Quanti sono stati attraversati da un brivido di felicità quando, domenica primo maggio, al bar o al ristorante sono entrati liberamente senza indossare la mascherina? Dal primo maggio non è più imposto (solo raccomandato) l’uso delle mascherine all’interno di bar e ristoranti, ma ci sono luoghi dove ancora è obbligatorio coprirsi naso e bocca e questa cosa fa arrabbiare Mario Adinolfi.
“Ho visto tantissimi entrare nel supermercato e ricevere occhiatacce e purtroppo bisogna spiegare ai commessi che la norma è cambiata, basta occhiatacce, questo è il «Victory Day» per noi che abbiamo resistito”, dice Mario Adinolfi, intervistato da Domenico Arruzzolo ed Emanuele Landucci nella diretta del programma BlackList, sottolinenando come il problema persista però nelle scuole: “Mia figlia indossa la mascherina a scuola per 7 ore, io l’ho indossata per 7 ore in due anni di pandemia”.
Ma il problema principale, secondo il leader del Popolo della Famiglia, è il sistema in cui ci troviamo: “Dico sempre di leggere 1984 di Orwell… Ci vogliono portare al sistema cinese, ricordate Bassetti quando disse «devono venire i carabinieri a prenderti a casa»”. Questo, secondo Adinolfi è “il passo prima del socialismo reale cinese”: la sua speranza è che i cittadini, toccando nuovamente con mano un po’ di libertà, non vorranno più rinunciarvi e “non si facciano più mettere i piedi in testa” anche con eventuali recrudescenze del virus, mascherine, nuove dosi del vaccino, restrizioni e così via.
Insomma, Mario Adinolfi vuole (in)seguire il modello inglese e quello di altri paesi del mondo, cioè tutto aperto: “Il metodo vaccinazione tripla più green pass ha prodotto il massimo numero di morti e il massimo numero di contagi, quindi basta cazzate”
Cambiando argomento, ma sempre rimanendo su uno dei temi caldi per l’intervistato, che dire del nuovo reality show russo dal nome “я нет гау”, tradotto “I’m not gay” (“Io non sono gay”), un reality condotto da esponenti politici anti-Lgbt in cui i partecipanti (solo uomini) devono dimostrare la loro eterosessualità? Al riguardo Adinolfi spara: “L’ho visto. È un reality condotto da un Adinolfi locale: sono pronto a rilevare i diritti e farlo in Italia, i russi come sempre sono un passo avanti. Io sono pronto a condurre la versione italiana, mi candido, compro i diritti. Questa è una bomba, farebbe ascolti pazzeschi!”
Qui sotto la puntata completa del podcast.