image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • Sport
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Calcio
  • Volley
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • Sport
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • calcio
  • Volley
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Cover Story
  • Topic
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Attualità

Vladimir Luxuria: “Dire froc*o non è libera espressione di idee. E c’è pure un’omofobia in giacca e cravatta contro il Ddl Zan, non solo quella volgare di strada”

  • di Redazione MOW Redazione MOW

17 maggio 2022

Vladimir Luxuria: “Dire froc*o non è libera espressione di idee. E c’è pure un’omofobia in giacca e cravatta contro il Ddl Zan, non solo quella volgare di strada”
In occasione della giornata mondiale contro l’omofobia, e mentre si parla di riproposizione del ddl Zan, parla Vladimir Luxuria: “Oggi è meglio di ieri, c’è una maggiore sensibilità su questi temi, prima per timore neanche si denunciava. Ma oltre all’omofobia di strada c’è quella in giacca e cravatta, di palazzo: sono quelli che dicono «io non ho nulla contro, però questa legge non si può fare perché sennò non si possono esprimere liberamente le proprie idee». Cioè se io vedo uno per strado e gli dico «a buco!» oppure gli dico «froc*o!», quella cos’è, una libera espressione di idee?”

di Redazione MOW Redazione MOW

In occasione della giornata mondiale contro omofobia, bifobia e transfobia – che cade oggi, 17 maggio – ecco un’intervista sul tema a Vladimir Luxuria, realizzata per BlackList x MOW da Domenico Arruzzolo.

“Io – le parole di Luxuria – parto sempre dal positivo, io sono un’ottimista: oggi è meglio di ieri, perché io sono vissuta in un periodo in cui non esisteva neanche la parola omofobia, come non esisteva neanche la parola bullismo, perché era considerato normale offendere, denigrare, sputare, picchiare qualcuno, anche perché magari era più effemminato, o perché magari si capiva che era gay, o si sospettava che fosse gay, con anche spesso l’indifferenza da parte di tutti, professori compresi. Oggi c’è una maggiore sensibilità su questi temi, prima neanche si denunciava, perché si temeva che denunciando un caso di aggressione subita si potesse venire a sapere della propria omosessualità nel paese e nella città, quindi spesso i violenti rimanevano anche impuniti perché non si andava a denunciare”.

“Qualcuno – aggiunge – mi deve spiegare per quale motivo si deve sentire incazzato nero se vede due uomini che vanno mano nella mano”.

20220517 130029913 9889

Sull’omofobia: “Io penso che esiste una omofobia di strada, che è quella diciamo un po’ più volgare, cioè del ragazzo che aggredisce o che insulta. Però c’è anche quell’omofobia in giacca e cravatta, quell’omofobia un po’ di palazzo, da colletto bianco, che sono quelli che dicono “io non ho nulla contro, però questa legge non si può fare perché sennò non si possono esprimere liberamente le proprie idee”. Cioè se io vedo uno per strado e gli dico “a buco!” oppure gli dico “frocio!”, quella cos’è, una libera espressione di idee? Io vorrei invitare chi pensa che sia una libera espressione di idee dire frocio ad andare al bar sotto casa, prendere un caffè e dire al barista “a frocio, mi dai un caffè?”. Voglio vedere cosa gli risponde il barista. Si trovano delle scuse per evitare che una legge di civilità che c’è in tutti i Paesi europei venga approvata anche in Italia. Si può discutere questa legge, possono essere fatte delle modifiche, per carità, cioè non è che qualcuno abbia scritto la Bibbia, si parla di leggi. Gli stessi che dicevano che erano contro Zan erano quelli che dicevano “adesso la presentiamo noi una legge”. Io me lo ricordo Salvini che diceva “noi presentiamo una legge”. Dove sta questa legge che hanno presentato? Cioè. Dov’è?”

Su iniziative come quella intrapresa da Lucca (città in cui Luxuria ha parlato, dicendo tra le altre cose “Per la mia diversità sessuale io ho preso le botte, ho rischiato addirittura la vita”), dove si è deciso di mappare la qualità della vita degli omosessuali: “Avere una misura del grado di civiltà è importante. Misurare una città accogliente per tutti, senza barriere architettoniche e senza barriere mentali, secondo me può essere utile anche dal punto di vista turistico (come con il progetto Friendly Versilia)”.

E sui generi. Quanti sono? Per Adinolfi (e in verità moltissimi per altri…) sono due, uomo e donna. Per altri sono addirittura 58… Per Luxuria “ci sono miliardi di sfaccetature per quanti esseri umani vivono in questo mondo. La sessualità è qualcosa di dinamico ed è qualcosa di assolutamente personale. Anche io rispetto a una trans non siamo esattamente uguali. Ognuno di noi ha i suoi gusti, che possono anche cambiare, quindi la libertà di potersi autodefinire e di poter essere quello che sentiamo di essere”.

Qui sotto l’intervista completa.

More

Pietro Turano: “Lobby gay? Magari esistesse…Achille Lauro? Solo marketing”

di Gianmarco Aimi Gianmarco Aimi

Lifestyle

Pietro Turano: “Lobby gay? Magari esistesse…Achille Lauro? Solo marketing”

Bombini (attivista Lgbt): “Il Pride come l’adunata degli alpini? No, lì chi molesta viene espulso o rieducato”. E su Mahmood e Blanco: “Non si sono mai dichiarati: interessante…”

di Redazione MOW Redazione MOW

Pene delle penne nere

Bombini (attivista Lgbt): “Il Pride come l’adunata degli alpini? No, lì chi molesta viene espulso o rieducato”. E su Mahmood e Blanco: “Non si sono mai dichiarati: interessante…”

Adinolfi come al solito ci va giù pesante: “Reality per scoprire i gay? Compro i diritti e lo conduco. I russi sono sempre avanti”. E su Covid e mascherine...

di Redazione MOW Redazione MOW

Le bombe di Marione

Adinolfi come al solito ci va giù pesante: “Reality per scoprire i gay? Compro i diritti e lo conduco. I russi sono sempre avanti”. E su Covid e mascherine...

Tag

  • Politica
  • Omosessualità
  • trans
  • Ddl Zan
  • lgbt

Top Stories

  • Delitto di Garlasco: ma l'avete capito perché la verità non si saprà mai? L’unico che può metterci le mani si chiama Leone XIV (e forse ci sta provando)

    di Emanuele Pieroni

    Delitto di Garlasco: ma l'avete capito perché la verità non si saprà mai? L’unico che può metterci le mani si chiama Leone XIV (e forse ci sta provando)
  • Delitto di Garlasco, ma allora Chiara è stata uccisa da Sempio? A Quarto Grado su Rete 4 i genitori di Andrea intercettati mentre parlano delle mazzette da dare al pm? E sull’omicidio Paganelli e Resinovich…

    di Giulia Ciriaci

    Delitto di Garlasco, ma allora Chiara è stata uccisa da Sempio? A Quarto Grado su Rete 4 i genitori di Andrea intercettati mentre parlano delle mazzette da dare al pm? E sull’omicidio Paganelli e Resinovich…
  • Delitto di Garlasco, la foto di Marco Poggi in Trentino è un fake? E se nell’originale accanto al padre ci fosse stata un’altra persona? L’ipotesi dell’esperta in fotografia…

    di Giulia Ciriaci

    Delitto di Garlasco, la foto di Marco Poggi in Trentino è un fake? E se nell’originale accanto al padre ci fosse stata un’altra persona? L’ipotesi dell’esperta in fotografia…
  • Quanto è bella l'intervista di Cazzullo a Sgarbi: non teme la morte, vuole dimenticare il dolore. Per questo se lo tiene stretto, anche se tutti lo hanno tradito (da Meloni a Forza Italia). Tutti tranne le donne della sua vita

    di Riccardo Canaletti

    Quanto è bella l'intervista di Cazzullo a Sgarbi: non teme la morte, vuole dimenticare il dolore. Per questo se lo tiene stretto, anche se tutti lo hanno tradito (da Meloni a Forza Italia). Tutti tranne le donne della sua vita
  • Delitto di Garlasco: cosa (non) voleva dire l’avvocato Lovati? “Alla Bozzola guarivano pure le ragazze anoressiche”. Intanto a casa di Andrea Sempio…

    di Emanuele Pieroni

    Delitto di Garlasco: cosa (non) voleva dire l’avvocato Lovati? “Alla Bozzola guarivano pure le ragazze anoressiche”. Intanto a casa di Andrea Sempio…
  • Delitto di Garlasco, Massimo Giletti e lo scaz*o con Lovati a Lo Stato delle Cose: “Non mi venite a raccontare che 20 o 30 euro sono le carte da bollo. Li ha presi tutti lei i soldi?”. A cosa è servita la generosità delle zie di Sempio?

    di Giulia Ciriaci

    Delitto di Garlasco, Massimo Giletti e lo scaz*o con Lovati a Lo Stato delle Cose: “Non mi venite a raccontare che 20 o 30 euro sono le carte da bollo. Li ha presi tutti lei i soldi?”. A cosa è servita la generosità delle zie di Sempio?

di Redazione MOW Redazione MOW

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore [email protected]

Next

Musk e gli account reali di Twitter? L’esperto rivela i numeri (che non tornano). E spiega perché vorrebbe sbloccare Donald Trump

di Gianmarco Aimi

Musk e gli account reali di Twitter? L’esperto rivela i numeri (che non tornano). E spiega perché vorrebbe sbloccare Donald Trump
Next Next

Musk e gli account reali di Twitter? L’esperto rivela i numeri...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy