La formula di “tammurriare” col divo di turno fa sì che fuori dalla Taverna Anema e Core, vero cuore della night life made in Capri (e simbolo della vita notturna non solo in Italia), si formi un vera e propria coda di aspiranti ugulanti, disposti a tutto pur di entrare. Ma c'è poco da fare: se non sei in lista, non passi. Se non sei stonato però, il patron Gianluigi Lembo, figlio del mitico chansonnier Guido Lembo (e inventore di quello che, oltre ad essere un locale, è uno stile di vita) ti invita anche a salire sul palco, accompagnato da una super band abile nel mixare musica napoletana con un repertorio più moderno e internazionale.
Ovvio che se sei una celebrity occupi un posto d'onore sul wall of fame, magari dopo una performance con tamburello (personalizzato) in mano. Del resto questa è una tappa irrinunciabile per chi si trova a passare per la chiccosissima isola dell’arcipelago campano. Basta ricordare i super guest di quest'anno, tra lo show improvvisato di Jennifer Lopez sulle note di “I Will Survive” e l'intramontabile “Let's get loud”, alla schitarrata rock di Thomas Raggi, chitarrista dei Måneskin. E ancora Chiara Ferragni, e l'ex manager della Ferrari Jean Todt, in luna di miele con la moglie. Poi gli habitué Diego Della Valle, Luca Cordero di Montezemolo, Tronchetti Provera e Carlo Rossella, Fiona Swarovski, Caterina Balivo, Alessandro Preziosi, e i calciatori del Napoli, e ancora Mariah Carey, Katy Perry e Orlando Bloom, Puff Daddy, Laura Pausini, Lucio Dalla, Francesco Totti, Lenny Kravitz, Dolce & Gabbana, Giorgio Armani, Matthew Mcconaughey e tanti altri, politici inclusi. La parata è lunga, e per questo abbiamo chiesto al mattatore Gianluigi, che raccatta consensi da influencer navigato, di raccontarci alcuni episodi avvenuti nella taverna più vip d'Italia.
Suo padre ha dato una svolta al by night caprese; cosa l'ha spinta a raccoglierne l'eredità?
“È stato un processo abbastanza naturale; a 16 anni qui facevo il cameriere, è sempre stata la mia seconda casa. Anche se all'inizio pensavo a un'altra carriera”.
Quale?
“Sono laureato in giurisprudenza e ho anche esercitato; presto però ho capito che non era la mia strada e ho preso in gestione delle discoteche. Poi ho iniziato a fare le serate con mio padre, e anche a sostituirlo quando non stava bene. Così è scattata la scintilla fatale”.
Dall'Anema e Core è passata una lunga lista di celebrity: Jennifer Lopez ormai è di casa.
“Sì, è venuta tante volte, la prima volta era una ragazzina, ai tempi dei party con Dolce&Gabbana, e con Naomi Campbell e Joaquín Cortés. Anzi a lei è legato il mio vero debutto spericolato”.
Racconti...
“Era il 2018, e proprio quell'incoscienza degli inizi mi ha spinto a passarle il microfono per cantare, come se fosse una qualunque. E lei ha cantato Let's Get Loud, serafica!”.
Dica la verità: quest'anno il suo show era preparato?
“Assolutamente improvvisato! Ha voluto omaggiarci di sua spontanea volontà”.
Come la descriverebbe?
“È magnetica, quando arriva si percepisce quel carisma dei grandi, un po' la stessa luce che abbiamo visto, ad esempio, in Lucio Dalla, Simply Red, Zucchero...”.
Tra gli altri habitué, chi l'ha colpita in maniera particolare?
“Per una questione d'affetto dico Alessandro Preziosi, legato a mio padre da quando era bambino; non a caso quando viene alla taverna canta, e non lo fa in nessun altro posto”.
Ormai ha fatto il callo ai vip.
“È un privilegio essere scelti; ricordo con piacere il siparietto di Puff Daddy dello scorso anno. Tutt'altro che defilato ha preso in mano il microfono e intonato I'll be missing you, una commovente dedica all’amico scomparso Notorius B.I.G. Poi ci ha accompagnato con il tamburello mentre suonavamo 'O surdato 'nnamurato. Ma l'emozione non è legata alla celebrity di turno, a emozionare è la partecipazione di tutti!”.
Questa settimana è arrivato anche Thomas dei Måneskin: come lo avete coinvolto?
“Cerchiamo di essere poco invadenti, fanno ciò che si sentono; qui non ci sono fotografi, se non il nostro ufficiale, non ci sono pressioni... È stato ospite due sere di seguito e malgrado l'incoraggiamento del pubblico, la prima volta ha preferito non esibirsi. La seconda, invece, ho chiesto al manager se potevo suonare la loro canzone, Zitti e buoni, e alla fine, chitarra alla mano, ha improvvisato anche lui. Evidentemente si è sentito a suo agio, si vede che è un ragazzo semplice. Nella stessa serata anche Chris Tucker, un altro gran performer…”.
Ma sono più umili le star italiane o internazionali?
“Dipende, in linea generale quelle internazionali. Forse perché per loro cantare è un mestiere come un altro, e si concedono senza tanti problemi”.
Chi l'ha delusa?
“Nessuno, sono qui per divertirsi, e l'esibizione è una scelta spontanea. Faccio un esempio: Zucchero è stato ospite tre sere consecutive, le prime due sembrava un orso, alla terza si è scatenato proprio. Anche Mengoni è venuto tante volte, da spettatore. Non è mica obbligatorio salire sul palco”.
Scelga un aneddoto da raccontare.
“Sono tanti; da Danny DeVito che salta sul tavolo a Noemi Campbell che litiga con Joaquín Cortés e mio padre che li fa riappacificare con una serenata. E la festa con Luca Cordero di Montezemolo emozionato per il locale pieno di bandierine della Ferrari, e ultimamente anche Jean Todt in compagnia della neo moglie, l’attrice premio Oscar Michelle Yeoh... Lui ama le canzoni napoletane, e le canta pure. Anche Chiara Ferragni è spesso nostra ospite, anche in solitaria. Racconto questa: la prima volta con Fedez, in evidente post discussione, complice il clima gioviale del locale si sono riappacificati proprio da noi, con un bacio! Si vede che hanno un rapporto... litigarello!”.
Ilary è più venuta senza Totti?
“No, ma la aspettiamo sempre”.
Si aspettava la separazione?
“Per niente, sembravano una coppia perfetta... Piuttosto di recente la nuova compagna, Noemi Bocchi, ci ha scelto per la festa di Francesco”.
E i politici?
“Passano tutti, e cantano pure”.
Chi?
“Renzi e Salvini sono molto simpatici; in particolare Salvini ama e canta le canzoni in napoletano, e le canta alla perfezione! Poi passano Gasparri, Bertinotti, De Luca... da destra a sinistra senza distinzione”.
Si è chiesto qual è il segreto di un successo che dura da quasi 30 anni?
“Merito di mio padre, del suo carisma, della sua preparazione artistica; è riuscito a creare un posto scacciapensieri in cui tutti si sentono a casa”.
Come risponde alla polemica sul caro-vacanze e alla fuga in Albania?
“Non c'è competizione. Capri è un posto unico al mondo e pieno di bellezze naturali. E poi sfatiamo questa convinzione: l'isola non è solo per i milionari, basta scegliere alloggi ad hoc”.
Durante l'inverno la Taverna chiude, ma lei non si ferma.
“Il tour dell’Anema e Core Band porta un po' la nostra atmosfera in giro per l'Italia, e l'accoglienza è sempre calorosa, al sud come al nord. Vi dico questa: ospite al Maurizio Costanzo Show, trasmissione che ha lanciato anche mio padre, cantai con Sala (sindaco di Milano) sia O mia bela Madunina che 'O sole mio. Alla fine il sentimento napoletano conquista (quasi) tutti”.