image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • Sport
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Calcio
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • Sport
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • calcio
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Cover Story
  • Topic
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Culture

La musica alla prova di italiano alla maturità? Meglio di Segre, Pascoli e Verga, ma quanta ipocrisia…

  • di Michele Monina Michele Monina

23 giugno 2022

La musica alla prova di italiano alla maturità? Meglio di Segre, Pascoli e Verga, ma quanta ipocrisia…
Tra le tracce dell’esame di maturità ce n’era una ispirata a un brano di “Musicofilia” di Oliver Sacks. E perfino il nipote di Liliana Segre l'ha preferita a quella su sua nonna o a quelle sul Nobel per la fisica Parisi, su Pascoli e Verga. Il critico Michele Monina: “Ben venga accendere un riflettore su quanto la musica sia materia degna di essere studiata, ma è andato in scena un ipocrita inchino visto che poi non viene mai usata, se non in quella maniera ridicola che vede i nostri ragazzini alle prese con flauti dolci di plastica. E poi perché Sacks e non Enzo Avitabile?”

di Michele Monina Michele Monina

Ha fatto notizia che, alla prima prova di maturità, quella di italiano, il nipote di Liliana Segre non abbia optato per scrivere il tema su sua nonna, andando quindi a scegliere la traccia sulla musica ispirata da un brano tratto da Musicofilia dello scienziato Oliver Sacks. Una notizia tenera, sentimentale, che in realtà, come nel gioco delle scatole cinesi, di notizie ne presentava due, l’altra decisamente meno tenera, anzi, di quelle che dovrebbero smuovere le viscere, portare a un certo grado di indignazione. A lato di questa notizia, per altro, è anche uscita un’intervista al ministro dell’istruzione Bianchi che spiegava che, tra le sette tracce, anche lui avrebbe scelto quella sulla musica, linguaggio, diceva, universalmente in grado di tenere in connessioni tutti i popoli della terra, andando quindi a confermare quanto descritto da Sacks.

Oliver Sacks
Oliver Sacks

Ora, a prescindere dal fatto che, pur non avendo a cuore lo spirito patrio, sarebbe stato forse più coerente andare a prendere qualche scritto di Enzo Avitabile, uno dei nostri artisti più apprezzati nel mondo, riguardo il potere connettivo della musica, essendo il polistrumentista e cantautore napoletano uno dei massimi studiosi di scale al mondo, vero e proprio mappatore di quelle che, in musica, sono il corrispettivo dei comuni alfabeti, così, tanto per dare un segnale di essere a conoscenza anche di quel che capita sotto lo stesso sole, ma del resto la traccia letteraria era su Pascoli e Verga, non si può mica pretendere troppo da una realtà così calcificata come la scuola, quel che lascia abbastanza spiazzati, quasi basiti, è che si parli di musica come di una forma di comunicazione universale, di un’arte in grado di superare confini e steccati, pur rimanendo la grande assente proprio dai programmi didattici italiani. Cioè, se da una parte vediamo, legittimamente, presentati tra gli argomenti testi di Liliana Segre, del Nobel per la fisica Parisi, addirittura con un riferimento al suo discorso al Senato dell’anno scorso, dall’altro va in scena l’ipocrita inchino nei confronti di una lingua che poi non viene mai usata, se non in quella maniera ridicola che vede i nostri ragazzini alle prese con flauti dolci di plastica nelle poche ore alla musica dedicata alle scuole un tempo dette “medie”.

Enzo Avitabile
Enzo Avitabile

Certo, Sacks, neurologo e saggista, eleva il discorso, andando a mettere in connessione, e la parola “connessione” sembra la parola chiave di questa prova di maturità, si pensi anche alla traccia che prende spunto dagli scritti della sociolinguista Vera Gheno, quel che succede a livello cerebrale durante l’ascolto della musica, creando uno spiraglio illuminista tra cervello e cuore, le orecchie e l’apparato uditivo a giocarsi il ruolo da mediatore, ma resta che la musica è stata scientemente tagliata fuori dalla nostra scuola, e sentirla, anzi, vederla tirata per la giacchetta dal ministro Bianchi e addirittura dalle tracce della maturità lascia l’amaro in bocca. Anche perché, in questo caso si scivola verso l’imbarazzo, tanto la musica è fuori dai radar, nel nostro Paese viviamo ancora in una concezione antica, il luogo dove la musica si studia, ufficialmente, da cui escono coloro che poi possono appunto insegnarla alle medie, si chiama non a caso Conservatorio, nomen omen, che a dare credito e quindi nobilitare il ruolo del critico musicale, almeno fuori dall’alveo di quella che, appunto, viene definita musica classica, è l’editoria, quella stessa editoria che poi relega nella varia, il medesimo ambito nel quale vengono pubblicati i libri di barzellette come quelli che presentano le raccolte di foto pucciose di cuccioli di animali, gli scritti dei medesimi critici, fatto più unico che raro nel campo delle arti, e sicuramente unico rispetto a quello che sono i Cultural Studies, il nostro Dams ancora guardato come a una versione naif della scuola di Saranno Famosi da quanti, in fondo, pensano che la musica è sì musica, ma sempre e solo di canzonette si tratta.

Ben venga quindi l’accendere un riflettore su quanto la musica sia materia degna di essere studiata in tutti i nostri ordini scolastici, capace come è di tenerci connessi senza disumanizzarci, sarebbe però non dico bello ma normale che nel farlo si pensasse seriamente anche come non limitare il tutto alle prove di maturità, affinché non capiti di sentire qualcuno a bordo di una bella auto rombante elogiare l’arte del camminare in mezzo alla natura.

More

McCartney, i Rolling Stones e gli altri vecchi del rock che riempiono gli stadi. Altro che Maneskin e Greta Van Fleet, anche se...

di Luca Beatrice Luca Beatrice

Nonni che spaccano (più dei giovani)

McCartney, i Rolling Stones e gli altri vecchi del rock che riempiono gli stadi. Altro che Maneskin e Greta Van Fleet, anche se...

Valentino Rossi e Francesca Novello al concerto di Cremonini hanno dato una lezione alla musica italiana

di Redazione MOW Redazione MOW

Le sette gallinelle

Valentino Rossi e Francesca Novello al concerto di Cremonini hanno dato una lezione alla musica italiana

Manuel Agnelli sull'estate ci scatarra su: “Proci” è l'antitormentone che purga la musica di merda

di Grazia Sambruna Grazia Sambruna

Brutto, sporco e cattivo

Manuel Agnelli sull'estate ci scatarra su: “Proci” è l'antitormentone che purga la musica di merda

Tag

  • Musica
  • Scuola
  • Maturità

Top Stories

  • Dentro la Notizia o Quarto Grado al pomeriggio? Abbiamo visto il nuovo programma di Nuzzi su Canale 5: cronaca nera e morti, era quasi meglio la D'Urso...

    di Irene Natali

    Dentro la Notizia o Quarto Grado al pomeriggio? Abbiamo visto il nuovo programma di Nuzzi su Canale 5: cronaca nera e morti, era quasi meglio la D'Urso...
  • Esclusiva! Newton Compton, le scrittrici in rivolta contro la casa editrice? Raccontano a MOW soprusi e minacce: “Non paragonarti mai a Felicia Kingsley. Se parli? Rischi di sborsare 20mila euro"

    di Carlotta Casolaro

    Esclusiva! Newton Compton, le scrittrici in rivolta contro la casa editrice? Raccontano a MOW soprusi e minacce: “Non paragonarti mai a Felicia Kingsley. Se parli? Rischi di sborsare 20mila euro"
  • Siamo stati al concerto di Olly all'Ippodromo di Milano e abbiamo scoperto il segreto del suo successo: sbaglia i congiuntivi come Vasco Rossi

    di Gianmarco Aimi

    Siamo stati al concerto di Olly all'Ippodromo di Milano e abbiamo scoperto il segreto del suo successo: sbaglia i congiuntivi come Vasco Rossi
  • EHI OH! Striscia la Notizia cancellata da Mediaset! Ecco dove volevano spostarla, chi si è opposto e perché siamo arrivati a questo punto. È la vendetta definitiva per l'indipendenza di Antonio Ricci?

    di Irene Natali

    EHI OH! Striscia la Notizia cancellata da Mediaset! Ecco dove volevano spostarla, chi si è opposto e perché siamo arrivati a questo punto. È la vendetta definitiva per l'indipendenza di Antonio Ricci?
  • Ultimo ha SVELATO quanto durerà il concerto a Tor Vergata: Niccolò non si risparmia, con una dichiarazione d’amore alla sua Roma e ai fan. Ecco tutto quello che sappiamo sul raduno degli ultimi...

    di Giulia Ciriaci

    Ultimo ha SVELATO quanto durerà il concerto a Tor Vergata: Niccolò non si risparmia, con una dichiarazione d’amore alla sua Roma e ai fan. Ecco tutto quello che sappiamo sul raduno degli ultimi...
  • Ultimo a Sanremo 2026? È il Festival che ha bisogno di lui: non si punta alla vittoria ma a chiudere un cerchio con il palco che l’ha sia consacrato che ferito…

    di Giulia Ciriaci

    Ultimo a Sanremo 2026? È il Festival che ha bisogno di lui: non si punta alla vittoria ma a chiudere un cerchio con il palco che l’ha sia consacrato che ferito…

di Michele Monina Michele Monina

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore [email protected]

Next

Addio a Patrizia Cavalli, maratoneta della poesia

di Flaminia Colella

 Addio a Patrizia Cavalli, maratoneta della poesia
Next Next

Addio a Patrizia Cavalli, maratoneta della poesia

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy