"I miei fan mi seguono, quasi come se mi conoscessero". A parlare - e a dire quella che, tutto sommato, sembra un'ovvietà - non è l'ennesimo cantante che ha messo insieme qualche centinaio di migliaia di views su YouTube, ma l'unica, vera, pop-star internazionale, attualmente in grado di posizionarsi nel cuore del mercato musicale che conta: Gionata Boschetti, in arte Sfera Ebbasta.
Partito da Cinisello Balsamo con il fare di un ragazzetto tamarro che in molti consideravano l'ennesimo montato, Sfera è il primo della sua generazione (e uno dei pochissimi, di sempre), ad aver prodotto musica con alcuni dei più grandi artisti internazionali del suo tempo. Featuring pesantissimi, sui quali avremo una visione completa soltanto a seguito dell'uscita di Famo$o, l'album che segue Rockstar, e che sarà droppato a partire dal prossimo 20 novembre, bissando l'uscita del primo documentario sulla sua vita, disponibile a partire da stasera, 27 ottobre, su Amazon Prime Video, e quella del primo singolo che anticipa il long plain (come si diceva una volta), dal titolo Bottiglie Privè, pubblicato proprio questa notte.
Ed è proprio dal trailer di quel documentario - quello che potete vedere all'inizio di questo articolo - che è stata estrapolata la battuta riportata in apertura. Una frase il cui significato è testimoniato al di là di ogni ragionevole dubbio dal video pubblicato lo scorso 5 luglio da Marco Leporati e che potete qui di seguito. Marco e i suoi amici hanno incrociato Sfera per le vie di Milano, mentre si trovavano in giro in sella ai rispettivi motard.
Difficile confondersi quando la macchina che hai intravisto è probabilmente l'unica BMW i8 giallo fluo che sia in circolazione a Milano. Una certezza che ha messo Marco e i suoi amici sulle tracce di Gionata, dopo che uno di loro si era detto sicuro di averlo incrociato.
Un po' di andrivieni sulla circonvalla di mezzo prima che un semaforo abbia reso possibile raggiungerlo e prima che Sfera si rivolgesse loro con la frase che ogni fan vorrebbe sentirsi dire: "Scortatemi fino al posto".
Una richiesta che ha scatenato livelli di eccitazione difficilimente contenibili e che si è tramutata in un tale quantitativo di infrazioni in simultanea, da sconsigliare la visione del video alle forze dell'ordine. I ragazzi, mega galvanizzati, si sono trasformati, infatti, in una specie di stunt-show semovente, che ha condotto il King della Trap fino a destinazione, in un tripudio di penne e contromani.
Perché Sfera è quel tipo di artista che la maggior parte delle persone giudica male ma che, nonostante la fama, è e rimane uno dei pochi che, quando viene fermato da qualcuno per strada, non reagisce in modo sgarbato o maleducato, ma riesce a donare, anzi, una dimensione nuova e reale al significato della parola community.
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