Per iniziare prendiamo l’introduzione delle due voci su Adolf Hitler, quella di Wikipedia e quella di Grokipedia, l’enciclopedia gestita dall’intelligenza artificiale di Elon Musk.
ADOLF HITLER
Wikipedia: Adolf Hitler (20 aprile 1889 – 30 aprile 1945) è stato un politico tedesco di origine austriaca, leader del Partito Nazista in Germania durante il periodo nazista dal 1933 fino al suo suicidio nel 1945. Salì al potere come cancelliere nel 1933 e assunse il titolo di Führer und Reichskanzler nel 1934. L'invasione della Polonia da parte della Germania il 1° settembre 1939 segnò lo scoppio della Seconda guerra mondiale. Durante la sua leadership nel conflitto che ne seguì, fu strettamente coinvolto nella direzione delle operazioni militari tedesche e nella perpetrazione dell'Olocausto, il genocidio di circa sei milioni di ebrei e milioni di altre vittime. […] Durante la detenzione dettò il primo volume della sua autobiografia e manifesto politico Mein Kampf (lett. “La mia battaglia”). Dopo il suo rilascio anticipato nel 1924, ottenne il sostegno popolare attaccando il Trattato di Versailles e promuovendo il pangermanismo, l'antisemitismo e l'anticomunismo con la sua oratoria carismatica e la propaganda nazista. Denunciò spesso il comunismo come parte di una cospirazione ebraica internazionale. Nel novembre 1932, il partito nazista deteneva il maggior numero di seggi nel Reichstag, ma non la maggioranza. L'ex cancelliere Franz von Papen e altri leader conservatori convinsero il presidente Paul von Hindenburg a nominare Hitler cancelliere il 30 gennaio 1933. Poco dopo, il Reichstag approvò la Legge sui pieni poteri del 1933, che diede inizio al processo di trasformazione della Repubblica di Weimar nella Germania nazista, una dittatura monopartitica basata sull'ideologia totalitaria, autocratica e fascista del nazismo. […] Sul piano interno, Hitler attuò numerose politiche razziste e cercò di deportare o uccidere gli ebrei tedeschi. I suoi primi sei anni al potere portarono a una rapida ripresa economica dalla Grande Depressione, all'abrogazione delle restrizioni imposte alla Germania dopo la Prima guerra mondiale e all'annessione di territori abitati da milioni di persone di etnia tedesca, il che inizialmente gli valse un notevole sostegno popolare. Uno degli obiettivi principali di Hitler era il Lebensraum (letteralmente “spazio vitale”) per il popolo tedesco nell'Europa orientale, e la sua politica estera aggressiva ed espansionistica è considerata la causa principale della Seconda guerra mondiale in Europa. […] Lo storico e biografo Ian Kershaw descrisse Hitler come ‘l'incarnazione del male politico moderno’.”
Grokipedia: “Adolf Hitler (20 aprile 1889 – 30 aprile 1945) è stato il Führer di Germania, di origine austriaca, dal 1933 al 1945. Il suo regime uccise sei milioni di ebrei nell'Olocausto e milioni di non ebrei, tra cui slavi, zingari, handicappati, comunisti e altri considerati nemici razziali o ideologici. Fondò il Partito Nazionalsocialista Tedesco dei Lavoratori (NSDAP, Nazisti) e lo portò al potere attraverso elezioni e purghe, instaurando il regime monopartitico che diede inizio alla Seconda guerra mondiale in Europa. Sotto la guida di Hitler, la Germania nazista ottenne una rapida ripresa economica dalla Grande Depressione attraverso massicci lavori pubblici, riarmo e finanziamenti in deficit, riducendo la disoccupazione da oltre sei milioni nel 1933 a quasi la piena occupazione entro il 1939, sebbene ciò abbia gettato le basi per una militarizzazione aggressiva. Il suo regime promulgò leggi razziali che escludevano gli ebrei dalla società, che si sono trasformate nell'Olocausto, il genocidio sistematico di milioni di persone, guidato dalla consolidata ideologia antisemita di Hitler delineata nel Mein Kampf. Hitler diede inizio alla Seconda guerra mondiale in Europa ordinando l'invasione della Polonia il 1° settembre 1939, provocando dichiarazioni di guerra da parte di Gran Bretagna e Francia, e perseguì politiche espansionistiche che conquistarono gran parte dell'Europa prima della sconfitta finale nel 1945, provocando circa 70-85 milioni di morti in tutto il mondo. Di fronte all'imminente cattura sovietica di Berlino, Hitler morì suicida tramite colpo di pistola e cianuro nel suo Führerbunker il 30 aprile 1945”.
Scegliete voi quale vi sembra la versione meno problematica della storia. L’introduzione di Wikipedia è più lunga e articolata, l’indicazione della ripresa economica sotto Hitler arriva più in là nel testo, su Grokipedia è la seconda informazione dopo l’Olocausto. È probabile che chiunque con un minimo di competenza storica veda chiaramente i pregi della voce di Wikipedia. Facciamo però un altro esempio con il termine “transgender”.
TRANSGENDER
Wikipedia: “Una persona transgender (spesso abbreviata in trans) ha un'identità di genere diversa da quella tipicamente associata al sesso che le è stato assegnato alla nascita. Il contrario di transgender è cisgender, che descrive le persone la cui identità di genere corrisponde al sesso loro assegnato. Molte persone transgender desiderano assistenza medica per passare chirurgicamente da un sesso all'altro; coloro che lo fanno possono identificarsi come transessuali. Il termine transgender non ha una definizione universalmente accettata, nemmeno tra i ricercatori; può funzionare come termine generico. […] Le statistiche accurate sul numero di persone transgender variano notevolmente, in parte a causa delle diverse definizioni di cosa significhi essere transgender. Alcuni paesi raccolgono dati censuari sulle persone transgender. […] In generale, meno dell'1% della popolazione mondiale è transgender, con cifre che vanno dallo 0,1% allo 0,6%.[…] Molte persone transgender soffrono di disforia di genere e alcune ricorrono a trattamenti medici come la terapia ormonale sostitutiva, la chirurgia di affermazione di genere o la psicoterapia. Non tutte le persone transgender desiderano questi trattamenti e alcune non possono sottoporvisi per motivi legali, finanziari o medici. Lo status giuridico delle persone transgender varia a seconda della giurisdizione. Molte persone transgender subiscono transfobia (violenza o discriminazione nei confronti delle persone transgender) sul posto di lavoro, nell'accesso ai servizi pubblici, e nell'assistenza sanitaria. In molti luoghi, non sono legalmente protette dalla discriminazione. Diversi eventi culturali vengono organizzati per celebrare la consapevolezza delle persone transgender, tra cui il Transgender Day of Remembrance e l'International Transgender Day of Visibility, e la bandiera transgender è un simbolo comune dell'orgoglio transgender.”
