image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • Sport
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Calcio
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • Sport
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • calcio
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Topic
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Culture

Elezioni USA: ecco perché,
svegliandovi, non avete scoperto
il nome del nuovo Presidente

  • di Giulia Toninelli Giulia Toninelli

4 novembre 2020

Elezioni USA: ecco perché, svegliandovi, non avete scoperto il nome del nuovo Presidente

di Giulia Toninelli Giulia Toninelli

Joe Biden avrebbe dovuto vincere in tutti gli swing states, producendo quella che viene chiamata “la valanga blu”, una vittoria a catena in grado di assegnare la presidenza al candidato Dem nel giro delle ore notturne. Donald Trump avrebbe dovuto replicare il successo clamoroso del 2016, anno in cui nonostante i sondaggi contro di lui riuscì a conquistare tutti gli stati in ballo e portare a casa la presidenza prima delle 6 del mattino (italiane).

Ma niente di tutto questo è successo e per chi non avesse seguito la nottata delle elezioni, convinto di svegliarsi questa mattina leggendo il nome del nuovo Presidente degli Stati Uniti, la confusione è sicuramente tanta.

La possibilità di un ritardo nei conteggi dei voti era stata ampiamente preventivata nelle scorse settimane, considerando il record di affluenza ai seggi e il grande numero di voti arrivati via posta, più lenti da scrutinare e soggetti a un ritardo sistematico tra schede dimenticate, da ricontare o da controllare più volte. 

20201104 063911256 2699

Molti stati hanno già assegnato i propri exit poll, rivelando una situazione molto bilanciata che potrebbe portare a una presidenza risicata, se non addirittura a uno storico pareggio. Un voto conclusivo nella zona grigia della vittoria porterebbe sicuramente un eventuale riconteggio, e un'assegnazione lunga e travagliata, simile a quella che vide protagonisti Al Gore e George W. Bush. Se nel 2000 il caso, finito tra le mani della Corte Suprema, vide come punto nevralgico lo stato della Florida, quest'anno tutte le attenzioni sono puntate su tre paesi in bilico: Pennsylvania, Michigan e Wisconsin. 

Biden e Trump - sul filo del rasoio - hanno bisogno della vittoria in questi paesi, ma lo scrutinio tarderà ad arrivare. Gli stati hanno infatti annunciato che continueranno il conteggio dopo la notte americana, ricominciando quindi in quello che sarà il nostro pomeriggio. Il risultato delle elezioni quindi, se non discusso e accettato da entrambe le parti in causa, potrebbe arrivare nella serata italiana. 

Una scissione che, come detto, era stata ampiamente annunciata ma che ci dice molto dei risultati di queste elezioni: da una parte abbiamo un Joe Biden indebolito negli stati in bilico, come successo alla Clinton nel 2016, ma sicuramente un risultato meno netto rispetto a quanto successo quattro anni fa. Dall'altra parte abbiamo un Trump in ballo per una rielezione testa a testa, un risultato che se non dovesse ottenere sarebbe storico: è dal 1992 - con Bush - che un presidente eletto al primo mandato non viene confermato per il secondo. 

Tra i dati più interessanti di quanto visto in queste ore c'è sicuramente una netta scissione degli immigrati: da una parte quelli della Florida, di origine cubana e venezuelana, che toccati dal ricordo di regimi comunisti si sono affidati a Trump, aiutandolo all'assegnazione dello stato. Dall'altra invece ci sono gli immigrati più vicini al Messico, che quest'anno si sono affidati a Biden, e gli hanno permesso di ottenere i grandi elettori in bilico in Arizona.

20201104 061258690 6697

Le possibilità che si prospettano a questo punto sono tre: 

- Il risultato netto che arriva nella giornata (italiana) di oggi, con gli scrutini che ripartono in modo celere e l'assegnazione dei grandi elettori nei tre stati fondamentali per la vittoria: Pennsylvania, Michigan e Wisconsin. 

- Lo scrutinio che si prolunga fino a giovedì/venerdì. Dalla Pennsylvania vanno sapere che per avere risultati certi in tutte le contee potrebbero servire giorni, non ore. Il voto per posta ha dato qualche problema in fase di conteggio e questi paesi sono storicamente tra i più lenti nell'assegnazione dei grandi elettori. 

- Conosceremo il nome del Presidente solo tra qualche mese. Si potrebbe ripetere il caso del 2000, quando la presidenza di Bush venne assegnata il 12 dicembre, dopo oltre un mese di caos nelle contee della Florida, stato in cui Bush vinse con uno scarto dello 0,5%. La conclusione della diatriba portò il Presidente a un vittoria di 271 vs 266 grandi elettori. 

 

Se siete arrivati fino a qui seguiteci anche su Facebook e su Instagram

More

Elezioni USA: dove seguire la notte più lunga d'America

di Giulia Toninelli Giulia Toninelli

USA

Elezioni USA: dove seguire la notte più lunga d'America

La vera storia di Joe Biden: il Presidente balbuziente rinato dal dolore

di Giulia Toninelli Giulia Toninelli

Elezioni americane

La vera storia di Joe Biden: il Presidente balbuziente rinato dal dolore

Cosa sono (e come si conteggiano) i grandi elettori americani?

di Giulia Toninelli Giulia Toninelli

Presidenziali Usa

Cosa sono (e come si conteggiano) i grandi elettori americani?

Tag

  • Donald Trump
  • Joe Biden
  • Presidenziali USA
  • USA

Top Stories

  • Abbiamo visto il film La città proibita (ora su Netflix), ma com’è? Grazie a Dio, in Italia abbiamo Gabriele Mainetti. Ecco perché dovreste recuperarlo: per ricordarvi quanto può essere bello il nostro cinema

    di Ilaria Ferretti

    Abbiamo visto il film La città proibita (ora su Netflix), ma com’è? Grazie a Dio, in Italia abbiamo Gabriele Mainetti. Ecco perché dovreste recuperarlo: per ricordarvi quanto può essere bello il nostro cinema
  • Siamo stati al concerto di Ultimo a San Siro, ma com'è andata? Pioggia, emozioni e sold out! Ecco come si è trasformato da artista emergente a leggenda in meno di 10 anni...

    di Giuditta Cignitti

    Siamo stati al concerto di Ultimo a San Siro, ma com'è andata? Pioggia, emozioni e sold out! Ecco come si è trasformato da artista emergente a leggenda in meno di 10 anni...
  • NO VASCO, IO NON CI CASCO! Ultimo batte il record di biglietti venduti a un concerto? Ma i numeri nel pop non cancellano la storia del rock. La differenza tra Tor Vergata e Modena Park spiegato da chi c'era (sul palco)

    di Clara Moroni

    NO VASCO, IO NON CI CASCO! Ultimo batte il record di biglietti venduti a un concerto? Ma i numeri nel pop non cancellano la storia del rock. La differenza tra Tor Vergata e Modena Park spiegato da chi c'era (sul palco)
  • Siamo stati al concerto di Ultimo allo Stadio Olimpico a Roma, ma com'è andata? È STATO BELLO DAVVERO: altro che finti sold out e cambi d’abito. Niccolò solo con la sua musica si è portato dietro sessantamila storie che gli assomigliano. E sull’annuncio…

    di Giulia Ciriaci

    Siamo stati al concerto di Ultimo allo Stadio Olimpico a Roma, ma com'è andata? È STATO BELLO DAVVERO: altro che finti sold out e cambi d’abito. Niccolò solo con la sua musica si è portato dietro sessantamila storie che gli assomigliano. E sull’annuncio…
  • Siamo stati SOTTO LA PIOGGIA al DECIMO concerto di Ultimo allo Stadio Olimpico, ma com'è andata? SOLO NICCOLÒ A ROMA PUÒ INDOSSARE IL NUMERO 10 DOPO TOTTI. Il raduno a Tor Vergata? Una chiamata a raccolta per chi non si è mai sentito primo…

    di Giulia Ciriaci

    Siamo stati SOTTO LA PIOGGIA al DECIMO concerto di Ultimo allo Stadio Olimpico, ma com'è andata? SOLO NICCOLÒ A ROMA PUÒ INDOSSARE IL NUMERO 10 DOPO TOTTI. Il raduno a Tor Vergata? Una chiamata a raccolta per chi non si è mai sentito primo…
  • Diodato ma che caz*o dici a Repubblica? “Gli artisti di destra non hanno mai contato”. Ti ricordiamo: Guareschi, Pirandello, Houellebecq, Ellroy e Pasolini, che oggi sarebbe di destra…

    di Riccardo Canaletti

    Diodato ma che caz*o dici a Repubblica? “Gli artisti di destra non hanno mai contato”. Ti ricordiamo: Guareschi, Pirandello, Houellebecq, Ellroy e Pasolini, che oggi sarebbe di destra…

di Giulia Toninelli Giulia Toninelli

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore moreno.pisto@mowmag.com

Next

Elezioni USA: dove seguire la notte più lunga d'America

di Giulia Toninelli

Elezioni USA: dove seguire la notte più lunga d'America
Next Next

Elezioni USA: dove seguire la notte più lunga d'America

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy