Un nuovo caso per le grandi inchieste degli investigatori del web al servizio del pubblico ludibrio. Un post sui social merita forse l'attenzione da parte di chi ha reso, il collaudato metodo del "J'accuse" pubblico, un proprio marchio di fabbrica. La frase in questione riporta: “Ragazzi!!! Ho disegnato la locandina dell’evento Comics and Games della Fiera del Fumetto di Udine!!!” e l'ha scritta alcuni giorni or sono su Instagram l'artista della locandina di "Udine Comics and Games", fiera locale che si svolge dal 10 all'11 febbraio 2024. Un tempo c'era solo Lucca, con il salone internazionale del fumetto, mentre oggi in Italia le fiere di "fumetti" si sono moltiplicate e sparpagliate. Quella in programma al 10 febbraio è parte del network www.fieredelfumetto.it, che comprende: Udine, Cerea, Ancona e Milano. Sono eventi non solo dedicati al fumetto, ma a tutte le espressioni della cultura Nerd: dai comics, ai videogiochi, dalla fantascienza, ai manga, passando per i cosplayer e via dicendo, così da rivolgersi a un pubblico più ampio che i soli aficionados di albi ed esperti di china. E infatti a Udine a febbraio c'è una combo meglio che alla Playstation: Cristina d'Avena e Rocco Siffredi. Le canzoni dei cartoni e "buonaseeeeera" come nella pubblicità.
Ma la locandina della discordia è ad opera di Giusi Demetra Panico: pittrice, scultrice, naturopata, iridologa e insegnante, nonché autrice de "Il grande libro del colore" e ideatrice di "HArtmony", come si legge sul blog e l'account Instagram personale. Ed è proprio su Instagram che l'autrice ha pubblicato entusiasta: "Ho disegnato la locandina", ma da quanto hanno commentato online gli amanti del tratto d'autore e, in generale, chi lavora col disegno manuale professionalmente, pare che l'opera in questione è solo un frutto dell'AI: un banale disegno eseguito col computer e dal computer. Però in un'ulteriore pubblicazione, sempre sull'account Instagram dell'artista, c'è un video in cui ella è intenta a ripassare uno di questi disegni, che appare già eseguito, a mano libera e con la propria matita colorata. Se lo vedesse l'uomo del negozio dei fumetti della serie d'animazione "The Simpsons", direbbe che è poco credibile. E infatti sono nate molteplici annotazioni e contestazioni online: il lato oscuro del Web o the dark side of the Nerd? In aggiunta, secondo quanto ha riportato sempre nell'entusiasto post l'artista e naturopata, sarà presente in fiera: “a firmare 100 copie della locandina!!!” Per cui MOW non può trattenersi dal suggerire una domanda ai coragiosi debunker che scandagliano il World Wide Web alla ricerca cerca della verità contenuta in un post in un mondo di recensioni scritte malaccio: ma le copie del poster saranno stampate e a pagamento o gratuite e digitali? Il dubbio che potrebbe attanagliare persino Superman e che può essere svelato solo dal tempo. Chissà se allo stand l'autrice arriverà, con: carta e matite per il disegno artigianale. Oppure, con: un notebook e il programma di Intelligenza Artificiale. Ai poster e ai posteri, l'ardua sentenza.