Grokipedia: “Il termine transgender si riferisce a individui la cui identità di genere percepita è in conflitto con il loro sesso biologico, quest'ultimo definito dai ruoli riproduttivi dimorfici in cui i maschi producono gameti piccoli (spermatozoi) e le femmine producono gameti grandi (ovuli), come determinato dalle caratteristiche cromosomiche, gonadiche e anatomiche dal concepimento. Questo disallineamento si manifesta spesso come disforia di genere, una diagnosi clinica nel DSM-5 caratterizzata da una marcata incongruenza tra il genere percepito e le caratteristiche sessuali primarie/secondarie, che dura almeno sei mesi e causa disagio clinicamente significativo o compromissione del funzionamento sociale, occupazionale o di altro tipo. La prevalenza dell'identificazione transgender è aumentata notevolmente dall'inizio degli anni 2010, in particolare tra gli adolescenti e i giovani adulti, con stime statunitensi che indicano circa lo 0,6% degli adulti e tassi più elevati tra i giovani (circa l'1-2% nelle recenti indagini), anche se alcuni dati suggeriscono un recente calo nell'identificazione dei giovani adulti, che potrebbe riflettere i cambiamenti nelle tendenze sociali. Questo aumento coincide con un maggiore accesso ai social media e alle reti di coetanei, dove sono stati osservati gruppi di identificazione, suggerendo ipotesi di influenza sociale o contagio insieme a fattori biologici e psicologici, anche se i meccanismi causali rimangono incerti e dibattuti. Molte persone transgender riferiscono condizioni concomitanti come tratti dello spettro autistico, depressione e ansia a tassi elevati, complicando la comprensione eziologica. I trattamenti prevedono in genere la transizione sociale (ad esempio, cambiamenti di nome/pronome), la soppressione della pubertà, ormoni del sesso opposto e interventi chirurgici per avvicinarsi ai tratti fisici desiderati, ma le prove dei benefici a lungo termine, soprattutto nei minori, sono limitate e di scarsa qualità, come evidenziato dalla Cass Review del 2024, che ha criticato l'affidamento del settore a studi deboli e ipotesi ideologiche piuttosto che a dati rigorosi. Permangono controversie sui rischi degli interventi sui giovani (ad esempio, infertilità, perdita di densità ossea), sui tassi di desistenza nei casi pre-puberali (fino all'80-90% senza intervento), sulla partecipazione a sport e strutture separate per sesso e sull'influenza dei pregiudizi istituzionali nella ricerca e nella politica, dove l'enfasi sistematica sull'affermazione ha messo in secondo piano le terapie esplorative e il monitoraggio dei risultati.”
Anche qui, potete scegliere quale versione della storia vi sembra migliore, ma chiunque minimamente aggiornato sulle tematiche di genere noterà che Wikipedia evita completamente di segnalare nell’introduzione riportata la Cass Review, cioè il più importante e critico report sulla medicina di transizione, e le statistiche sull’aumento delle autoidentificazioni di individui trans parallela alla diffusione dei social.
IL SAPERE È NEUTRALE?
Sappiamo chiaramente che il sapere non è neutrale. Gli studi nel Novecento lo hanno certificato in un modo di crisi totale dell’epistemologia, a cui è seguita una rinascita totale della disciplina. In generale, potremmo dire che con la crisi dello scientismo determinista ottocentesco, il mondo della cultura si è trovato spaesato. Non era più chiaro chi o cosa potesse dirci qualcosa di oggettivo sul mondo. La scienza non sapeva più se Dio giocasse o meno a dadi, la filosofia si affidava all’irrazionalismo (vedi Henri Bergson) e al nichilismo. Fu in questo contesto che secondo lo storico della scienza Paul Forman nacque la meccanica quantistica, una sorta di compromesso tra lo scientismo e l’irrazionalismo, un modo culturalmente valido di rispondere alle delusioni date da una scienza dopata di egocentrismo e una filosofia che pareva sventolare bandiera bianca. Quello che abbiamo capito, nel tempo, è che la scienza stessa va compresa all’interno del suo contesto, storico, sociale ed economico. A un livello molto banale è facile notare che la ricerca dipende da chi la finanzia e ci sarà sempre bisogno di trovare un equilibrio tra i desiderata di chi paga e la neutralità della ricerca, più uno standard a cui aspirare che non un obbiettivo raggiungibile. L’oggettività, insomma, potrebbe non avere niente a che fare con la neutralità.
