image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • Sport
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Calcio
  • Volley
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • Sport
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • calcio
  • Volley
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Cover Story
  • Topic
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Culture

“Iddu” con Elio Germano e Toni Servillo è un altro caso Cortellesi? Non finanziato dal ministero porta Matteo Messina Denaro al Festival di Venezia 2024, ma se succede come “C'è ancora domani”...

  • di Domenico Agrizzi Domenico Agrizzi

7 settembre 2024

“Iddu” con Elio Germano e Toni Servillo è un altro caso Cortellesi? Non finanziato dal ministero porta Matteo Messina Denaro al Festival di Venezia 2024, ma se succede come “C'è ancora domani”...
La questione finanziamenti pubblici al cinema è sempre complessa. Dopo il mancato sostegno a “C’è ancora domani” di Paola Cortellesi e quello invece garantito al film di Ginevra Elkann, “Te l’avevo detto”, risultato poi un flop, il caso di “Iddu” di Antonio Piazza e Fabio Grassadonia fa discutere. I registi e il cast, che comprende Elio Germano e Toni Servillo, hanno parlato nella conferenza stampa alla Mostra del cinema di Venezia 2024: “La sceneggiatura non è stata ritenuta meritevole, era già successo a Paola Cortellesi”. Ecco cosa è successo

di Domenico Agrizzi Domenico Agrizzi

Capita spesso che i film o le serie sulla mafia e, più in generale, sulla criminalità organizzata mettano in scena lo sfarzo, il lusso ostentato, la ricchezza. I personaggi raccontati nella loro arroganza, il potere che si tramuta in comportamenti eccessivi. Iddu di Antonio Piazza e Fabio Grassadonia, presentato alla Mostra del cinema di Venezia 2024, invece, mantiene i toni più pacati. La mafia che rappresenta è quella che si nasconde, che non passeggia tra gli hotel a cinque stelle ma che sta nelle case piccole, tra gli edifici in costruzione. I protagonisti, i mafiosi, sono usciti dal carcere o latitanti. Iddu racconta la storia di Matteo Messina Denaro (interpretato da Elio Germano), della sua “reclusione” e dello scambio epistolare con Catello Palumbo (Toni Servillo), un ex pezzo grosso che cerca di mettere in piedi un’ultima operazione, supportato dalla polizia, per tentare di salvarsi. La volontà dei registi è quella di rappresentare un boss meno rozzo (ma non meno feroce), dei suoi simili: “Iddu” conosce la Bibbia, il significato dei nomi contenuti nelle Scritture, e quelle conversazioni lasciate su carta dimostrano una certa sensibilità. Ci sono poi i ricordi di suo padre, il boss Gaetano di Cosa Nostra, che riappare nelle vesti di consigliere nella visione quasi allucinata del latitante. Del resto, lui era il “faro” che illuminava la strada del figlio. E Palumbo fa leva proprio su questo aspetto per connettersi al boss. Insomma, una mafia invisibile, che fa dialogare personaggi lontani e che allunga le proprie ombre su tutte le componenti dello stato. Senza però mai abbandonare la propria discrezione. È il primo film dopo l’arresto e la morte di Matteo Messina Denaro, “l’ultimo boss”. Un tema che, come si sa, non smette di riguardare il presente. Eppure, come dichiarato dai registi e da Germano e Servillo durante la conferenza stampa di presentazione alla kermesse del Lido, il film è stato realizzato senza i finanziamenti della regione Sicilia e senza quelli del ministero della Cultura di Gennaro Sangiuliano (in bilico dopo l’affaire Maria Rosaria Boccia). Iddu ha comunque avuto accesso al meccanismo (automatico) del tax credit, ovvero il credito d’imposta, ed è stato sostenuto dal fondo del Lazio dedicato alle coproduzioni internazionali.

Elio Germano
Elio Germano è Matteo Messina Denaro in "Iddu"
https://mowmag-store.myspreadshop.it

Il problema, ovviamente, non è dovuto all’importanza del cast, che può contare su Elio Germano, Toni Servillo, Fausto Russo Alesi e Barbara Bobulova. La questione è un’altra: “La sceneggiatura non è stata ritenuta meritevole, era già successo a Paola Cortellesi”, sono le parole uscite da Venezia. Infatti, anche C’è ancora domani non ebbe accesso ai finanziamenti non automatici, risultando comunque un successo enorme al botteghino. Tempo fa, vi avevamo raccontato come il film di Ginevra Elkann, Te l’avevo detto, nonostante l’ottenimento del sostegno pubblico, fosse stato un flop in termini di incassi. “Le indicazioni ricevute è che dopo i cine-panettoni si cerchi il cine-turismo⁠”, le parole dei registi Piazza e Grassadonia. La questione finanziamenti è sempre complessa e non riguarda solo Iddu, quindi. Ora la riforma del tax credit cambierà ancora lo scenario. Per chi ha fatto parte del progetto di Iddu, però, certe scelte sono difficilmente spiegabili

https://mowmag.com/?nl=1

More

“Tutti divi in un mese, ma senza le basi”. Intervista a Maurizio Lombardi, l’attore più trasgressivo del Festival di Venezia: “Sorrentino? Scrive come pochi. Cortellesi? Un film delizioso”. E sull’IA, Marinelli e “M. Il figlio del secolo”…

di Domenico Agrizzi Domenico Agrizzi

Vita esplosiva

“Tutti divi in un mese, ma senza le basi”. Intervista a Maurizio Lombardi, l’attore più trasgressivo del Festival di Venezia: “Sorrentino? Scrive come pochi. Cortellesi? Un film delizioso”. E sull’IA, Marinelli e “M. Il figlio del secolo”…

Festival del cinema di Venezia 2024, Gianni Canova: “Riforma del tax credit? Se vuoi fare un film chi ti sostiene lo trovi”. Poi il marketing nel cinema, Netflix e le storie che parlano del presente

di Domenico Agrizzi Domenico Agrizzi

intervista dal Lido

Festival del cinema di Venezia 2024, Gianni Canova: “Riforma del tax credit? Se vuoi fare un film chi ti sostiene lo trovi”. Poi il marketing nel cinema, Netflix e le storie che parlano del presente

Ok Brad Pitt e George Clooney, ma nessuno dei due può competere con lo stile di Richard Gere, colui che fu American Gigolò. E il merito è anche di Giorgio Armani

di Domenico Agrizzi Domenico Agrizzi

Unico vero re

Ok Brad Pitt e George Clooney, ma nessuno dei due può competere con lo stile di Richard Gere, colui che fu American Gigolò. E il merito è anche di Giorgio Armani

Tag

  • Cinema
  • Matteo Messina Denaro
  • Film
  • Biennale di Venezia
  • Festival di Venezia

Top Stories

  • EHI OH! Striscia la Notizia cancellata da Mediaset! Ecco dove volevano spostarla, chi si è opposto e perché siamo arrivati a questo punto. È la vendetta definitiva per l'indipendenza di Antonio Ricci?

    di Irene Natali

    EHI OH! Striscia la Notizia cancellata da Mediaset! Ecco dove volevano spostarla, chi si è opposto e perché siamo arrivati a questo punto. È la vendetta definitiva per l'indipendenza di Antonio Ricci?
  • Pausini, Mengoni, Annalisa e gli altri 'intoccabili' sui social. Ma la critica non genera odio, i fanatismi invece sì. Mentre Grignani...

    di Grazia Sambruna

    Pausini, Mengoni, Annalisa e gli altri 'intoccabili' sui social. Ma la critica non genera odio, i fanatismi invece sì. Mentre Grignani...
  • X Factor 2025, pagelle della prima puntata di Audizioni: Gabbani vs Iezzi sulla melodia (7), Lauro piacione (5) e La Furia ama le tamarrate (8). Migliori concorrenti? Gli Abat Jour…

    di Irene Natali

    X Factor 2025, pagelle della prima puntata di Audizioni: Gabbani vs Iezzi sulla melodia (7), Lauro piacione (5) e La Furia ama le tamarrate (8). Migliori concorrenti? Gli Abat Jour…
  • Pino Insegno e il "favore" a Piscitelli, Michela Andreozzi: "Diabolik mi chiamò personalmente, mesi di ansia", ma perché la Rai non dice niente?

    di Irene Natali

    Pino Insegno e il "favore" a Piscitelli, Michela Andreozzi: "Diabolik mi chiamò personalmente, mesi di ansia", ma perché la Rai non dice niente?
  • Striscia la Notizia lascia Canale 5? Il critico tv Simonelli: "Se non è uno scherzo di Antonio Ricci è la fine di un'era". Mediaset? "Senza identità". E su La Ruota della fortuna e Ok, il prezzo è giusto in Rai...

    di Irene Natali

    Striscia la Notizia lascia Canale 5? Il critico tv Simonelli: "Se non è uno scherzo di Antonio Ricci è la fine di un'era". Mediaset? "Senza identità". E su La Ruota della fortuna e Ok, il prezzo è giusto in Rai...
  • Ma quanto rosica Carlotta Vagnoli? Le accuse contro Serena Doe vengono archiviate ma lei sbotta: “Mi denunci per calunnia. Quando si diceva che ero una succhiacazzi…”

    di Jacopo Tona

    Ma quanto rosica Carlotta Vagnoli? Le accuse contro Serena Doe vengono archiviate ma lei sbotta: “Mi denunci per calunnia. Quando si diceva che ero una succhiacazzi…”

di Domenico Agrizzi Domenico Agrizzi

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore [email protected]

Next

Cari critici, fatela una critica: al Festival del cinema di Venezia era tutto "incantevole"? No, come Angelina Jolie che interpreta Maria Callas...

di Naike Rivelli

Cari critici, fatela una critica: al Festival del cinema di Venezia era tutto "incantevole"? No, come Angelina Jolie che interpreta Maria Callas...
Next Next

Cari critici, fatela una critica: al Festival del cinema di Venezia...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy