image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • Calcio
    • NFL
    • combattimento
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Sanremo 2025
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • calcio
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Sanremo 2025
  • Cover Story
  • Tech
  • Fashion
    • Fashion
    • Moda
    • Gear
    • Footwear
  • EVERGREEN
  • Topic
  • Journal
  • Media
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Culture

Harry... ti presento Sergio, il primo musical sull’eterofobia “procurerà orgasmi” allo Zelig

  • di Grazia Sambruna Grazia Sambruna

19 maggio 2022

Harry... ti presento Sergio, il primo musical sull’eterofobia “procurerà orgasmi” allo Zelig
"Sono tutti etero col pisello degli altri" è la scritta che spunta sulla locandina del musical "Harry... ti presento Sergio" in partenza con ben una settimana di programmazione allo Zelig di Milano da venerdì 20 maggio. Impossibile non contattarne l'autrice Giovanna Donini che insieme ad Andrea Midena ha ideato lo show che si avvarrà di canzoni "travisate" come "Che uomo sei, se non sei gay" (da YMCA) prontissime a "procurare orgasmi", così assicura lei, agli spettatori. Con buona pace del politicamente corretto che, per una volta, potrebbe non offendersi

di Grazia Sambruna Grazia Sambruna

“Sia io che Andrea siamo omosessuali dichiarati, non ci siamo presi il diritto di parlare di qualcosa che non conosciamo. Però abbiamo scelto di farlo prendendoci per il culo”. Con questa premessa inizia la conversazione di MOW con Giovanna Donini, autrice, insieme ad Andrea Midena della commedia musicale “Harry, Ti presento Sergio...”, in scena allo Zelig di Milano per un’intera settimana (lunedì escluso) dal 20 al 27 maggio. Si tratta di uno spettacolo che ha per tema l’eterofobia. Sì, avete letto bene: ambientata in un mondo “al contrario”, il Regno di Gaio, la storia racconta le peripezie del principe Harry, unico eterosessuale del reame, costretto a nascondersi e a vivere il proprio “bizzarro” orientamento sessuale in gran segreto. Tra personaggi incredibili (e liberamente ispirati a vecchi e nuovi “mostri” a piede libero nella nostra società) e capre che non belano ma urlano “Sgarbi!” a ripetizione, il Regno di Gaio non è il più comodo dei mondi in cui vivere. Ma promette di essere molto divertente da vedere come spettatori, anzi l’autrice ci assicura che lo show sarebbe in grado di “procurare orgasmi”. Del resto, è sexy e lo sa dal 2019, anno della caldissima anteprima mai più replicata per via del Covid. Un viaggio tra sinomini e contrari, raccontato direttamente dall’autrice che l’ha concepito (e che non teme critiche di sorta). 

Quindi lei e Andrea Midena (che vedremo anche in scena nel ruolo del Principe Harry), portate allo Zelig una commedia musicale a tema eterofobia. Esiste l’eterofobia? 

Ovviamente no. Noi abbiamo voluto ribaltare il mondo creando un buco spazio-temporale in cui esiste un regno, il Regno di Gaio. Lì tutti sono gay tranne il principe Harry, l’erede al trono, che è in grande difficoltà perché non tutti accettano l’eterosessualità nel suo mondo, anzi: deve nascondersi e non sa come fare “coming out”. Chiaramente abbiamo dato allo spettacolo una chiave comica, ma ’intenzione è di far riflettere lo spettatore sulla discriminazione. E poi ci piaceva l’idea di vedere questi eterosessuali destinati a soffrire e ad amarsi “di nascosto” (ride, ndr). 

Sa che questo Regno di Gaio, lo dico da donna eterosessuale, mi ricorda un po’ Milano? 

In effetti, potrebbe essere Milano (ride, ndr). In realtà noi nello show l’abbiamo immaginato vicino a Torre del Lago. Di fianco al Regno di Gaio c’è quello di Lesbia e anche questo magico luogo avrà una sua funzione importante nello show… 

Niente spoiler! Anzi, gliene chiedo uno: ci sarà la leggendaria scena dell’orgasmo di Meg Ryan come nel celebre film Harry ti presento Sally?

No. Ma il nostro è uno spettacolo che procura orgasmi. 

Nientedimeno? 

Suonerà spavaldo. Ma è così.

20220519 133239840 4481
Foto "rubata" dalle prove del musical Harry, ti presento Sergio...

E come li procurerebbe questi orgasmi? 

Beh, tanto per cominciare con le parodie delle più iconiche per il mondo rainmbow: per esempio YMCA è diventata “Che uomo sei, se non sei gay?”. Poi il Regno di Gaio è particolare perché è tutto “al contrario” e succedono cose incredibili: le capre non belano, ma urlano “Sgarbi!” a ripetizione, Dazn non si impalla mai… In particolare, quest’ultima cosa procurerebbe un orgasmo a qualunque eterosessuale, no? (ride, ndr) 

Priscilla, Kinky Boots, Tutti parlano di Jamie… Sembra che la commedia musicale sia appannaggio delle drag. Non trova? 

Forse un po’ è vero. Spesso la narrazione di tematiche di discrimazione omosessuale, al di fuori del mondo drag, viene spesso raccontata nei film, in tv e sui social con una fitta coltre di dramma. Il dramma esiste eccome, beninteso, ma anche i gay e le lesbiche sanno cantare, divertirsi e divertire, sai? 

Ah sì? Incredibile! E come? 

Prendendosi per il culo! 

Considerato il meccanismo del "ribaltimento" e la delicatezza del tema... teme che possano arrivare critiche? 

Ogni critica, se dovesse arrivare, sarà comunque ben accetta. Ma siamo certi che chi verrà a vedere lo spettacolo, ne coglierà lo spirito ironico e anche il messaggio. 

Una risposta un po' meno "politicamente corretta"? 

Venite allo Zelig, gli orgasmi li portiamo noi!
 

More

Vladimir Luxuria: “Dire froc*o non è libera espressione di idee. E c’è pure un’omofobia in giacca e cravatta contro il Ddl Zan, non solo quella volgare di strada”

di Redazione MOW Redazione MOW

Portabandiera arcobaleno

Vladimir Luxuria: “Dire froc*o non è libera espressione di idee. E c’è pure un’omofobia in giacca e cravatta contro il Ddl Zan, non solo quella volgare di strada”

Pillon: “Molti giovani si dichiarano gay per moda. E se le persone trans vogliono trovare lavoro rispettino il dress code”

di Matteo Cassol Matteo Cassol

Lgbt

Pillon: “Molti giovani si dichiarano gay per moda. E se le persone trans vogliono trovare lavoro rispettino il dress code”

“Gay di merda. Morite” e gli incendiano l’auto. Max e Cosmo: “Andiamo avanti per la nostra strada”

di Redazione MOW Redazione MOW

Cronaca

“Gay di merda. Morite” e gli incendiano l’auto. Max e Cosmo: “Andiamo avanti per la nostra strada”

Tag

  • Comicità
  • Musica
  • Politicamente corretto

Top Stories

  • Le Scelte stupide di Fedez e Clara (altro che flirt), Damiano David torna Maneskin e Emis Killa e Lazza… Abbiamo ascoltato (e recensito) il meglio dei singoli del venerdì

    di Benedetta Minoliti

    Le Scelte stupide di Fedez e Clara (altro che flirt), Damiano David torna Maneskin e Emis Killa e Lazza… Abbiamo ascoltato (e recensito) il meglio dei singoli del venerdì
  • Daria Bignardi distrugge Valérie Perrin e Joel Dicker: “Come la torta al cioccolato del supermercato, golosa ma non ti nutre e magari è tossica…” Cambiare l’acqua ai fiori? “Ho perso sei ore a leggerlo e…”

    di Riccardo Canaletti

    Daria Bignardi distrugge Valérie Perrin e Joel Dicker: “Come la torta al cioccolato del supermercato, golosa ma non ti nutre e magari è tossica…” Cambiare l’acqua ai fiori? “Ho perso sei ore a leggerlo e…”
  • LE PAGELLE del Concertone del primo maggio: Gabry Ponte imperatore assoluto (10 e lode), Lauro vampiro di Twilight (4)

    di Grazia Sambruna

    LE PAGELLE del Concertone del primo maggio: Gabry Ponte imperatore assoluto (10 e lode), Lauro vampiro di Twilight (4)
  • Abbiamo visto The Four Seasons con Steve Carell su Netflix, ma com’è? Una serie per adulti (ma non nel senso che credete)

    di Ilaria Ferretti

    Abbiamo visto The Four Seasons con Steve Carell su Netflix, ma com’è? Una serie per adulti (ma non nel senso che credete)
  • Abbiamo visto “Havoc” su Netflix con Tom Hardy: ma com’è? Oltre alle scene d’azione, rimane la città di cartone (digitale) e i finti inseguimenti in auto. E con l’IA che arriva ci dovremo abituare…

    di Domenico Agrizzi

    Abbiamo visto “Havoc” su Netflix con Tom Hardy: ma com’è? Oltre alle scene d’azione, rimane la città di cartone (digitale) e i finti inseguimenti in auto. E con l’IA che arriva ci dovremo abituare…
  • Concertone del Primo maggio addio? Da festa dei lavoratori a playlist Spotify: mancano solo scazzi e amorazzi nei camerini e il televoto finale. A quando la direzione artistica di Maria De Filippi?

    di Gianmarco Aimi

    Concertone del Primo maggio addio? Da festa dei lavoratori a playlist Spotify: mancano solo scazzi e amorazzi nei camerini e il televoto finale. A quando la direzione artistica di Maria De Filippi?

di Grazia Sambruna Grazia Sambruna

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore moreno.pisto@mowmag.com

Next

“La prendi. La metti a novanta e...”. Bufera sul direttore del Salone del Libro per le frasi sessiste alla scrittrice. I consigli di Ottavio Cappellani

di Ottavio Cappellani

“La prendi. La metti a novanta e...”. Bufera sul direttore del Salone del Libro per le frasi sessiste alla scrittrice. I consigli di Ottavio Cappellani
Next Next

“La prendi. La metti a novanta e...”. Bufera sul direttore...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy