Il caro vacanze è un problema per tutti ma non per il Twiga di Flavio Briatore. Almeno è quello che si sarebbe portati a credere dalla descrizione della sua clientela, che non si fa certo problemi a spendere fino a seicento euro per una tenda da spiaggia. A parlare della clientela del Twiga è anche Fabrizio Roncone in un articolo del Corriere della Sera che ha investito l’ex team manager che, in tutta risposta, ha inviato una lettera al più importante giornale italiano, avendo trovato “incivile e fuori luogo che il Corriere abbia fatto del puro ‘body shaming’ verso i clienti del nostro stabilimento, al fine di ‘colorire’ il proprio articolo”, riferendosi a frasi presenti nel pezzo di Roncone di questo tipo: “La madre ha un viso da quarantenne montato su un corpo da settantenne”, “Sergio detto Sergione per la pinguedine incipiente”. Un’accusa, quella di aver stigmatizzato i clienti del Twiga, che Roncone non accetta e risponde, rilanciando su alcuni disservizi del Twiga (come le serrature rotte dei bagni) nonostante il prezzo altissimo per restare anche solo qualche ora. E la cosa potrebbe essere finita qui: un articolo, una risposta, una controreplica. E invece no. Briatore è tornato a parlare del caso Twiga in onda a Zona Bianca il 23 agosto scorso. “Io penso che il giornalista è partito per fare un articolo negativo sul Twiga e questo ci può anche tare. Quello che non ci sta è quando prendi in giro delle persone che sono in bagno, al Twiga o a un altro bagno, per il loro aspetto fisico. Poi non credo che questo giornalista sia un figo della Madonna che può criticare tutti quanti. È lo sport nazionale” criticare chi ha successo. “Invece che tenere un campione, il Twiga credo sia la prima spiaggia italiana per fatturato, si è sempre tendenzialmente, se hai successo, criticati. È un Paese che ama l’insuccesso, per cui tutti sono pronti a criticare invece di dare una mano”.
A proposito di successo, l’Albania è diventata in questi mesi la meta principale dell’esodo vacanziero di sempre più famiglie. I pro? I prezzi e il mare. Ma cosa ne pensa Briatore? “Sai, quando hai la necessità di risparmiare credo che sia giusto. Il mare è quello che abbiamo in Puglia, in Sicilia, in Calabria. Non è che cambi molto. Io conosco bene l’Albania, hanno servizi ottimi. Purtroppo, ci sono stati degli aumenti enormi di tutto e i salari non sono aumentati in proporzione dell’aumento che c’è stato. Per cui tante famiglie che chiamiamo middle class fanno fatica”. Ma Briatore ci andrebbe a fare le vacanze in Albania? “Ma io sì, non c’è nessun problema. Non è che in Albania ti prendi la scossa. Conosco l’Albania. L’Albania è un po’ come Rimini o Riccione di vent’anni fa. Nessun problema”.