Johnny Depp maledetto? Maddai. Può pensarlo solo la vicina di pianerottolo, quella che socchiude la porta per dare una sbirciatina. Partiamo subito dalle due foto che lo descrivono come tale. Foto 1, il tavolo di Johnny Deep: una busta di tabacco Virginia, un bicchiere di wisky, una deliziosa scatolina personalizzata, una borsa di pelle a tracolla sul quale è adagiato un Cd con su scritto a pennarello “Keith Richards” e che sembra proprio un master originale e inedito inviatogli da Keith Richards in persona considerata anche l’amicizia fra i due e la confessata ispirazione per il personaggio di Jack Sparrow fornitagli dal musicista, una bottiglia di vino, quattro linee di cocaina di dimensioni omeopatiche. E questo sarebbe un maledetto? Avete mai visto il tavolino del vostro direttore di banca o del vostro idraulico? Foto 2: Johnny Depp dorme per terra. Minchia, stava con Amber Heard chiunque avrebbe dormito per terra o nella cuccia del cane! Anche perché pare, si dice, si mormora, che la Heard, sul letto, ci defecasse, o qualcosa del genere: il pavimento era il posto più igienico e anche il più morale se è per questo.
La verità è che Johnny Depp incarna “il viaggio dell’eroe”, ossia il manuale di sceneggiatura (di Christopher Vogler) che è una sorta di Bibbia hollywoodiana: ascesa, declino, resurrezione; Johnny Depp è già il biopic di se stesso, e l’accoglienza a Cannes e il contratto da venti milioni di dollari per fare da testimonial al nuovo profumo Dior (e dicevano che puzzava, lo dicono sempre quando non sanno cosa dire) lo testimoniano. La verità è che l’umano non sopporta i fighi, non può, non potrebbe sopportare i fighi sopportando al contempo la propria sfigataggine, è da questo che derivano i vari “maledetto”, “puzza”, “drogato”, “lavati i capelli”, “barcolla”, “beve”, “le scarpe non si intonano con la cintura”, “lascia sempre le luci della cucina accese”. Johnny Depp è Jack Sparrow. Passa indenne le varie peripezie della vita e non perché è fortunato ma perché sotto l’aria da sbandato (in senso di camminata) ha un cervello che gli cammina dritto.
Dice: però la storia con Amber Heard? Chi di noi non ha avuto una storia con una Amber Heard? Certo, per avere una storia con una Amber Heard devi essere figo, altrimenti una Amber Heard neanche ti guarda. Le Amber Heard sono cose che capitano se sei figo, l’importante è come se ne esce (chi non ricorda Brad Pitt frignante dopo la fine della storia con Angelina Jolie). L’altro figo è Leonardo Di Caprio, ma sembra un bambolotto, gli dai una ventenne, lui la ciuccia e se ne sta tranquillo, poi quando si consuma gli compri un altro ciucciotto. E invece Johnny Depp era il migliore amico di Hunter S. Thompson, nelle cui ultime volontà scrisse che voleva essere cremato e le sue ceneri sparate nello spazio. E Johnny Depp lo ha fatto: ha comprato un cannone e ha sparato Hunter S. Thompson, l’inventore del “gonzo” style”, l’autore di “Paura e disgusto a Las Vegas”, nello spazio. Uno come George Clooney, se gli muore un amico, si mette un completo e fa le condoglianze alla vedova o al vedovo.
Maledetto? Johnny Depp? Abbiamo umani sotto la soglia della povertà, umani che non hanno accesso all’acqua, abbiamo umani impiegati alle poste, abbiamo umani soggiogati dalle mogli o dai mariti in matrimoni che non finiranno mai, abbiamo umani che non alzano mai la voce altrimenti i vicini chissà che cosa pensano, abbiamo umani robotizzati, reverenti, così per bene da mettere paura, abbiamo umani che comprano le pantofole, umani che si mettono il pigiama, umani al servizio del capitale, umani al servizio del potere, umani pronti alla qualunque per non soccombere, umani che guardano le offerte negli scaffali dei supermercati, umani che mettono il detersivo nella lavatrice col misurino, umani che spengono le luci della cucina quando escono, e Johnny Depp sarebbe il maledetto?