I Negramaro per la prima volta gareggiano sul palco dell'Ariston tra i Big, dopo aver partecipato nel 2005 tra le nuove proposte. All’epoca vennero eliminati subito ma la loro Mentre tutto scorre si aggiudicò comunque il Premio della sala stampa radio & tv rimase in classifica tra i brani più venduti per oltre 20 settimane. La band dal sangue 100% salentino è stata ospite al pranzo del Bestiario Pop, l’evento di MOW in diretta da Villa Ormond. “Silenzio signori che altrimenti questo momento passa inosservato; devo baciare Monina! È stata la mia prima chiamata dopo il preascolto, mi ha scritto solo 'capolavoro', e io mi sono messo a piangere”. Tra un calice di frizzantino e un bacio stampato in fronte, i Negramaro (che rappresentano la vera quota poetica in gara) hanno ricordato la genesi del loro brano, Ricominciamo tutto, concepito in quel di una montagna abruzzese. Sangiorgi si trovava lì con la famiglia e da un punto così alto lui ha immaginato di essere trasportato giù, tra le onde del mare. “Quel rifugio in mezzo alla neve mi ha dato la stessa serenità del mare”. Del resto, di “discese e risalite” parla il loro pezzo. “E allora piove da quel buco sulle teste, sì, ma non fa niente. Tanto si riparte: non so nemmeno dove, tu dici: 'Andiamo ovunque, basta sia lontano dalla gente'. E non fa niente, non fa niente… Basta saper andare, andare, andare…Chi se ne frega dove?!”. La chiacchierata tra Monina e il gruppo si è poi focalizzata sul siparietto di Sanremo ideato da Amadeus dedicato all'alluvione che ha colpito l'Emilia Romagna tra maggio e giugno scorso. Peccato che, come in altre occasioni, il direttore artistico e gli autori si siano dimenticati di citare un'altra regione colpita, le Marche. Ma i Negramaro hanno subito puntualizzato: “Noi non ci siamo dimenticati di loro”.
Sangiorgi appare in tutta la sua delicatezza (e passionalità), ammette l'emozione, l'incredulità ancora oggi a più di dieci anni dal suo esordio, nel constatare che la musica, la sua, la loro, faccia parte di sé, per davvero. “Dio mio, le canzoni sono di più di quello che pensi ti appartengano nella creazione”. Monina ha descritto Ricomincio tutto come un vero e proprio capolavoro, la cui forza forse non ha niente a che fare con messaggi in codice complessi o arzigolati: è semplice. Per il pianista dei Negramaro, Andrea Mariano: “Forse ci si addentra troppo nel decifrare dei codici che non sono decifrabili, nella musica secondo me alcune cose vanno lasciate così, (...) a me piace molto il discorso della libera interpretazione”. E sul ruolo dell'immaginazione, che scorre nelle vene del gruppo e della musica stessa: “Da piccolo le parole delle canzoni le sbagliavo, perché le immaginavo, le pensavo diverse, mie”. Sangiorgi credeva che il soggetto di Vedrai, Vedrai di Tenco fosse una donna, una fidanzata, e invece il brano era dedicato alla mamma del grande artista, che l'aveva cresciuto da sola. Anche la stessa Solo per te dei Negramaro assume le sembianze di una canzone romantica, eppure si tratta di una dedica a un altro tipo d'amore, quello per la famiglia di Sangiorgi. “Io ero lontano, di notte avevo necessità di dire loro che mi mancavano e così è nato il pezzo”. Il frontman ha anche detto la sua sul tema migranti con Dalle mie parti , un inno a un mondo senza discriminazioni e senza confini, un dedica sincera alle morti in mare. Il pezzo, che si è anche aggiudicato nel 2021 il Premio Amnesty International Italia nella sezione riservata ai big della canzone italiana, è semplice e forte come loro, perché: “Le canzoni devono essere libere però a un certo punto se vuoi dire una cosa la devi dire”.