Sarà una lucherinata, una notizia scandalistica per attira l’attenzione dei media. E invece no. A 93 anni muore Enrico Lucherini, l’uomo che ha rivoluzionato la comunicazione e la promozione artistica in Italia. Ha intentato delle star italiane, uno dei successi più recenti fu Gabriel Garko, e ha costruito un nuovo modo di fare pubblicità, tra gossip, informazione, qualche fake news, sempre fedele al modo di dire che si fa risalire a Oscar Wilde: “Purché se ne parli…” In molti lo hanno salutato, tra questi Roberto Alessi, il direttore di Novella 2000, che gli dedica un video sul suo canale Instagram: “Scopro purtroppo dall'Ansa che Enrico Lucherini ci ha lasciati, aveva più di 90 anni, però è un uomo che è sempre stato giovane. Soprattutto è stato un uomo. È stato il più importante, il più importante in assoluto, ufficio stampa, un press agent del cinema italiano”.

“Lui è stato la storia del cinema italiano,” continua Alessi, “un uomo anche con un carattere forte, a volte un po' brutale. Però una persona estremamente perbene, perché ha sempre, sempre, sottolineo, sostenuto la cultura, il cinema, quello vero. È brutto da dire, non vorrei essere volgare, ma non quello di oggi. Il cinema, quello che arrivava anche a Hollywood, quello che arrivava in tutto il mondo”. Ricorda poi i momenti passati insieme e la voglia di Lucherini di “inventare”, dando fiducia, sempre nuovi personaggi, facendo così crescere quel mondo che lui stesso aveva contribuito a inventare: “Sono contento di averlo sempre sostenuto, ma soprattutto è sempre stato lui a sostenere me e a sostenere chi lavora con me e a sostenere soprattutto i giovani, con grande, grande, grande entusiasmo”.
Certo, è stato un nome di quelli che si sentono dietro le quinte, tra addetti ai lavori, ma a lui dobbiamo molto. E Alessi ricorda giusto qualche nome: “. Uno magari vede Sophia Loren, vede Claudia Cardinale, vede grandi registi. Negli ultimi anni aveva tanto lavorato con Alberto Tarallo come ufficio stampa della Ares, rendendo famosi grandi attori, come Gabriel”. E ora che se n’è andato lascia dietro di sé ciò che ha creato.
