Fra i duetti di venerdì 9 febbraio, sul palco dell’Ariston, anche quello di Mr. Rain – in gara al Festival di Sanremo con “Due altalene” – e i Gemelli DiVersi. Un’accoppiata “sensata” tenendo conto del fatto che entrambi hanno sempre iniettato nel loro pop d’alta classifica vaghe ma tangibili vibrazioni urban. Come Mr. Rain, in fondo, è un ex rapper in attesa del definitivo sdoganamento melodico (l’esibizione di Sanremo 2024 è stata la prova lampante), i Gemelli DiVersi, all’inizio del millennio, si sono presentati come una confortevole proposta pop caratterizzata da un mood smaccatamente R&b. Tutto molto blando e tutto buono per le radio e una Mtv non ancora privata della sua ragion d’essere, la musica. A partire proprio dalla celebre e fuggitiva “Mary”, che stasera i Gemelli eseguiranno insieme a Mr. Rain. Mary, a 21 anni dalla pubblicazione, è infatti ancora oggi il più grande successo dei Gemelli DiVersi, un brano che ha resistito nel tempo anche per motivi di cui avremmo fatto a meno. Come la violenza sulle donne. Storia strappalacrime ma puntuale, quella di Mary che fugge piangente correndo “nel buio di una ferrovia” per allontanarsi dai suoi aguzzini. Pezzo incalzante, infarcito da versi rappati in stile platealmente Articolo 31 (per i quali i Gemelli avevano aperto i concerti del tour di “Nessuno”) e cosparso dei dolorosi biografismi di questa ragazzina maltrattata da chi più avrebbe dovuta amarla: i genitori. Il tutto ambientato in quell’eterna periferia che negli ultimi sette anni è diventato l’ambiente di riferimento obbligatorio per ogni trapper alla ricerca della ribalta pop-radiofonica.
Di quel brano, che stasera, seppur per una sola notte, risorge, resta l’impatto che ebbe sui ragazzi dell’epoca e un dato: ben otto i mesi trascorsi ai primi posti delle classifiche, un periodo che ha permesso al gruppo di essere eletto Best Italian Act agli Mtv Europe Music Awards. Tra il 2005 e il 2006 i Gemelli conducono su Mtv il programma Pimp my wheels, ispirato al format statunitense Pimp my ride, poi, poco a poco, la parabola discendente certificata, nel 2016, dall’ultimo album Uppercut. Oggi solo in due – Strano e Thema; Thg, ora noto come il Takagi di Takagi & Ketra e Grido, fratello di J-Ax, se ne sono andati –, i Gemelli rispolverano quindi l’artiglieria pesante sottolineando la bontà di un vecchio adagio del circo pop: firma un piccolo classico e ti ricorderanno, se non per sempre, per un bel po’.