È ormai virale il video in cui la conduttrice e influencer, figlia di Eros Ramazzotti e Michelle Hunziker, ha risposto per le rime a un utente inglese di TikTok che ha definito gli italiani «persone che si sentono superiori solo perché qualcuno ha inventato Gucci e Lamborghini». Per la seconda volta la Ramazzotti si cimenta in un elogio rap al bel paese, ma questa volta la sua performance assume i toni di un dissing, in risposta alla provocazione dell’inglese. E noi abbiamo chiesto il parere di un rapper che di dissing ne sa a pacchi.
Che ci dici dell’improvvisazione rap di Aurora Ramazzotti? Potrebbe avere un talento nascosto?
Beh, tanto improvvisato non direi, anzi sembra tutto abbastanza ragionato. Però se dobbiamo parlare di rap ha più talento di tantissime altre rapper italiane (ride), poco ma sicuro.
Il suo si può definire una specie di “dissing educato” e politically correct? Tu ne hai mai fatto uno così?
Ho fatto tutt’altro, non sono mai educato se devo dissare qualcuno. “Dissing educato” è un binomio praticamente inesistente, proprio perché la natura del dissing è quella di suscitare una reazione abbastanza violenta sia nell’interlocutore sia negli ascoltatori. Questo sembra più un compitino delle medie, la professoressa chiede: “porta la tua canzone rap in inglese”, e il risultato è il TikTok di Aurora Ramazzotti. È estremamente politically correct, ha fatto valere la sua tesi con dei punti comodi, per tornare al discorso scuola, basta aprire un libro di storia per capire che in italia c’è altro oltre ai brand.
E perchè all’estero vedono voi rapper così tanto legati al lusso italiano?
Mah, in realtà quelli che ostentano di più il lusso sono gli americani, perché fin dagli albori sono sempre stati legati allo show off di Rolex, catene d’oro e quant’altro, rispetto a noi europei che invece abbiamo qualcosa in più da dire culturalmente parlando. Però ovviamente i brand più famosi sono nati in Italia, quindi qualsiasi rapper italiano si fa due conti e sa che non gli manca niente rispetto ai colleghi all’estero. Il lusso sarà sempre un elemento chiave in quanto ambito, è difficile metterlo da parte. In questi parametri, finché il successo di un rapper è determinato da quante cose può possedere coi soldi che guadagna, rap e lusso andranno sempre di pari passo.
Ma comunque la Ramazzotti, dopo questo intervento, è stata definita la paladina dei diritti degli italiani. Pensi che in futuro anche i veri rapper si orienteranno verso temi meno materialistici e più sociali?
In definitiva diciamo che era carino, ma che non avevamo bisogno del rap della Ramazzotti, ci sono già tante persone che lo fanno. I temi socialmente attivi in realtà sono praticamente passati, negli anni ’90 e ‘00 si cantava solo di quello. Il vero boom degli ultimi anni invece vede il proprio fulcro nelle tematiche più leggere e fruibili, perché spesso la musica deve essere un momento liberatorio e di disimpegno mentale. Il nuovo ascoltatore rap ha bisogno di godersi il momento e non soffermarsi troppo sul background.