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La bomba di Gianni Morandi: ok al Quirinale, ma perché nessuno parla di una donna alla direzione artistica di Sanremo? E fa pure i nomi

  • di Maria Francesca Troisi Maria Francesca Troisi

20 gennaio 2022

La bomba di Gianni Morandi: ok al Quirinale, ma perché nessuno parla di una donna alla direzione artistica di Sanremo? E fa pure i nomi
Abbiamo sentito l’eterno ragazzo della musica italiana: dopo averci presentato “Apri tutte le porte”, canzone che porterà sul palco dell’Ariston, Morandi parla della corsa per il Quirinale, che lui vede appaiata a quella per la direzione di Sanremo 2023. Dopo la direzione di Amadeus, infatti, Gianni vedrebbe bene soltanto donne. Così come a capo dello Stato. E fa nomi e cognomi…

di Maria Francesca Troisi Maria Francesca Troisi

Il Festival di Sanremo è il suo sogno sin da bambino, quando folgorato dall'immagine di "Mimmo" Modugno - che cantava nel Blu dipinto di blu (1958) - si accende in lui la sacra scintilla del palcoscenico. Palcoscenico, quello dell'Ariston (nello specifico) che Gianni Morandi ha calcato a più riprese, come cantante (e anche vincitore con Enrico Ruggeri e Umberto Tozzi) e anche co-conduttore (nonché direttore artistico) e ospite. Quest'anno torna ancora una volta in gara, dove festeggia due anniversari tondi tondi, ossia i 60 anni di carriera – con il 45 giri Andavo a 100 all'ora - e i 50 anni esatti dal battesimo in Riviera, con Vado a lavorare.

L'eterno ragazzo della musica italiana, in collegamento dalla sua Bologna, per la ripartenza dello spettacolo "Stasera gioco in casa" (interrotto a febbraio del 2020, causa Covid), si concede alle domande dei giornalisti - via Zoom - per presentare Apri tutte le porte, canzone che porterà al 72° Festival della canzone italiana. È un Morandi allegro e dal sorriso inconfondibile quello che incontriamo a meno di due settimane dalla kermesse. Ha voglia di intrattenere e videochiama anche Lorenzo Jovanotti, suo compagno d'avventura - in veste d'autore - che si unisce alla conferenza stampa per qualche minuto, confermando il suo affetto e stima per il cantante di Monghidoro, raccontando di averlo chiamato subito ai tempi del grave incidente alla mano (risalente a qualche mese fa).

Proprio da quella chiamata è poi partito tutto. Dapprima il brano L'allegria, il cui video è stato girato nel Ranch di Tavullia di Valentino Rossi (guest star della clip insieme a Lorenzo) e poi l'idea di fare ritorno sul palco di Sanremo come concorrente, a 22 anni dall'ultima. Morandi assicura che l'obiettivo di Apri tutte le porte è conquistare il gradimento del pubblico, senza badare troppo alla classifica finale. "Potrei arrivare anche ultimo o penultimo, cosa cambierà nella mia vita? È solo un episodio. Forse un tempo temevamo che l'eliminazione dalla gara ci avrebbe portati a non fare più concerti, ma ormai non è più così. Un grande artista può venire tranquillamente in gara, come qualche anno fa ha fatto Fiorella Mannoia, facendo molto bene".

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Un post condiviso da Gianni Morandi (@morandi_official)

Proprio con la Mannoia, Gianni apre poi una riflessione sulla prima direttrice artistica del Festival. Insomma a Sanremo non è mai stata una donna. "Laura Pausini saprebbe organizzare il Festival e scegliere le canzoni, così come Fiorella o Elisa (in gara con lui quest'anno)". E suggerisce: "Perché non Mara Maionchi? Se vuole può fare tutto, conosce la musica. Pensate che non saprebbe organizzarlo?".

D'altronde per il cantante bolognese  le donne sono migliori degli uomini in tutto e per tutto. Anche per il Quirinale, infatti, sogna una donna Presidente, e pensa alla Casellati o alla Cartabia. La sua canzone sanremese, che "di speranza" parla, non calma però la sana ansia pre - Festival. "La tremarella viene anche a me, quei cinque minuti prima già li immagino", confessa. "Sanremo è così, forse i ragazzi di 18, 20 anni sentono meno la tensione. Io so invece che quello è un momento importante. Spero che ci sia mia moglie lì vicino a darmi una spinta".

E confida in seguito: "Mi sto preparando cantando il brano, ha ritmi interni, parole che si incrociano tra loro". Un pezzo difficile da cantare, insomma, ma Gianni - che oggi ha qualche difficoltà a suonare la chitarra, per via dell'incidente - non demorde affatto. D'altra parte è pressoché impossibile placare la vitalità di Morandi - pasticcio dell'inedito a parte (finito sui social per pochi secondi) - che anticipa di una possibile tournée a tre (più volte ventilata) con Al Bano e Massimo Ranieri, suo eterno rivale a Canzonissima e ancora rivale in questa edizione del Festival, dove si scontrerà anche con un altro tostissimo avversario, alias suo nipote Paolo (figlio di Marianna e Biagio Antonacci), autore per Tananai, uno dei tre giovani ammessi tra i Big. Di sicuro, se Paolo ha ereditato almeno un po' di talento dal nonno - come sembra - su quel palco ne sentiremo delle belle.

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