celebrità famose, film importanti e  lusso ci sia stata così tanta immondizia per terra da sembrare una zona di periferia. Anche questo (come vedete nel video) vi ha parlato qualcuno?

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