Tra le sostenitrici della rivolta dei trattori ci sono Naike Rivelli e Ornella Muti. Ora la protesta punta dritto verso Sanremo. Abbiamo intervistato Naike e ci ha detto che sì, la prossima tappa è il palco dell’Ariston, dove arriveranno venerdì: gli agricoltori “ci hanno chiesto di dargli un minimo di visibilità. Loro hanno provato a chiamare, ma nessuno risponde da Sanremo”. Una protesta, quindi, che dopo il grande rumore degli scorsi giorni poteva finire nel nulla. Ornella Muti, però, si limiterà a lasciare le arance fuori dal teatro: “Mamma non salirebbe una seconda volta su quel palco”. Gli agricoltori vogliono il Made in Italy, la loro frutta e la loro verdura sulle tavole degli italiani: perché chiedere all’estero qualcosa che possiamo benissimo produrci da soli a chilometro zero? Naike non ha dubbi sulla posizione da prendere: “Non vogliamo che i nostri contadini stiano in ginocchio”. Amadeus e Fiorello hanno lasciato intendere che non si sarebbero opposti alla salita sul palco dei manifestanti. Naike, però, ha una sensazione: “Non li hanno chiamati? Una presa per il cu*o”. Un modo, forse, per sottrarsi a una questione reale, che riguarda la nostra terra e il nostro presente, “altro che ‘Bella Ciao’”. In chiusura, poi, un pensiero su Chiara Ferragni e il cattivo gusto di chi la critica.
Naike, perché sostieni gli agricoltori?
Consideriamo che ci sono presidi in tutta Italia e sono i presidi degli agricoltori ai quali si stanno adesso aggregando anche allevatori e altre categorie. Io sono dalla parte degli agricoltori, soprattutto degli agricoltori del Sud, ancor di più della Calabria, perché noi abbiamo famiglia lì e frequentiamo quella terra oramai assiduamente da sette anni.
Da dove prendi i tuoi ortaggi?
O dal nostro orto ho a casa dell'orto del mio compagno in Calabria. Noi siamo andate in vacanza per due giorni in Calabria e siamo stati contattati dal capo dei presìdi degli agricoltori, per chiederci se potessimo sostenerli. Siccome mia mamma sostiene molto la Calabria, ci tiene molto, siamo andate a vedere effettivamente cosa stesse succedendo.
Cosa avete visto?
Campi interi di finocchi buttati, delle arance non trattate biologiche, tutte calabresi buttate a terra, perché noi compriamo le arance dalla Spagna. Ci stanno pagando per non coltivare il nostro grano, perché questo arriva dall'estero. In più, in questo momento, spuntano anche questi edifici che producono la farina di Grillo.
Che cosa state chiedendo?
Noi vogliamo il made in Italy. In questo caso stiamo parlando di frutta e verdura. Vogliamo i nostri ortaggi a chilometro zero dall'Italia e non dall'estero e non vogliamo che i nostri contadini stiano in ginocchio perché non possono vendere la loro frutta e verdura. Poi c'è stata questa sorta di presa per il culo di Fiorello e Amadeus, che ha detto che nessun trattore li ha chiamati.
Ci spieghi che cosa volete andare a fare tu tua mamma e gli agricoltori a Sanremo?
Loro sarebbero andati anche senza di noi, ma ci hanno chiesto di dargli un minimo di visibilità. Loro hanno provato a chiamare, ma nessuno risponde da Sanremo. Questo ce lo hanno detto sia i presìdi in Calabria che, se non sbaglio, da come mi ha detto Albano, In Puglia. A quel punto mia mamma gli ha detto che li avrebbe portati fino all’Ariston. I calabresi vogliono solo portare in omaggio un bancale di arance, per fargliele assaggiare, in modo tale che, assaporandole, si possano rendere conto che quello che stanno mangiando non viene dall'Italia e che è veramente un peccato divino, altro che “Bella Ciao”.
Quindi la voglia di Fiorello di accogliere gli agricoltori è solo una pura provocazione?
Io non so che cosa sia stata, tanto che non l'hanno capita nemmeno gli agricoltori stessi. Sai che ci sono settimane di sciopero, persone che lavorano con quella terra e che se si fermano stanno male. Li ho visti di persona e le loro non sono facce che sorridono. Dire che nessun trattore lo ha chiamato, tanto per cominciare gli vorrei ricordare che loro non sono trattori ma sono persone. Se vuoi fare show non scherzi su una cosa del genere.
Quindi non hanno provato a chiamare nessuno da Sanremo?
No. Avrebbero potuto chiamare me, mia mamma, Albano, perché tutti siamo riusciti a contattarci tra di noi e a metterci in contatto con gli agricoltori. Solo Amadeus e Fiorello non riescono a chiamare, come dice lui, i trattori.
È un tentativo di fare hype attraverso un tema politico?
Non so che cosa sia, ma è sicuramente una roba molto triste. Non è rispettoso nei confronti degli agricoltori. Ed è per questo che noi andremo da soli là fuori, lasciando un bancale di arance con un bel sorriso. Se ci sarà della stampa che è interessata a sapere perché noi siamo lì, risponderemo elegantemente e con grande umiltà ce ne torneremo a casa e ai nostri orti.
Cosa chiedono al governo gli agricoltori?
Di produrre e di vendere la loro frutta e la loro verdura. Poi i prezzi sono tassati in un modo allucinante, come fanno a produrre? In Calabria mi hanno detto che quest'anno siamo riusciti a vendere dei kiwi perché in Nuova Zelanda hanno avuto un problema. Questo vuol dire che noi vendiamo in Italia a seconda delle disgrazie degli altri paesi, perché noi in Italia i kiwi non li vendiamo, noi li prendiamo dalla Nuova Zelanda, gli facciamo fare il viaggio e li facciamo maturare. Poi, visto che siamo tutti ambientalisti, noi abbiamo determinate norme che però non sono le stesse che hanno all'estero. La Sicilia produce degli avocado biologici pazzeschi naturalmente, non capisco perché dobbiamo prendere le arance dalla Spagna, i kiwi dalla Nuova Zelanda e le fragole da un'altra parte ancora. Noi vogliamo che i nostri figli e i nostri nipoti possano mangiare i prodotti che vengono coltivati al sud.
Avete pensato anche a una soluzione pratica?
Se ci boicottano in questo modo io e tantissime altre celebrità metteremo in atto un modo per vendere dal sud la frutta e la verdura a chilometro zero a chi la vuole comprare.
Qual è il tuo appello a Giorgia Meloni?
Voglio far lanciare l'appello da parte del gigante buono di tutti gli agricoltori. Non voglio ergermi ha un ruolo che non mi compete. Io e mamma stiamo solo sostenendo e dando voce a chi non ne ha, non ci stiamo prendendo nessun tipo di visibilità che proprio non ci serve.
Andare a Sanremo non rischia di far vedere la protesta solo come una ricerca di visibilità?
Se siamo arrivati a questo vuol dire che nessuno ha capito quello che sta succedendo. Detto ciò, sia io che mamma abbiamo fatto tante cose non pensando a quello che potessero dire gli altri. Tanto è vero che adesso noi a marzo abbiamo quattro o cinque lavori a Mosca. Andiamo a portare l'arte e la cultura lì. Noi abbiamo una visibilità mondiale, non ci serve il piccolo palcoscenico di Sanremo, dove solo personaggi come Amadeus e Fiorello possono brillare, anche se in giro per il mondo nessuno sa chi sono. L’Intero continente Russo applaude mamma quando andiamo lì, siamo appena tornate dalla Festa del Cioccolato in Germania, dove mamma era madrina. Abbiamo due film, uno prodotto da noi, nelle top dieci di Netflix e Prime da un mese e mezzo e a luglio mamma riceve un premio assieme a Stella McCartney e Anne Vinters. Stiamo proprio pensando a Sanremino. Con tutto il rispetto per il signor Amadeus, non è lui che porta visibilità Mia madre la conoscono in tutto il mondo. Il signor Amadeus non ha neanche saputo rispettarla sul palco quando lei c'è stata e non le ha neanche dato la giusta importanza.
Tua mamma salirebbe su quel palco con gli agricoltori?
Mai. Mamma ha detto che ci è salita già su quel palco e con Amadeus non si è divertita, cosa che per il suo lavoro è importante. Non ha nessun piacere a stare tra Amadeus e Fiorello per una seconda volta. Ha aggiunto che non salirebbe una seconda volta su quel palco e ci tiene a specificarlo perché lei vuole solo lasciare queste arance. E non salirebbe su quel palco nemmeno se la venissero a prendere Amadeus e Fiorello fuori dall’Ariston in ginocchio perché lei è nemmeno io abbiamo bisogno di quel tipo di visibilità. Amadeus, tra l'altro, ha appena annunciato che farà salire degli agricoltori domani sul palco, ma guarda caso non ha scelto noi, che gli lasceremo comunque le arance fuori dall’Ariston, con grande umiltà. speriamo che le assaggino perché, nonostante loro siano orrendi, noi comunque gli vogliamo bene.
Tanta importanza a Sanremo invece è stata data Chiara Ferragni, che tu hai sempre criticato
Le è stata data l'importanza che a loro serviva in quel momento, tant'è vero che oggi ancora ci scherzano sopra. Anche quello lo trovo fortemente di cattivo gusto, perché quello che è successo non è una bella cosa né per la signora Ferragni né per i suoi follower, che penso stiano soffrendo tantissimo. Non so che cosa ci sia da ridere. L'anno scorso erano tutti piegati in due, per aprirsi account su cui oggi fanno battute di cattivo gusto sulla signora in questione che ora sta avendo gravi problemi. Penso che sparare alla Croce Rossa non sia carino, soprattutto da parte di due uomini adulti che vogliono fare i paladini della sensibilità a Sanremo.
Come mai ora la difendi?
Io l'ho criticata tantissimo, ma nei limiti di quello che io ritenevo fosse sbagliato. Dal momento che per quanto mi riguarda è crollata la bugia, non sto lì a infilarci il coltello, non me ne frega più niente. Io volevo smantellare una bugia e ora quella bugia è stata smantellata. Era un rischio per i giovani e dal momento che loro possono vedere la verità io sono felice. Ma non mi piace l'accanimento, a maggior ragione se stai sputando nel piatto in cui hai mangiato e su cui l'anno scorso hai basato tutto il tuo Sanremo.
In conclusione, se vi offrissero di salire sul palco, chi andrebbe? Mi auguro che non ci sia un rifiuto nonostante i problemi di cui abbiamo parlato
Il gigante buono, Antonio Zangari, il leader dei presidi della Calabria perché è lui che ha bisogno di visibilità, al massimo gli teniamo la mano.