Un pranzo dolce, chiarificatore, al quale Emma Marrone, in gara a questo Festival di Sanremo con “Apnea”, si è presentata con volto disteso, quasi emozionato, avvolta in una mise che, ammirata sulla figura intera, è parsa rubata al David Byrne di “Stop making sense”. Ad attenderla il nostro affilatissimo critico, Michele Monina, che in passato non le aveva risparmiato severe stroncature, tanto da spingerlo a spiegare, proprio dalle nostre colonne, perché la cantante fiorentina lo odiasse. Monina, però, proprio durante la prima serata di questo Festival ha notato in Emma “un cambio di pelle”. “Questo pezzo, “Apnea” arriva alla fine di un percorso interiore, di vita”, ha osservato Emma, felice di “far parte di un Festival declinato al femminile. Il pezzo della Bertè mi è piaciuto molto, bravissime anche Angelina Mango, Annalisa, Big Mama, Alessandra Amoroso. Il livello di questa edizione mi sembra decisamente alto. Un plauso anche ad Amadeus per aver aperto gli orizzonti musicali del Festival”.
Considerazioni più o meno generali su Sanremo e il suo mood, sugli artisti in gara e poi, finalmente, le pagelle. “Le tue – ha detto Emma rivolta direttamente a Monina – le leggo sempre, le ho stampate e le ho appese in casa”. Una conversazione rilassata con, al centro, un tema potenzialmente infuocato: “I giudizi non mi spaventano perché la persona più cattiva con me stessa sono sempre stata io e quando ho ascoltato il passaggio del pezzo di Loredana che dice “mi sono odiata abbastanza”, mi si è spaccato il cuore. Deve ancora nascere chi riesce a mortificarmi davvero”. Ma la critica, insomma, va giù dritta o no a Emma? “La critica mi sta sul ca**o quando c’è cattiveria. Quel tipo di attacco non me lo aspetto da un critico, ma da un qualsiasi hater da social”.
Ma quanto è grave che Emma non sia già prima al FantaSanremo? “Adesso mi giocherò meglio le mie carte, ieri ero troppo presa dalla performance. Mi piace il FantaSanremo, perché ha permesso ai più giovani di avvicinarsi al Festival. Ieri quel maledetto di Dargen D’Amico ha fatto 110 punti”. Tornando a bomba, Emma ha quindi chiuso il frizzante pranzo MOW-iano con un’orgogliosa nota su sé stessa: “Quattordici anni di carriera li ho costruiti facendo sempre scelte coerenti che sentivo profondamente. Se rimani incollato a ciò che sei realmente puoi permetterti di fare sempre ciò che vuoi e risultare sempre credibile”.