La polemica su Sanremo in erba, lanciata da MOW, non si placa: mentre sui social di Ornella Muti da settimane è un fiorire di post pro legalizzazione e referendum per la cannabis, c'è chi la elogia, e chi sta prendendo contromisure nel caso in cui il tema, storicamente delicato per la Rai, dovesse raggiungere il palco dell'Ariston durante la diretta di questa sera. Carlo Giovanardi, politico di lungo corso (già ministro e sottosegretario con delega alle politiche per la famiglia) ammonisce la Rai a poche ore dalla partenza del Festival, dichiarando a MOW di essere pronto a un esposto in caso di espliciti riferimenti alla promozione della marijuana nel corso della soirée inaugurale. Qui di seguito, le sue dichiarazioni in merito che abbiamo raccolto in esclusiva.
Ornella Muti, conduttrice della prima serata del Festival di Sanremo, promuove il referendum per la legalizzione della cannabis sui social legando evidentemente la tematica alla kermesse. Cosa ne pensa?
Penso che ognuno possa avere le proprie opinioni e schierarsi a favore di quel che vuole. Faccio notare, però, che la cannabis terapeutica è già legale da tempo in Italia, mentre il referendum che la conduttrice sta sostenendo e promuovendo è un discorso più largo che apre a scenari ben differenti, tra cui la legalizzazione della droga dello stupro. Poi ci lamentiamo degli orrendi fatti di cronaca che accadono in Italia riguardo all'abuso di sostanze (compreso l'alcol)...
Pensa che la Rai avrebbe dovuto intervenire per scoraggiare questo tipo di messaggio legato al Festival?
Sì, io l'avrei sicuramente fatto e l'avrei fatto per i giovani. Ne ho visti tanti, essendo stato amico di grandi personaggi che hanno lottato contro la droga come Vincenzo Muccioli, iniziare proprio dalle canne per poi perdersi in tunnel mortiferi. Non è possibile né accettabile sostenere qualsiasi discorso, che non sia a scopo meramente terapeutico, a favore della marijuana. E poi: perché gli eroi che combattono contro la droga non vengono invitati a Sanremo? Don Mazzi sarà sicuramente meno piacente della Muti, ma almeno sarebbe competente. A nessuno viene da chiedersi a quale titolo la Muti parli di questi temi, invece?
Ritiene ipotizzabile che questa sera il discorso sulla legalizzazione si sposterà dai social alla diretta Rai?
Ritengo certo che se dovesse accadere - monitorerò con attenzione la serata -, sono pronto a fare un esposto per segnalare l'evidente violazione. Lo farei per i minori. Ripeto: ognuno è libero di avere le proprie convinzioni e di combattere le battaglie che meglio ritene opportune. Ma non è opportuno affrontare un tema talmente delicato e divisivo in un contesto nazional-popolare come quello del Festival: davanti alla tv questa sera ci saranno milioni di famiglie. E io a loro penso. Del resto, oramai, la Rai manda in onda di tutto...
Per esempio?
Guardi, non mi faccia dire. Ai primi di gennaio io e Luisa Santolini abbiamo presentato formale esposto al Comitato di Applicazione del codice di autoregolamentazione media e minori proprio per quanto riguarda Rai 2 e la messa in onda in fascia protetta di un telefilm disgustoso, dalle immagini raccapriccianti anche per un adulto, figuriamoci per dei bambini...
A cosa si riferisce?
Al telefilm 9-1-1, andato in onda all'inizio di gennaio verso le 19.40 su Rai 2: c'erano licantropi nudi e vermi che uscivano da ani umani. Non so, se lo ritiene un contenuto da Servizio Pubblico... Ci siamo mossi in merito, esattamente come ci muoveremmo nel caso in cui questa sera Ornella Muti o chi per lei dovesse parlare di cannabis o promuoverla in qualsiasi modo durante la diretta. Siamo pronti.