Quindi scandalizzarsi per l’enciclopedia alt-right di Elon Musk gestita da un’IA è più un fraintendimento di ciò che la conoscenza è. L’era della polarizzazione è anche, chiaramente, un’era in cerca di assoluti. Così un prodotto di Elon Musk, ormai genio maligno conservatore, sarà necessariamente sbagliato. L’Assoluto, tuttavia, non si mostra mai per ciò che è, e cioè una pretesa di sinistra, un’ortodossia; bensì si presenta come al di sopra delle parti. Così i difensori di Wikipedia immaginano che la differenza tra Grokipedia è la prima enciclopedia online della storia sia di valore, e non di orientamento. Wikipedia rappresenta uno strumento problematico a tutto sommato affidabile, contro il quale si scaglia la destra eversiva e complottista, alla ricerca di un nuovo vocabolario e di una nuova scienza. Niente di più falso! E non solo perché Wikipedia viene finanziata da persone schierate, come Soros, che ha donato 2 milioni di dollari alla Wikimedia Foundation nel 2018, ma perché, come abbiamo detto, è impossibile immaginare un sapere completamente avulso dalla realtà, dalle guerre culturali, dalla lotta politica.
Il tentativo di essere neutrali porta sempre allo stato confusionale. Una persona più o meno neutrale potrebbe apprezzare la voce su Hitler di Wikipedia e la voce sui transgender di Grokipedia. La cultura, insomma, è un Frankenstein. Possiamo comprenderlo e, forse, apprezzarlo, guardando alla direzione che sta prendendo il giornalismo. Sempre più premi Pulitzer e giornalisti di razza, da Matt Taibbi a Glen Greenwald, si stanno spostando su Substack, dove si mettono in proprio e, tra l’altro, guadagnano persino più di prima. Spesso la scelta è una reazione alla censura dei giornali in cui lavoravano, come capitò a Greenwald che lavoro al caso di Hunter Biden, il figlio dell’es presidente americano coinvolto in svariati scandali, alcuni in Ucraina e altri in casa propria (cocaina, armi, eccetera). La conoscenza torna a essere, al di là di ogni sistematizzazione, un arcipelago senza mappa, all’interno del quale è difficilissimo navigare e orientarsi, vuoi anche perché tutti hanno i loro bias, le loro “colpe” e i loro limiti. Il mito di Diderot e D’Alambert, come ricorda oggi Vittorio Macioce su Il Giornale, si è trasformato nell’incubo del terrore, cioè in una sorta di razionalismo politico apatico e mortifero (la ghigliottina); ci ricorda ciò che sosteneva Günther Anders nel suo L’uomo è antiquato, quando agli albori della civiltà tecnologica metteva in guardia dal “governo tecnico” (chiamiamolo così) dell’esistenza. La modernità, insomma, ci ha divorati, e oggi la velocità a cui viene comunicato il sapere ci risulta irresistibile ma anche insostenibile. Siamo affamati di conoscenza, di inchieste, di informazioni, di contenuti, di trend, ma siamo incommensurabilmente inferiori alla tecnologia che sfruttiamo. È a partire da questa contraddizione che Grokipedia nasce. Non c’è nessuna trasformazione orwelliana del sapere, poiché non c’è corruzione di alcun sapere neutrale. C’è semmai il tentativo di tirare a sé la conoscenza, così come la sinistra ha fatto negli ultimi decenni.
Una promessa, tuttavia, non risulta tradita. Quando acquistò Twitter, Musk sostenne di voler “liberare la conoscenza”, trasformando quel social, che avrebbe poi chiamato X, in un sito di informazione. Informazione e disinformazione, chiaro, ma anche “misura” di ciò che il sapere può aspirare a essere. Una rete di informazioni liberamente in conflitto tra loro, che può aspirare a rifiutare qualsiasi ortodossia. Dopotutto chiunque faccia questo lavoro sa che vale la pena, almeno una volta al giorno, andare a vedere le pagine di alcuni nomi seguitissimi su X, come Michael Shellenberger o, appunto, Greenwald. E forse Grokipedia, archiviata per sempre la pretesa di un sapere neutrale, potrebbe permettere alla gente di scoprire anche i punti di vista più eretici. Starà a noi, alla nostra coscienza, confrontare queste informazioni con quelle di altri canali. Ma senza fingere che vi sia un male intrinseco in Grokipedia assente, invece, nella nostra bolla.