image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • Calcio
    • NFL
    • combattimento
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • calcio
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Tech
  • Fashion
    • Fashion
    • Moda
    • Gear
    • Footwear
  • EVERGREEN
  • Topic
  • Journal
  • Media
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Culture

Lazza, stavolta la spocchia sbatte su Zonda: uno spot (pagato?) di un'auto e niente più

  • di Maria Francesca Troisi Maria Francesca Troisi

31 marzo 2023

Lazza, stavolta la spocchia sbatte su Zonda: uno spot (pagato?) di un'auto e niente più
Da tempo la spocchia di Lazza fa bella mostra nella sua bio più delle certificazioni Fimi. Dal dissing con Rocco Tanica all'uscita sanremese di eguagliare il consenso di Mengoni e Ultimo, al vanto di aver stracciato il record di Vasco, fino all'ultima sparata via Twitter. Colpevole uno sconosciuto che non lo riconosce a Parigi. Anche meno. Nel mentre sul piano musicale rilascia un nuovo singolo. Indovina? Farcito di autocelebrazione e supercar ruggenti. Più che musica una deludente commercialata

di Maria Francesca Troisi Maria Francesca Troisi

Da tempo immemore la spocchia di Lazza fa bella mostra nella sua bio più delle certificazioni Fimi, e il fenomeno scazza che è un piacere con chiunque gli capita a tiro. Da Rocco Tanica post Love Mi e guanto di sfida rapper – pianista, a Sanremo, dove rimosso cinguettio recitava “perché non sanno chi sono io!” - sulla “potenza” nel televoto dei fan di Mengoni e Ultimo (tapino). Passando al vanto di aver stracciato Vasco Rossi (record in classifica per Sirio), modestia a parte stavolta la mena a un povero sconosciuto che lo scambia per un cameriere e twitta ferito. “Che ridere, stasera a Parigi un tipo in un bar mi ha chiesto se lavorassi là. Non sa che sarà mio fan tra qualche anno”. Ohibò, come non riconoscere il grande immenso Lazzino, fino a un mese fa completamente ignoto pure in Italy. Così ignoto che in una puntata immaginaria de I Soliti ignoti poteva trarre in inganno persino mammina. Manco a dirlo, a pronta polemica Selvaggia Lucarelli si butta a capofitto, mentre gli utenti pronosticano il futuro vicino. “O che fra qualche anno lavorerai in quel bar”, che scatena la replica del Lazzarini (cognome all'anagrafe) tra magari sarò il proprietario del bar e su*a e altre squisitezze simili. Anche meno.

  • Lazza via Twitter
  • Lazza via Twitter 2
  • 2

Il tutto a poche ore dal lancio del nuovo singolo Zonda (in libera uscita da oggi), che prova a bissare il successo della medaglia d'argento sanremese (brano più certificato dell'ultimo Festival). Prova, appunto, ma è lontano anni luce, per essere gentili. Dimenticata la qualità, i fiori a mammina di cui sopra, gli abbracci al “fratello” Mengoni, l’ineditino (ino) riporta il cantante (per modo di dire) alla pura autocelebrazione (chi lo avrebbe mai detto!), sottolineata da un linguaggio gergale e supercar ruggenti come da titolo. Come se non bastasse, il testo pare scritto da un quindicenne (al pari delle puttanate che verga via Twitter), e la ritmica più che a sfidare sulle barre i macchinoni, gira a vuoto su sé stessa all'infinito. Ripetitiva.

Visualizza questo post su Instagram

Un post condiviso da LAZZA 𝕰𝖑 𝕵𝖊𝖋𝖊 💫 (@thelazzinho)

Ma Dardust dov’è finito? Non sempre azzecca i suoni, ma quando ci si mette chapeau, niente da dire. Ecco, 3 min e 27 secondi bastano e avanzano per lo strazio prodotto dal producer - pioniere della drill britannica 808 Melo - e da NKO: “Vogliono una taglia sulla mia testa come il Far West / spingendo sull’acceleratore del self confidence e del successo raggiunto / noto anche come primo in Fimi / senza mai rinnegare le origini / ero già uno di quelli veri prima di quella spunta blu”. Più che pezzo, una commercialata (pagata?) e deludente. Nuova era chi? Dopo la boria (a puntate) resta solo un mucchio di Cenere.

Visualizza questo post su Instagram

Un post condiviso da LAZZA 𝕰𝖑 𝕵𝖊𝖋𝖊 💫 (@thelazzinho)

More

Perché Lazza spacca anche a Sanremo? È la pop music, bellezza

di Emiliano Raffo Emiliano Raffo

Nuove hit

Perché Lazza spacca anche a Sanremo? È la pop music, bellezza

In America stroncano i Måneskin perché italiani? E invece dal vivo (a Napoli) hanno spaccato

di Maria Francesca Troisi Maria Francesca Troisi

La cazzimma c'è

In America stroncano i Måneskin perché italiani? E invece dal vivo (a Napoli) hanno spaccato

Rocco Tanica ci spiega il dissing con Lazza: “Siamo amici, andiamo sempre ai giardinetti". E invita Magalli, col sostegno del M5s…

di Maria Francesca Troisi Maria Francesca Troisi

Sfida tra "rapper"

Rocco Tanica ci spiega il dissing con Lazza: “Siamo amici, andiamo sempre ai giardinetti". E invita Magalli, col sostegno del M5s…

Tag

  • Polemica
  • Selvaggia Lucarelli
  • Ultimo
  • Vasco Rossi

Top Stories

  • FIGLIETTISMO D’ARTE: Ma vi sembra normale che al Teatro San Carlo di Napoli il figlio della Direttrice generale Emmanuela Spedaliere sia stato assunto come Direttore artistico delle Officine San Carlo? E ora gli prolungano il contratto fino a…

    di Riccardo Canaletti

    FIGLIETTISMO D’ARTE: Ma vi sembra normale che al Teatro San Carlo di Napoli il figlio della Direttrice generale Emmanuela Spedaliere sia stato assunto come Direttore artistico delle Officine San Carlo? E ora gli prolungano il contratto fino a…
  • Abbiamo letto “Il giorno dell’ape” di Paul Murray, che ha vinto il Premio Strega Europeo: ma davvero è “il più bel libro dell’anno” (cit. Bret Easton Ellis)? Spoiler, no. Ecco due romanzi usciti quasi in contemporanea che dovreste leggere

    di Riccardo Canaletti

    Abbiamo letto “Il giorno dell’ape” di Paul Murray, che ha vinto il Premio Strega Europeo: ma davvero è “il più bel libro dell’anno” (cit. Bret Easton Ellis)? Spoiler, no. Ecco due romanzi usciti quasi in contemporanea che dovreste leggere
  • Perché dimenticate Garbo, il più grande poeta in musica? Altro che De André, Guccini, De Gregori e Vecchioni, riascoltate la sua discografia che porta oltre le Colonne d’Ercole del già sentito…

    di Aldo Nove

    Perché dimenticate Garbo, il più grande poeta in musica? Altro che De André, Guccini, De Gregori e Vecchioni, riascoltate la sua discografia che porta oltre le Colonne d’Ercole del già sentito…
  • ⁠⁠Se avete amato Joel Dicker e Stephen King amerete questo bestseller: abbiamo letto “Kala” di Colin Walsh (Fazi), ma com’è? Un giallo page-turner che ha tutto: l’adolescenza, l’amore, l’invidia. E una ragazza scomparsa...

    di Riccardo Canaletti

    ⁠⁠Se avete amato Joel Dicker e Stephen King amerete questo bestseller: abbiamo letto “Kala” di Colin Walsh (Fazi), ma com’è? Un giallo page-turner che ha tutto: l’adolescenza, l’amore, l’invidia. E una ragazza scomparsa...
  • Abbiamo fatto ascoltare "Tutto", il disco di Eugenio Finardi, ad Alberto Bertoli. Il risultato? "Ma non si era stufato? Tra canzoni blockchain, amori sconfinati e fisica quantistica, meno male che ci aveva raccontato una bugia..."

    di Alberto Bertoli

    Abbiamo fatto ascoltare "Tutto", il disco di Eugenio Finardi, ad Alberto Bertoli. Il risultato? "Ma non si era stufato? Tra canzoni blockchain, amori sconfinati e fisica quantistica, meno male che ci aveva raccontato una bugia..."
  • Abbiamo fatto ascoltare Libertà negli occhi, il disco di Niccolò Fabi, al poeta Aldo Nove. Il risultato? "Capolavoro di saudade e sguardo a un presente che sfugge. Costringete Tony Effe a sentirlo per una settimana…”

    di Aldo Nove

    Abbiamo fatto ascoltare Libertà negli occhi, il disco di Niccolò Fabi, al poeta Aldo Nove. Il risultato? "Capolavoro di saudade e sguardo a un presente che sfugge. Costringete Tony Effe a sentirlo per una settimana…”

di Maria Francesca Troisi Maria Francesca Troisi

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore moreno.pisto@mowmag.com

Next

“Un quoziente di gioia”, l’amore ai tempi delle lettere raccontato da Giorgio Galli

di Alessia Marai

“Un quoziente di gioia”, l’amore ai tempi delle lettere raccontato da Giorgio Galli
Next Next

“Un quoziente di gioia”, l’amore ai tempi delle lettere...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy