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Vale forse ci ripensa: “Smettere era una scusa per fare casino. Mi sono trovato bene, magari smetto anche l’anno prossimo”

  • di Matteo Cassol Matteo Cassol

14 novembre 2021

Vale forse ci ripensa: “Smettere era una scusa per fare casino. Mi sono trovato bene, magari smetto anche l’anno prossimo”
Valentino irresistibile anche nella prima intervista da (forse?) ex pilota di MotoGp: “Questa doveva essere una festa. Diciamo che smettere era una scusa per fare un po’ di casino. Mi sono trovato bene, magari smetto anche l’anno prossimo”. Sul risultato in pista: “Sono andato forte fino alla fine. Adesso potrò dire «comunque io all’ultima gara ho fatto decimo, non è che ho fatto ultimo». Questa me la porto avanti almeno cinque-sei anni”. E sullo stage diving nei box: “Fare come Jim Morrison a Los Angeles nel 1978 era stato sempre il mio sogno. Avrei voluto farlo al Mugello, ma…”

di Matteo Cassol Matteo Cassol

Valentino Rossi non ha rinunciato a essere sé stesso né prima né durante né dopo l’ultima gara della sua carriera in MotoGp. Ma sarà davvero l’ultima poi?

A un certo Vale si è buttato sulla folla nei box: “Fare stage diving come Jim Morrison a Los Angeles nel 1978 – le parole del Dottore ai microfoni di Sky – era stato sempre il mio sogno. Sognavo di farlo al Mugello una volta, ma lì veramente avevo paura che non mi ritrovassero più, allora l’ho fatto nel box. Bello”.

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“Devo dire – ha aggiunto Vale – che è stato un bel weekend. Ero un po’ preoccupato per questo weekend, per le emozioni e le altre cose. Invece mi hanno fatto bellissime sorprese, le moto il giovedì, poi i ragazzi dell’Academy con i caschi. E poi oggi dopo la festa ci siamo divertiti. Bello perché è stato molto nel mio stile. Abbiamo fatto casino, abbiamo bevuto, abbiamo saltato, abbiamo spaccato un po’ di cose. Non sono neanche tanto ubriaco ancora. Bello… E soprattutto sono molto contento di aver fatto una bella gara. Da ieri sono andato forte e sono stato sempre nei primi dieci, e ho finito la gara con i dieci piloti più forti del mondo della moto. Bello. Questa è la cosa che mi ha fatto godere di più. Poi io immagino che questa è l’ultima gara del campionato. Poi piano piano capirò che poi smetto, però per adesso è finito il campionato”.

Come sottolineato anche da Guido Meda, Valentino è stato Valentino Rossi a tutto tondo fino alla fine, pilota e sereno: “Ho cercato di fare un’ultima parte di stagione e un’ultima gara nel mio stile. Per me era importante. Hanno provato moltissime volte a farmi piangere, con i messaggi dei tifosi, i grazie… Mi sono piaciuti molto, ma secondo me questa doveva essere una festa. Diciamo che smettere era una scusa per fare un po’ di casino. Mi sono trovato bene, magari smetto anche l’anno prossimo. E poi non sapete quanto sono fiero di essere andato forte e di aver fatto una bella gara. Stamattina mi sono svegliato veramente pensando di dover fare il massimo, di dover rischiare e di fare di tutto per fare una bella gara. E sono riuscito comunque a pensare come fare per andare forte e non che era l’ultima gara. E dunque per quello son contento”.

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L’ultimo giro dell’ultima gara Rossi ha fatto tempi analoghi a coloro che lottavano per il podio: “Sono andato forte fino alla fine, ero in forma, ero ispirato oggi. Mi piace aver lasciato così, perché adesso nei prossimi anni potrò dire «comunque io all’ultima gara ho fatto decimo, non è che ho fatto ultimo». Questa me la porto avanti almeno cinque-sei anni”.

Praticamente per tutta la gara Valentino aveva dietro Franco Morbidelli: “Avevo sognato di passare il traguardo in impennata, ma Franco mi è sempre rimasto tra 1 e 3 decimi… È stato bello arrivare assieme, sono riuscito a partire davanti e adesso fa molto la differenza, però sono convinto che Franco dall’anno prossimo sarà lì davanti a lottare per vincere il mondiale e noi – conclude Rossi – saremo lì a fare il tifo e a dare una mano”.

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