image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • Sport
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Calcio
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • Sport
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • calcio
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Topic
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Culture

John Lennon
artista eversivo come Gesù

  • di Morgan Morgan

9 ottobre 2020

John Lennon artista eversivo come Gesù
Venerdì 9 ottobre 2020 è un giorno speciale: John Lennon avrebbe compiuto 80 anni. Prima con i Beatles e poi con Yoko Ono, ha cambiato la storia della musica con le canzoni e con alcune prese di posizione politiche alla ricerca della pace. L’omaggio di Morgan

di Morgan Morgan

Oggi avrebbe compiuto ottanta anni John Lennon se quel misantropo che l’ha ucciso gli avesse permesso di morire per cause naturali, magari sarebbe morto prima di oggi, ma senza dubbio non a 40 anni.

Morire a 40 anni quando si è nel pieno della maturità e della creatività, quando si è nel pieno del successo e dell’energia politica che ti porta al centro del mondo per quanto è interessante e condiviso il tuo slancio sociale e filosofico, perché sei un fine pensatore e non solo un cantautore, è uno scherzo del destino, è una tragica  sciagura per l’umanità, è uno schifo, una bestemmia, un momento di distrazione di Dio e dello Spirito Santo, simile all’altro grande momento di distrazione clamoroso avuto all’inizio dei tempi.

Cosa cambia? Hanno dato a John Lennon un po’ più di tempo per fare felice l’umanità, sette anni in più di parole e di pensiero, di canzoni, di idee libertarie, di concerti, di dichiarazioni pubbliche, di battaglie politiche contro il potere coercitivo, di idee estetiche e capelli e barbe e abiti, di suoni, di strumenti, di aforismi e accordi di pianoforte.

Come per il predecessore, ma sette anni in più. Credo infatti che Jesus facesse più o meno quello che faceva John Lennon, non so se scrivesse canzoni ma era sicuramente colto e qualche strumento deve averlo saputo suonare e pure bene, sicuramente i grandi eventi di piazza li faceva, eccome, e sicuramente le idee eversive le aveva, a iosa, e di lotte contro il potere ne faceva, hai voglia!

Ci è morto per quello!

Nel momento in cui suo padre e suo fratello si sono distratti.

Una volta.

20201009 121922556 1257
John Lennon

In fondo quel ragazzo a Gerusalemme è stato giustiziato perché dava fastidio, ma cosa avrebbe fatto se fosse vissuto più a lungo? Abbiamo mai immaginato cosa avrebbe fatto Cristo se avesse continuato quel che aveva iniziato arrivando ad 80 anni e morendo di morte naturale dopo aver ricevuto il giusto tributo e la giusta riconoscenza per l’opera incredibile che aveva realizzato invece di essere ucciso violentemente in giovane età dal governo?

No, non sono in grado di immaginarlo, scusatemi ma non riesco, non arrivo fin là, invece cosa avrebbe fatto John Lennon riesco di più a figurarmelo e ovviamente sto parlando della parte musicale, non di quella filosofica tantomeno quella politica.

Immagino, ma si tratta solo di supposizioni confutabilissime e personalissime, di come avrebbe sviluppato il suo sound sia nella direzione minimalista che aveva praticamente inventato, sia nell’aspetto ‘sinfonico virtuosistico’ che aveva impostato con Phil Spector. 

20201009 153010661 9726
John e Yoko

L’aspetto minimalista di Lennon è stata la sua grande idea di sintesi nell’arrangiare qualsiasi brano di qualsiasi natura fosse, una ballata o un rock and roll, Lennon aveva un ‘preset’ ovvero un modo certo di far funzionare il pezzo con l’accompagnamento della band, e si tratta di questa formula: basso chitarra e pianoforte suonano l’accordo in modo pieno una volta soltanto sul primo quarto della misura, ogni volta che cambia l’armonia, senza mai risuonarlo cercando di ottenere il massimo sustain, quindi senza riempire le misure, facendo un vuoto in cui si poggia la voce, e la batteria fa una figura elementare suonando solo i quarti, anche lei senza riempire, cassa e rullante 1,2/1,2 ecc... piatto: 1,2,3,4, ecco fatto. Il pezzo funziona alla grande, è rock, è elegante, è comprensibile, è bello. È Lennon!

Questa formula ad esempio piacque talmente a David Bowie che nel ‘79 riarrangiò Space Oddity con la formula di Lennon.

Io ammetto di averne fatto incetta, ma anche i Pink Floyd, per non parlare di Paul Weller o degli Oasis, persino Trent Reznor ha utilizzato il modulo Lennon ma coi suoni elettronici.

E qui volevo arrivare.

Sono certo, anzi, più che certo, che la zona di Lennon di cui sto parlando, ovvero quella dell’arrangiatore minimalista, sarebbe sfociata nell’elettronica se avesse potuto vivere anche lui l’epoca degli anni ottanta. 

Per ciò che riguarda l’altro versante, ovvero "l’americanità" giudicata stucchevole dai suo ex compagni di gruppo, quella che gli aveva fatto (a detta di Paul McCartney) rovinare The long and winding road, l’orchestrona holliwoodiana, sono certo ci avrebbe regalato degli unplugged da brivido negli anni novanta e probabilmente avrebbe vinto qualche Oscar. 

E sicuramente sarebbe stato più vicino a Bowie o Peter Gabriel piuttosto che Bob Dylan e Neil Youg.

Vedi anche

Date a Morgan un programma in Rai. Parte la petizione (e noi la sosteniamo)

Vedi anche

Cosa ci lascia Morricone? La lezione del maestro secondo Morgan

Vedi anche

Loredana Bertè: "70 anni e non sono ancora una Signora"

Tag

  • John Lennon
  • Morgan
  • Musica

Top Stories

  • Ma davvero Mario Sechi ha sostituito Alessandro Barbero a Rai Storia? La notizia circola, Gli stati generali attacca (ma cancella), è in trend su Google ma tutto è riesploso da un post su Facebook...

    di Beniamino Carini

    Ma davvero Mario Sechi ha sostituito Alessandro Barbero a Rai Storia? La notizia circola, Gli stati generali attacca (ma cancella), è in trend su Google ma tutto è riesploso da un post su Facebook...
  • La Ruota della fortuna “è un programma patriarcale e maschilista”? La valletta Samira nel mirino del filosofo (e influencer) Matteo Abozzi

    di Ilaria Ferretti

    La Ruota della fortuna “è un programma patriarcale e maschilista”? La valletta Samira nel mirino del filosofo (e influencer) Matteo Abozzi
  • Serino CONTRO TUTTI: Murgia? “Un bluff”. Saviano, Valerio, Bajani? “Falliti”. Camilleri? “Ha rotto i coglioni”. Stronca il Premio Strega, bacchetta Albanese in geografia e sui casi letterari Palminteri e Cau: “Neanche letti al contrario..."

    di Gianmarco Serino

    Serino CONTRO TUTTI: Murgia? “Un bluff”. Saviano, Valerio, Bajani? “Falliti”. Camilleri? “Ha rotto i coglioni”. Stronca il Premio Strega, bacchetta Albanese in geografia e sui casi letterari Palminteri e Cau: “Neanche letti al contrario..."
  • E CHE SI FA? Temptation Island, l'intervista impossibile ad Alessio Loparco: “Sto cercando lavoro, questa storia ha prodotto solo cose negative. La tv una parentesi da chiudere”. Ma davvero si sposa con Sonia Mattalia? E poi...

    di Jacopo Tona

    E CHE SI FA? Temptation Island, l'intervista impossibile ad Alessio Loparco: “Sto cercando lavoro, questa storia ha prodotto solo cose negative. La tv una parentesi da chiudere”. Ma davvero si sposa con Sonia Mattalia? E poi...
  • LA TV FA SCHIFO: basta Pippo Baudo da morto in prima serata per capirlo. Papaveri e Papere, replica del 1995 su Rai 1, è più vivo di Zona Bianca su Rete 4?

    di Irene Natali

    LA TV FA SCHIFO: basta Pippo Baudo da morto in prima serata per capirlo. Papaveri e Papere, replica del 1995 su Rai 1, è più vivo di Zona Bianca su Rete 4?
  • Abbiamo ascoltato Il mio giorno preferito, nuova canzone di Eros Ramazzotti, ma com'è? Ci son voluti in cinque, tra Tommaso Paradiso e Calcutta, per un pezzo radio-friendly? Ma la produzione di Canova...

    di Emiliano Raffo

    Abbiamo ascoltato Il mio giorno preferito, nuova canzone di Eros Ramazzotti, ma com'è? Ci son voluti in cinque, tra Tommaso Paradiso e Calcutta, per un pezzo radio-friendly? Ma la produzione di Canova...

di Morgan Morgan

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore [email protected]

Next

A Luciano Ligabue gay non sopravviverei

di Chimena Palmieri

A Luciano Ligabue gay non sopravviverei
Next Next

A Luciano Ligabue gay non sopravviverei

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy