image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • Calcio
    • NFL
    • combattimento
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • calcio
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Tech
  • Fashion
    • Fashion
    • Moda
    • Gear
    • Footwear
  • EVERGREEN
  • Topic
  • Journal
  • Media
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Culture

Ci vuole coraggio a essere
Gianluca Vacchi e a vivere pensando
che non sussista l’immanenza

  • di Veronica Tomassini Veronica Tomassini

19 agosto 2023

Ci vuole coraggio a essere Gianluca Vacchi e a vivere pensando che non sussista l’immanenza
I balletti in prua, le colazioni in piscina, il lusso più sfrenato esibito a 22 milioni di follower ogni giorno e che ci fa pensare: la vera sfigata siamo noi. Non lui, il re di Instagram, che ora è tornato con un nuovo progetto: video motivazionali dove ci spiega che dormire non serve a nulla e ci interroga se siamo pronti a perdere 86 mila 400 secondi del nostro tempo (o 86 mila 400 euro). Gianluca Vacchi visto da una grande scrittrice come Veronica Tomassini, che su MOW attraverso la rubrica "Deinfluencer", con gli occhi di chi è abituato a concentrarsi su altre profondità (della cultura e della vita di tutti i giorni), prova a descrivere cosa rappresentano i veri potenti della nostra epoca: gli influencer. Ecco il secondo capitolo

di Veronica Tomassini Veronica Tomassini

Forse ha ragione lui. Enjoy, fratello. Così diventi qualcuno. Non posso prometterlo ma: enjoy. Gianluca Vacchi, hai presente? È il re di Instagram. Il re della vita decorativa. Del senso assolutamente ornamentale di ognuno di noi. A toglierci di torno la rogna di una qualche persuasione fideistica o peggio di una gravosità morale e etica che incomba sulle nostre questioni, in fondo, basta un motivetto, la dj session, una consolle, esser presenti a sé in una condizione di estraneità gaudente; il vuoto assoluto che autorizza il superamento di inciampi estemporanei, le domande perenni sull’origine dualistica, il bene, il male. Voglio dire, è una scelta. Voglio dire: chissenefrega. Enjoy. Chi può affermare di vivere meglio di Gianluca Vacchi? Il re dei party. Leggo la sua biografia. Il re. Cosa rimane di un uomo, del suo silenzio proprio di un io interiore e potremmo continuare, qualche puntino di sospensione, facciamo quasi ridere a pronunciarci così. Io interiore. È un attimo sapete e siamo già rotolati nella costernazione, rimpiattino di una risata da commedia anni ’70, con auditori stramazzati per la terrificante ilarità. Io interiore. Al massimo, un rutto. O un tattoo.

Gianluca Vacchi e la colazione in piscina
Gianluca Vacchi e la colazione in piscina

Se parli di influencer sei un bacchettone a prescindere, ah signora mia, sapesse. È inevitabile. Il tono paternalistico ti sfugge dal sen, direbbe chessò Leopardi, se non avesse sofferto di gibbosità. Ma da quando Gianluca Vacchi è diventato padre di Blu Jerusalema ho trovato un nuovo modo per sentirmi meno la signorina Rottermeir in vacanza a Formentera, con uno sgraziato “cipolla” in tasca (quegli orologi grossi e pesanti del secolo scorso), a verificare l’universale inopportunità tra il mio tempo (scandito dunque da un cucù) e il ritmo feliciotto di un motivetto. Mi sono spinta a una forma di commozione autentica. Mi sembrava di salvarmi, salvare lui, salvare un po’ tutti i guardoni. Come chiamarli sennò? Commuoviamoci per qualcosa, per Gianluca Vacchi diventato padre. Siamo salvi.

Gianluca Vacchi con la compagna Sharon e la figlia Blu Jerusalema
Gianluca Vacchi con la compagna Sharon e la figlia Blu Jerusalema

I balletti in prua, che ne dite? Gianluca Vacchi per dire, all’inizio, pensavo davvero potesse avere segrete origini da coreografo. E poi le sue start up motivazionali su Tik Tok, del tipo: ma cosa dormi a fare? Mi interroga su due piedi. Cosa dormi a fare? Essere connessi, occhi spalancati. Minaccia: hai un’eternità per dormire! Dormi 28 anni su 73 nella media di un ometto ordinario del cavolo. Capite? Oppure certi reel apocalittici, sempre sul tema: puoi perdere 86 mila 400 euro in un giorno, immagina. Immagino. E allora, incalza: perché sei disposto a perdere 86 mila 400 secondi del tuo tempo. Su Tik Tok il quesito tuona come una sciarada. E sono di nuovo la signora Rottermeier alle prese con un perizoma da utilizzare come grazioso copricapo, a Formentera. E quindi? Metanfetamine come se non ci fosse un domani? Bacchettona. Comunque oggi torno al suo account con altre consapevolezze. La vera sfigata sei tu, mi dico. Perché dovrei avere ragione sulla superiorità del denaro, gettato sferzante su idilli domestici gentilmente concessi a una consultazione globale? Se non globale, di almeno 22 milioni di follower. Non è sempre il solito discorsetto rognoso? Non te ne accorgi nemmeno e sei nel paesino di Sant’Ilario, “la vecchia mai stata moglie senza mai figli e senza più voglie”. No no per carità. Bocca di rosa tutta la vita! Vedete che è sempre una questione di scelte, da qui all’eternità. Punta al banco. Qual è il banco per te?

Gianluca Vacchi sdraiato sulla sua Rolls Royce
Gianluca Vacchi sdraiato sulla sua Rolls Royce

Bocca di rosa o la vecchia del paese? La vita la spacchi in due, ok? E adesso scegli da che parte stare. L’influencer è uno coraggioso, vivere pensando che non sussista l’immanenza, ci vuole coraggio. Non ha intenzione di stringere le corde ai fianchi, cenere sul capo. No. Lacca brillantante piuttosto e una casacca di lino da apericena. Ambizioni in superficie? E sei di nuovo la bacchettona che commenta con la dirimpettaia: ah, signora mia. La notizia, figlioli, è che c’è una fine per tutte le cose. Non siamo solo le nostre viscere? Togli il resto. Lo siamo. Siamo il budello, il soggetto defecante. Questo è. Tolto il resto. Non è bello, signora mia. È solo una lubrica danza, un motivetto sulla prua di un panfilo da Cape Canaveral. Non sono gemme incastonate nello spirito contrito, interrogante. Ho detto, scegli.

@moneyminds46 VACCHI: Ma cosa DORMI a FARE!? #gianlucavacchi #motivazione #successo #crescitapersonale ♬ suono originale - moneyminds46

More

Come Chiara Ferragni, sul fenomeno dell’inganno ottico, ha edificato un impero

di Veronica Tomassini Veronica Tomassini

Deinfluencer

Come Chiara Ferragni, sul fenomeno dell’inganno ottico, ha edificato un impero

Lido bloccato perché "la famosa cantante deve pranzare". Chi sarà? I social dicono Elettra Lamborghini

di Grazia Sambruna Grazia Sambruna

Magna tranquilla

Lido bloccato perché "la famosa cantante deve pranzare". Chi sarà? I social dicono Elettra Lamborghini

Taxi e navette gratis per chi beve? Ci mancavano gli influencer del Gf consulenti del governo...

di Maria Francesca Troisi Maria Francesca Troisi

La consulente del Gf

Taxi e navette gratis per chi beve? Ci mancavano gli influencer del Gf consulenti del governo...

Tag

  • Culture

Top Stories

  • FIGLIETTISMO D’ARTE: Ma vi sembra normale che al Teatro San Carlo di Napoli il figlio della Direttrice generale Emmanuela Spedaliere sia stato assunto come Direttore artistico delle Officine San Carlo? E ora gli prolungano il contratto fino a…

    di Riccardo Canaletti

    FIGLIETTISMO D’ARTE: Ma vi sembra normale che al Teatro San Carlo di Napoli il figlio della Direttrice generale Emmanuela Spedaliere sia stato assunto come Direttore artistico delle Officine San Carlo? E ora gli prolungano il contratto fino a…
  • Abbiamo letto “Il giorno dell’ape” di Paul Murray, che ha vinto il Premio Strega Europeo: ma davvero è “il più bel libro dell’anno” (cit. Bret Easton Ellis)? Spoiler, no. Ecco due romanzi usciti quasi in contemporanea che dovreste leggere

    di Riccardo Canaletti

    Abbiamo letto “Il giorno dell’ape” di Paul Murray, che ha vinto il Premio Strega Europeo: ma davvero è “il più bel libro dell’anno” (cit. Bret Easton Ellis)? Spoiler, no. Ecco due romanzi usciti quasi in contemporanea che dovreste leggere
  • Perché dimenticate Garbo, il più grande poeta in musica? Altro che De André, Guccini, De Gregori e Vecchioni, riascoltate la sua discografia che porta oltre le Colonne d’Ercole del già sentito…

    di Aldo Nove

    Perché dimenticate Garbo, il più grande poeta in musica? Altro che De André, Guccini, De Gregori e Vecchioni, riascoltate la sua discografia che porta oltre le Colonne d’Ercole del già sentito…
  • ⁠⁠Se avete amato Joel Dicker e Stephen King amerete questo bestseller: abbiamo letto “Kala” di Colin Walsh (Fazi), ma com’è? Un giallo page-turner che ha tutto: l’adolescenza, l’amore, l’invidia. E una ragazza scomparsa...

    di Riccardo Canaletti

    ⁠⁠Se avete amato Joel Dicker e Stephen King amerete questo bestseller: abbiamo letto “Kala” di Colin Walsh (Fazi), ma com’è? Un giallo page-turner che ha tutto: l’adolescenza, l’amore, l’invidia. E una ragazza scomparsa...
  • Abbiamo fatto ascoltare "Tutto", il disco di Eugenio Finardi, ad Alberto Bertoli. Il risultato? "Ma non si era stufato? Tra canzoni blockchain, amori sconfinati e fisica quantistica, meno male che ci aveva raccontato una bugia..."

    di Alberto Bertoli

    Abbiamo fatto ascoltare "Tutto", il disco di Eugenio Finardi, ad Alberto Bertoli. Il risultato? "Ma non si era stufato? Tra canzoni blockchain, amori sconfinati e fisica quantistica, meno male che ci aveva raccontato una bugia..."
  • Abbiamo fatto ascoltare Libertà negli occhi, il disco di Niccolò Fabi, al poeta Aldo Nove. Il risultato? "Capolavoro di saudade e sguardo a un presente che sfugge. Costringete Tony Effe a sentirlo per una settimana…”

    di Aldo Nove

    Abbiamo fatto ascoltare Libertà negli occhi, il disco di Niccolò Fabi, al poeta Aldo Nove. Il risultato? "Capolavoro di saudade e sguardo a un presente che sfugge. Costringete Tony Effe a sentirlo per una settimana…”

di Veronica Tomassini Veronica Tomassini

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore moreno.pisto@mowmag.com

Next

Britney Spears libera, ma da cosa? Perché chi l'ha sostenuta col #freebritney ha qualche responsabilità

di Micol Ronchi

Britney Spears libera, ma da cosa? Perché chi l'ha sostenuta col #freebritney ha qualche responsabilità
Next Next

Britney Spears libera, ma da cosa? Perché chi l'ha sostenuta...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy