image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • Calcio
    • NFL
    • combattimento
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Sanremo 2025
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • calcio
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Sanremo 2025
  • Cover Story
  • Tech
  • Fashion
    • Fashion
    • Moda
    • Gear
    • Footwear
  • EVERGREEN
  • Topic
  • Journal
  • Media
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Culture

Il critico televisivo Aldo Grasso: “A Valentino dobbiamo dire grazie soprattutto per un motivo”

16 novembre 2021

Il critico televisivo Aldo Grasso: “A Valentino dobbiamo dire grazie soprattutto per un motivo”
Secondo il critico televisivo Aldo Grasso, Valentino Rossi è entrato non solo nella storia del Motomondiale, ma anche in quella della tv: “Se il motociclismo non è più la cenerentola degli sport televisivi lo si deve a lui, soltanto a lui. Ci voleva un pilota-star, carismatico e vincente, per accendere le telecamere, stimolare le telecronache di Guido Meda e creare un grande fenomeno mediatico”. E quando anni fa meditava di ritirarsi…

Valentino Rossi non è entrato solo nella storia del Motomondiale, ma anche in quella della televisione. A incoronarlo è Aldo Grasso: “Il merito più grande di Valentino – secondo il critico televisivo del Corriere – è l’aver reso televisivo uno sport ristretto fino ad allora ai soli sparuti appassionati, l’aver allargato la platea degli spettatori anche al mondo femminile. In molti si sono sbizzarriti nei suoi confronti: Valentino sta alla MotoGP come Alberto Tomba allo sci alpino, Michael Jordan al basket, Tiger Woods al golf, Roger Federer al tennis, Usain Bolt all’atletica e Maradona al calcio. Certo, Valentino è l’icona stessa della MotoGP. Sono state le sue imprese a segnare oltre un quarto di secolo del Motomondiale: senza i suoi spericolati inseguimenti, senza le sue vittorie in tanti non si sarebbero avvicinati a questo sport. Il potere mediatico di Rossi è stato così forte da coinvolgere gran parte delle televisioni di tutto mondo”.

20211116 113346476 5517
Aldo Grasso

Secondo Aldo Grasso, Rossi ha fatto un favore alla tv anche non ritirandosi prima: “Anni fa, quando aveva capito di non essere più competitivo, Valentino meditava di ritirarsi, ma è stato il Circo stesso della MotoGP (il promoter Dorna) a pregarlo di restare: quando lui non c’era gli ascolti calavano anche del 30%. Se il motociclismo non è più la cenerentola degli sport televisivi lo si deve a lui, soltanto a lui. Se il motociclismo è diventato, alla pari della Formula 1, uno show-business, lo si deve a lui, soltanto a lui. Ci voleva un pilota-star, carismatico e vincente, per accendere le telecamere, stimolare le telecronache di Guido Meda e creare un grande fenomeno mediatico”.

More

Non che ci fossero dubbi, ma Valentino è già ufficialmente una Leggenda della MotoGp

di Matteo Cassol Matteo Cassol

MotoGp

Non che ci fossero dubbi, ma Valentino è già ufficialmente una Leggenda della MotoGp

Mamma Stefania su Valentino: “Non mi aspettavo un addio così bello”

MotoGp

Mamma Stefania su Valentino: “Non mi aspettavo un addio così bello”

Vale forse ci ripensa: “Smettere era una scusa per fare casino. Mi sono trovato bene, magari smetto anche l’anno prossimo”

di Matteo Cassol Matteo Cassol

MotoGp

Vale forse ci ripensa: “Smettere era una scusa per fare casino. Mi sono trovato bene, magari smetto anche l’anno prossimo”

Tag

  • Corriere della Sera
  • Motociclismo
  • MotoGP
  • Televisione
  • Valentino Rossi

Top Stories

  • Le Scelte stupide di Fedez e Clara (altro che flirt), Damiano David torna Maneskin e Emis Killa e Lazza… Abbiamo ascoltato (e recensito) il meglio dei singoli del venerdì

    di Benedetta Minoliti

    Le Scelte stupide di Fedez e Clara (altro che flirt), Damiano David torna Maneskin e Emis Killa e Lazza… Abbiamo ascoltato (e recensito) il meglio dei singoli del venerdì
  • Daria Bignardi distrugge Valérie Perrin e Joel Dicker: “Come la torta al cioccolato del supermercato, golosa ma non ti nutre e magari è tossica…” Cambiare l’acqua ai fiori? “Ho perso sei ore a leggerlo e…”

    di Riccardo Canaletti

    Daria Bignardi distrugge Valérie Perrin e Joel Dicker: “Come la torta al cioccolato del supermercato, golosa ma non ti nutre e magari è tossica…” Cambiare l’acqua ai fiori? “Ho perso sei ore a leggerlo e…”
  • LE PAGELLE del Concertone del primo maggio: Gabry Ponte imperatore assoluto (10 e lode), Lauro vampiro di Twilight (4)

    di Grazia Sambruna

    LE PAGELLE del Concertone del primo maggio: Gabry Ponte imperatore assoluto (10 e lode), Lauro vampiro di Twilight (4)
  • Abbiamo visto The Four Seasons con Steve Carell su Netflix, ma com’è? Una serie per adulti (ma non nel senso che credete)

    di Ilaria Ferretti

    Abbiamo visto The Four Seasons con Steve Carell su Netflix, ma com’è? Una serie per adulti (ma non nel senso che credete)
  • Abbiamo visto “Havoc” su Netflix con Tom Hardy: ma com’è? Oltre alle scene d’azione, rimane la città di cartone (digitale) e i finti inseguimenti in auto. E con l’IA che arriva ci dovremo abituare…

    di Domenico Agrizzi

    Abbiamo visto “Havoc” su Netflix con Tom Hardy: ma com’è? Oltre alle scene d’azione, rimane la città di cartone (digitale) e i finti inseguimenti in auto. E con l’IA che arriva ci dovremo abituare…
  • Concertone del Primo maggio addio? Da festa dei lavoratori a playlist Spotify: mancano solo scazzi e amorazzi nei camerini e il televoto finale. A quando la direzione artistica di Maria De Filippi?

    di Gianmarco Aimi

    Concertone del Primo maggio addio? Da festa dei lavoratori a playlist Spotify: mancano solo scazzi e amorazzi nei camerini e il televoto finale. A quando la direzione artistica di Maria De Filippi?

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore moreno.pisto@mowmag.com

Next

Fedez in politica? Chissenefrega, ma chi sarebbero i ministri del suo primo governo? Ecco il totonomi

di Grazia Sambruna

Fedez in politica? Chissenefrega, ma chi sarebbero i ministri del suo primo governo? Ecco il totonomi
Next Next

Fedez in politica? Chissenefrega, ma chi sarebbero i ministri...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy