Non è colpa nostra se stai diventando vecchio. Questo è quello che dovremmo scrivere, se solo ne avessimo voglia, sulla pagine Facebook di Men on Wheels, Moto.it e Automoto.it, sotto a ognuno dei commenti indignati che - ne siamo certi - saranno pubblicati in risposta all'articolo che state leggendo.
Perché la verità è che i tempi stanno cambiando, anzi, sono già cambiati e la musica più apprezzata dai piloti di MotoGP e Formula 1, non ha più niente a che fare con l'obsoleto rock'n'roll. La musica di chi, in moto e in macchina, va forte per davvero è, oramai, l'hip hop e tutti i suoi derivati.
Ce dovete sta'.
Ultima testimonianza, in ordine cronologico: una delle Instagram Stories di Fabio Quartararo.
Si tratta dello screenshot di una schermata di Spotify che vede in riproduzione Abracadabra (feat. Future), di Sfera Ebbasta. Quartararo ha pubblicato la storia menzionanto il rapper di Cinisello, il quale, a sua volta, l'ha ripostata dimostrando di gradire l'apprezzamento.
Qualche tempo fa vi abbiamo racontato della passione di Emis Killa per le motociclette e se vi avessimo detto che esce con vostra sorella, probabilmente ve la sareste presa di meno. Perché tutto questo astio? Perché Killa non fa parte del mondo che tradizonalmente è ritenuto vicino a quello delle moto. È un corpo apparentemente estraneo, è qualcosa che mette a rischio la vostra identità, quella fondata sull'essere (anche) motociclisti. "Ma come? Lui è motociclista come me? Allora cosa sono io?" è questo che vi ha fatto incazzare così. Un po' come quando i "duri e puri" si indignavano per la nazional-popolarità di Valentino Rossi: "Io sono appassionato di moto, non tu che te ne interessi da così poco", e giù insulti al "canarino", reo di piacere alla nonna Rosetta, improvvisamente trepidante davanti al televisore, alle due di domenica, assieme a Guido Meda e al marito col GS.
Se al posto di Emis Killa, ad aver postato un video dall'interno di un circuito fosse stato un rocker della bassa padana, nessuno avrebbe avuto nulla da ridire. Ma la verità è che, assieme al profondo ricambio generazionale che sta caratterizzando tanto il mondo della Formula 1 quanto quello delle corse in moto, ad evolvere sono anche i punti di riferimento di questi ragazzi. Quartararo ha poco più di vent'anni e, giustamente, apprezza le cose che piacciono a tutti i ventenni. Lewis Hamilton è più vecchio di lui ma è uno che ci vede lungo, che è sempre attento alle ultime tendenze, uno a cui piace essere sempre sul pezzo. E quale musica credete che ascolti Lewis Hamilton? Hamilton non solo ascolta muisca rap, Hamilton È un rapper.
Capisco che la cosa possa suonare singolare, trattandosi di un fashion designer, già pilota più vittorioso di tutti i tempi in Formula 1, ma, in effetti, il buon vecchio Lewis ha svelato proprio la scorsa estate di vestire, da quasi dieci anni, le mentite spoglie del rapper XNDA, protagonista addirittura di un featuring con Christina Aguilera.
Certo, c'è chi come Valentino Rossi e l'allegra brigata della sua Academy è ancora affezionata a fenomeni come Vasco Rossi, Jovanotti o Cesare Cremonini, ma è più che altro una questione di affetti. Anche noi leggiamo i libri di Enrico Dal Buono.
E l'hip hop, come dovreste sapere se non passaste la giornata a guardare video di inseguimenti su YouTube, è un vero e proprio fenomeno culturale che comprende diverse arti e che ha dato origine a un vero e proprio stile di vita. È per questo che, oltre alla musica, di quell'universo i piloti stanno ormai facendo proprio anche lo stile, il modo di vestire. È per questo che sempre Lewis Hamilton è uno dei personaggi meglio vestiti dello sport (come vi abbiamo spiegato qui) ed è per lo stesso motivo che Andrea Iannone ha aperto un locale con Gué Pequeno.
Non vi sta bene? Siamo sicuri che la fuori esiste una youngtimer che riuscirà a riportarvi, come una macchina del tempo, in quello sfavillante mondo che tanto rimpiangete. Occhio però, perché gli anni 90, da qualche tempo, vanno tremendamente di moda.
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