image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • Sport
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Calcio
  • Volley
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • Sport
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • calcio
  • Volley
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Cover Story
  • Topic
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Culture

Dopo l’11 settembre
siamo ancora in una sindrome
post-traumatica da stress. Lo dimostra
“Le Correzioni” di Jonathan Franzen

  • di Ottavio Cappellani Ottavio Cappellani

11 settembre 2023

Dopo l’11 settembre siamo ancora in una sindrome post-traumatica da stress. Lo dimostra “Le Correzioni” di Jonathan Franzen
22 anni dopo l’attacco terroristico che fece crollare il World Trade Center e sconvolse gli Stati Uniti e l’intero Occidente, siamo ancora lì, intrappolati in un trauma globale e in un romanzo familiare. Abbiamo reagito a quella tragedia rinchiudendoci tra le mura di casa. Siamo diventati, in qualche maniera degli Hikikomori della vita e della scrittura. Eppure, come disse Jonathan Franzen in una intervista, si trattò di “un fatto minore”, che però ha bloccato il mondo a quella data e la Letteratura a quel suo romanzo, “Le Confessioni”

di Ottavio Cappellani Ottavio Cappellani

Molti si sono interessati, e continueranno a farlo, al tema scrittura e 11 settembre. Le mie riflessioni, invece, da tempo, sono bloccate a quella data e a un romanzo: “Le Correzioni”, di Jonathan Franzen, pubblicato appena una settimana prima. L’autore, in parecchie interviste, rilasciate subito dopo il successo mondiale, ha dichiarato che non si aspettava certo un tale successo, per un romanzo che in fondo è una vicenda familiare e intima, dopo che la Storia era stata squarciata dall’attacco al World Trade Center. Non andò così, il romanzo fece di Franzen un autore di culto. In tanti, ancora oggi, tendono ad attribuire quel successo a Oprah Winfrey, che lo scelse per il suo club del libro (fatto al quale seguì una polemica con Franzen che snobbò la scelta in un eccesso/accesso di radicalità).

Le Correzioni di Jonathan Franzen
Le Correzioni di Jonathan Franzen

Io la penso diversamente. “Le Correzioni” di Jonathan Franzen diventarono un libro epocale proprio perché contemporanee all’11 settembre. Quel romanzo, quasi (o forse del tutto un’autofiction) che raccontava di una famiglia del Midwest americano che tracollava sotto il gap generazionale, e nel quale si raccontavano tutte le sfumature di tutti gli amori disfunzionali e al contempo facendoci innamorare di tutti i suoi personaggi con tutti i loro difetti, e con una lettura metafisica di sottofondo, era “Il” romanzo del quale l’America aveva bisogno per difendersi dal trauma dell’invasione delle coscienze e delle sicurezze che aveva subito con l’attacco terroristico. La componente metafisica de “Le Correzioni” è enorme. Sottolineata dal racconto (di autofiction) che Franzen scrive raccontando della polemica con Oprah Winfrey: “Ci vediamo a St Louis”, che si può tradurre in “Ci vediamo in paradiso”. Franzen, che oltre a essere un eccellente scrittore è anche bravo nel rilasciare interviste e nello sviare le sue finalità, a un certo punto, dal ritenere l’evento dell'11 settembre un accadimento tale da cancellare lo stesso concetto di romanzo dalla faccia della terra, arrivò a dire: “L’11 settembre è stato un fatto minore”.

L'attacco terroristico al World Trade Center l'11 settembre 2001
L'attacco terroristico al World Trade Center l'11 settembre 2001

Sono d’accordo con lui: l’11 settembre è stato un fatto minore che però ha bloccato il mondo a quella data e la Letteratura a quel romanzo: dal 2001 in poi nessun romanzo ha avuto quella portata totale de “Le Correzioni”. Siamo rimasti intrappolati in un trauma globale e in un romanzo familiare. Abbiamo reagito a quella tragedia rinchiudendoci tra le mura di casa. Siamo diventati, in qualche maniera degli Hikikomori della vita e della scrittura. L’unico a cercare di “sbloccare” questa situazione è stato proprio Franzen, con “Purity”, un romanzo “pynchoniano”, dietrologico, cospiratorio, surreale (con l’11 settembre la “surrealtà” è diventata l’unica “realtà” da raccontare), che però non è riuscito a “sbloccare” niente. Siamo ancora lì, in quella prima metà del settembre 2001, nelle nostre coscienze e nella nostra letteratura. Siamo in quell’autofiction “familiare” all’interno della quale ci ripariamo da una sindrome post-traumatica da stress. Come uscirne? Fisica Teorica al posto delle Trame, Teologia al posto delle Religioni, Metafisica al posto della Psicanalisi: sono questi i temi che la Letteratura dovrebbe assorbire, così come il mondo intero. Attendiamo.

More

Cosa succede dopo l’incontro tra il generale Vannacci e Crosetto? Ecco la risposta al libro “Il mondo al contrario”

di Alessio Mannino Alessio Mannino

Oltre i luoghi comuni

Cosa succede dopo l’incontro tra il generale Vannacci e Crosetto? Ecco la risposta al libro “Il mondo al contrario”

G20 in India e "Il male oscuro" che piace a Saviano, ma la mafia indiana non è quella italiana. Ecco perché

di Federico Giuliani Federico Giuliani

G20 e dintorni

G20 in India e "Il male oscuro" che piace a Saviano, ma la mafia indiana non è quella italiana. Ecco perché

Tag

  • Culture

Top Stories

  • La strana storia dalla società delle pulizie del Teatro San Carlo che si fa pagare meno per vincere il bando, ma da mesi chiede migliaia di euro di straordinari

    di Riccardo Canaletti

    La strana storia dalla società delle pulizie del Teatro San Carlo che si fa pagare meno per vincere il bando, ma da mesi chiede migliaia di euro di straordinari
  • Al Lucca Comics ci vogliono 12mila euro per una stampa, ma la filosofia di Kenshiro è più nobile (e non può essere capita senza Nietzsche)

    di Stefano Scrima

    Al Lucca Comics ci vogliono 12mila euro per una stampa, ma la filosofia di Kenshiro è più nobile (e non può essere capita senza Nietzsche)
  • Al Teatro San Carlo si indaga per peculato sulle nomine poco trasparenti che abbiamo tirato fuori nella nostra inchiesta. Ecco tutti i nomi che abbiamo fatto in questi mesi. E De Luca attacca Manfredi: “Coperto di vergogna”

    di Giulia Ciriaci

    Al Teatro San Carlo si indaga per peculato sulle nomine poco trasparenti che abbiamo tirato fuori nella nostra inchiesta. Ecco tutti i nomi che abbiamo fatto in questi mesi. E De Luca attacca Manfredi: “Coperto di vergogna”
  • La strada, il rap, Ernia e Qt8: ecco la serie Hype su Rai Play e l’intervista al regista Domenico Croce e all’attore Luigi Bruno

    di Domenico Agrizzi

    La strada, il rap, Ernia e Qt8: ecco la serie Hype su Rai Play e l’intervista al regista Domenico Croce e all’attore Luigi Bruno
  • La folle storia del Supersonic Record Store, che da Foligno porta la gente a New York partendo da un ex cinema a luci rosse

    di Cosimo Curatola

    La folle storia del Supersonic Record Store, che da Foligno porta la gente a New York partendo da un ex cinema a luci rosse
  • Abbiamo sentito in anteprima Hustle vol 2 di Capo Plaza, ma com’è? Lui sembra un antropologo strafatto di cocaina, per questo ci è piaciuto

    di Gianmarco Serino

    Abbiamo sentito in anteprima Hustle vol 2 di Capo Plaza, ma com’è? Lui sembra un antropologo strafatto di cocaina, per questo ci è piaciuto

di Ottavio Cappellani Ottavio Cappellani

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore [email protected]

Next

Ma il cinema italiano si è accorto di quanto è brava Valentina Bellè? Forse no, come con Simona Tabasco

di Ilaria Ferretti

Ma il cinema italiano si è accorto di quanto è brava Valentina Bellè? Forse no, come con Simona Tabasco
Next Next

Ma il cinema italiano si è accorto di quanto è brava Valentina...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy