Aldo Cazzullo e Lino Guanciale sono i protagonisti della seconda puntata di La Confessione, il programma di Peter Gomez in onda sabato 18 gennaio su Rai3. I temi centrali? Ovviamente il fascismo storico e i legami con l’Italia contemporanea, il teatro come scelta di vita e lo stretto rapporto tra arte e politica. Ecco tutto ciò che sappiamo.
Cazzullo: “Mussolini? Il Duce era un delinquente”
Aldo Cazzullo, vicedirettore del Corriere della Sera e autore del libro Mussolini, il capobanda, ha affrontato con franchezza il tema del fascismo. “No, il fascismo non sta tornando, ma moltissimi italiani non hanno un’opinione negativa del fascismo,” ha dichiarato, riflettendo sul simbolo della fiamma tricolore presente nel logo di Fratelli d’Italia. Cazzullo ha raccontato che inizialmente il suo libro doveva intitolarsi Il duce delinquente, ma il titolo fu cambiato per ragioni di sicurezza: “Me l’hanno fatto cambiare, comunque qualche problemino l’ho avuto lo stesso, con tante telefonate anonime a casa”. Il giornalista ha condiviso anche un aneddoto personale con Giorgia Meloni. Nel 2017, durante le elezioni regionali in Sicilia, Cazzullo invitò la futura premier a cena. “Meloni mi ispira istintiva simpatia umana,” ha ricordato. “Parlammo di fascismo, e le dissi che in Italia c’è una maggioranza di anti-antifascisti. Lei mi rispose: ‘La penso proprio come te’”. Cazzullo, autore del libro Craxi, l’ultimo vero politico (che abbiamo recensito qui), ha sottolineato l’importanza del leader socialista nel panorama politico italiano, definendolo “una figura complessa e controversa”. Durante la puntata, ha rievocato un incontro con Bill Gates, che lo lasciò perplesso: “Pensavo di trovare un nuovo Leonardo Da Vinci, invece parlava solo di soldi”.
Lino Guanciale: il teatro come politica
Nella seconda parte del programma, tocca invece a Lino Guanciale, attore abruzzese noto per il suo impegno sociale. Guanciale ha raccontato i contrasti familiari nati quando scelse la strada del teatro invece della carriera medica. Protagonista della miniserie Il Conte di Montecristo su Rai1, ha ricordato con affetto il maestro Gigi Proietti: “Diceva sempre: ‘Se non avete paura, fatevela veni’.’” Guanciale ha condiviso aneddoti dal mondo dello spettacolo, tra cui un curioso incontro con Ettore Scola nei bagni dell’hotel Excelsior al Lido di Venezia: “Gli dissi semplicemente ‘grazie.’” Ha poi incrociato John Malkovich sulla spiaggia, “un tizio con babbucce e kimono.” Ambasciatore dell’Unhcr e vicino alla segretaria del Pd Elly Schlein, Guanciale ha ribadito il ruolo politico degli artisti: “Un attore è sempre politico. Esiste una connessione tra essere progressisti e fare gli artisti.” Ha citato il poeta Edoardo Sanguineti, che gli consigliava di leggere anche autori di destra come Balzac per comprendere il realismo.