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Ecco tutti e dieci
gli indizi nascosti di Squid Game

  • di Iacopo Galli Iacopo Galli

19 ottobre 2021

Ecco tutti e dieci gli indizi nascosti di Squid Game
La serie ideata da Hwang Dong-hyuk flirta con gli spettatori attraverso un’estetica citazionista che pesca moltissimo dall’immaginario collettivo: dalle uniformi rosse platealmente riprese da La casa di carta alla scenografia liberamente ispirata alle scale rompicapo di Escher, passando per le simil-Vans total white. Un minestrone di déjà-vu che nasconde a sua volta tutta una serie di indizi nascosti e premonitori legati allo svelamento della trama. E voi, dopo 9 ore di binge-watching, li avete notati tutti?

di Iacopo Galli Iacopo Galli

“Squid Game è uscito solo da nove giorni, e ci sono grandi possibilità che diventi il nostro più grande spettacolo di sempre". Così Ted Sarandos, co-CEO di Netflix, commentava il probabile successo della serie sudcoreana al CodeCon 2021 di Beverly Hills. Era il 27 settembre, Squid Game era uscito da appena 10 giorni, e l’hype non era ancora esploso. Tre settimane dopo questa dichiarazione, Netflix annuncia che la serie è “la più vista di sempre”, con 111 milioni di utenti in tutto il mondo. Personalmente continuo a pensare che quel commento di Ted Sarandos, estrapolato dall’intervista condotta dalla giornalista Kara Swisher, abbia generato un passaparola virale decisivo. Ha acceso l’attenzione su un prodotto già disponibile per intero sulla piattaforma, uscito un po’ in sordina. Dunque molti abbonati hanno intrapreso la visione di questo survival game senza sapere quasi nulla, o meglio, senza avere particolari aspettative. Ecco, l’assenza di aspettative è stato un fattore fondamentale, perché poi, di fronte a giochi di gruppo infantili in cui chi perde viene ammazzato, le persone hanno subito sentito l’esigenza di esternare le proprie reazioni sui social. Da lì, il passaparola e la curiosità di vedere una lotta di sopravvivenza così estrema ha fatto il resto. Una volta iniziata, ci accorgiamo subito che la serie ideata da Hwang Dong-hyuk flirta molto con gli spettatori, attraverso un’estetica citazionista che pesca moltissimo dall’immaginario collettivo, dalle uniformi rosse platealmente riprese da La casa di carta alla scenografia liberamente ispirata alle scale rompicapo di Escher, passando per le simil-Vans total white (e intanto quelle vere hanno avuto un’impennata di vendite). Un minestrone di déjà-vu che nasconde a sua volta tutta una serie di indizi nascosti e premonitori legati allo svelamento della trama. E voi, dopo 9 ore di binge-watching, li avete notati tutti?

1. Tutti i giocatori scelgono la tessera blu.

Nell’episodio 1, una volta riuniti tutti i 456 partecipanti, alcuni di loro fanno domande o muovono obiezioni sul modo in cui sono stati “sequestrati”. Le guardie in rosso rispondono mostrando un video in cui si vede come invece tutti abbiano deciso di partecipare dopo aver giocato a ddakji con il Venditore. E tra la tessera blu e quella rossa, rimando neanche troppo velato a Matrix, tutti i giocatori hanno scelto quella blu.

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2. La scatola del regalo della figlia di Gi-hun è identica a quelle usate come bare.

La scatola del regalo che Gi-hun fa alla figlia riprende l’estetica delle scatole in cui vengono messi i giocatori eliminati. Tra l’altro il regalo consiste in una pistola/accendino, un oggetto che riassume perfettamente il destino di chi non supera le prove: prima uccisi dai colpi di pistola, e poi bruciati nei forni crematori.

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3. I giochi delle sei prove sono disegnati sulle pareti del dormitorio.

Già nell’episodio 4 si intravedono delle illustrazioni poco decifrabili a causa della complessa impalcatura dei letti. Indizi nascosti che si svelano - ai tre superstiti e agli spettatori - solo nell’episodio 8, dopo la prova del salto dei vetri, ormai all’indomani della prova finale.

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4. Tutte le morti sono predette nell’episodio due

O meglio, i personaggi muoiono in modo speculare rispetto a ciò che gli accade in precedenza. Infatti:
- Ali ruba i soldi al suo datore di lavoro (che in realtà gli spettano) e poi viene tradito da Song-woo, che gli ruba le biglie.

- Deok-su scappa dalla gang di malviventi saltando da un ponte, e poi muore proprio cadendo dal ponte di vetro.

- Sae-byeok viene uccisa da Sang-woo con una coltellata alla gola, precisamente nello stesso punto in cui lei aveva minacciato con un pugnale l’uomo a cui si rivolge per far uscire i genitori dalla Corea del Nord.

- Sang-woo prima tenta il suicidio nella vasca da bagno, e poi comunque si uccide per porre fine al gioco del calamaro con Gi-hun.

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5. … così come la morte della madre di Gi-hun.

Usciti dal van, Gi-hun giura incautamente su sua madre per ingannare Sae-byeok e guadagnarsi la fiducia di lei. Alla fine, uscito vivo da tutte le prove, Gi-hun torna a casa ma trova la madre stesa a terra, senza vita.

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6. Il giocatore 001 (Oh II-nam) non è schedato.

Quando il poliziotto infiltrato Hwuan Jun-ho apre la cartella del 2020 per cercare la scheda del fratello scomparso, il faldone inizia dal giocatore 002. Il giocatore 001 non è schedato perché non è mai stato un giocatore ufficiale a tutti gli effetti.

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7. E sempre il giocatore 001 si siede da solo senza cercare un partner per il gioco delle biglie.

Presto capiamo che chi rimane senza partner (l’odiosissima Mi-nyeo) viene riportato al dormitorio, senza dover partecipare alla prova. Alla luce di questo, il fatto che Oh II-nam si sieda in disparte mentre si formano le squadre può suggerire che si tratti di una precisa strategia di uscita, in quanto gli avrebbe permesso di lasciare la competizione senza essere ucciso o destare sospetti. Anche perché essendo così anziano, non avrebbe potuto partecipare alla prova successiva del ponte di vetro. In ogni caso, con questa scena ci ha regalato un’ottima base meme.

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8. Altri indizi che suggeriscono la vera identità di Oh II-nam.

Questi sono meno nascosti, come il modo in cui affronta le prove con tranquillità perché conosce alla perfezione le tecniche di gioco. E poi la scelta della forma a stella per la prova del gioco del biscotto, la riproduzione fedele del suo quartiere nel gioco delle biglie, la decisione di Front Man di fermare la rappresaglia solo dopo la sua protesta… Infine, la regola aurea che dopo il Trono di Spade dovremmo ormai aver capito tutti, l’assioma inconfutabile: se la sua morte non si vede in scena, vuol dire che non è mai avvenuta.

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9. Ji-yeong cita il nome dell’attore che poi si svela essere Front Man.

Questo è un easter-egg molto tarantiniano. Nell’episodio 6, quando Sae-byeok e Ji-yeong si raccontano storie anziché sfidarsi al gioco delle biglie, a un certo punto parlano di Hawaii e Maldive per bere un buon mojito. Poi Ji-yeong cita una famosa battuta di Inside Men, film sudcoreano con l’attore Lee Byung-hun. Proprio lo stesso attore che in Squid Game appare in un cameo nel ruolo di Front Man.

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10. La numerologia mai casuale.

Nell’episodio 1 Gi-hun scommette ai cavalli e vince. Quanto? 4,56 milioni di won. Nella competizione poi sarà il concorrente n° 456.

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