Dopo aver annunciato la sospensione dell’accordo definito lo scorso 25 aprile con Twitter, che prevedeva la maxi-acquisizione da 44 miliardi di dollari del social network, Elon Musk aveva deciso, a sorpresa, di fare un passo indietro “in attesa di dettagli che supportino il calcolo che gli account di spam/fake rappresentino meno del 5% degli utenti”. E così, dopo l’annuncio della messa in stand by, le azioni di Twitter erano crollate “fino al 20% nel pre-market”. In attesa di capire come andrà a finire l’acquisizione del secolo, c’è un’altra grana per il Ceo di Tesla e Space X. Infatti, i legali del social lo hanno accusato di aver violato un accordo di riservatezza. Lo ha reso noto lo stesso Musk in un tweet: “L’ufficio legale di Twitter ha appena chiamato per lamentarsi perché ho violato il loro accordo di non divulgazione rivelando che la dimensione del campione del controllo sugli account falsi è 100! È successo davvero”. Il Ceo del social network creato da Jack Dorsey, Parag Agrawal, due giorni fa aveva commentato la decisione di Musk dicendosi ottimista sul destino della trattativa: “Anche se mi aspetto che l’accordo si riesca a chiudere dobbiamo prepararci a tutti gli scenari, e a fare sempre quello che è giusto per Twitter”.
Nel frattempo, c’è chi sembra aver risposto ai dubbi dell’imprenditore su spam e fake di Twitter e i numeri, se fossero confermati, farebbero capire il perché dello stallo nelle trattative. “Nel caso Elon Musk non lo sapesse, ecco la mia analisi riguardo gli account di twitter reali e bot utilizzando Audiense. Totale account: 1.222.257.216 di cui in attività negli ultimi 3 mesi: 131Mln di cui "reali" 100 milioni #FacciamoInformazione #DataAnalytics”. Lo ha scritto in un tweet Alessandro Orlowski, esperto - fra le altre cose - di social media monitoring. Il social network, invece, sostiene di avere 240 milioni di utenti attivi, ma quanti di questi sono persone vere? Twitter, in un documento ufficiale presentato di recente, sostiene che i bot rappresentano meno del 5% del totale degli utenti. Un dato che non ha convinto granché Musk. Inoltre, l’esperto ha anche rivelato, rispondendo a un commento, che in Italia abbiamo “più di 8 milioni di iscritti, di cui attivi negli ultimi 3 mesi 800 mila”. Sono proprio questi i dati che, con ogni probabilità, hanno fatto tentennare Musk e che potrebbero portarlo a ridefinire l’offerta se non, addirittura, ad abbandonarla. Non solo, perché Orlowki ha anche spiegato, in un altro tweet, quello che sarebbe il vero motivo che ha portato Musk a voler riattivare l’account dell’ex presidente americano Donald Trump: “Perché Elon Musk vuole che Trump torni? Semplicemente il 19% degli americani adulti lo seguiva su Twitter, questo vorrebbe dire far tornare, secondo me, circa 30 milioni di utenti ‘dormienti’. Per i clienti pubblicitari sarebbe una bella fetta di consumatori in più”.