Attore, regista teatrale, drammaturgo e scrittore: Alessandro Ciacci sarà il nuovo outsider della quinta stagione di LOL – Chi ride è fuori, il popolare show comico prodotto da Endemol Shine Italy e condotto quest'anno da Alessandro Siani e Angelo Pintus, che tornerà su Prime Video a partire da giovedì 27 marzo con le prime cinque puntate, mentre la sesta e ultima sarà rilasciata giovedì 3 aprile. Ciacci, 35 anni, originario di Rimini, si è guadagnato un posto nel cast vincendo il talent LOL – Chi ride è dentro, convincendo una giuria d’eccezione composta da Elio, Katia Follesa e Lillo. Ora si unisce a un gruppo già annunciato che comprende nomi di spicco della comicità italiana: Federico Basso, Enrico Brignano, Flora Canto, Tommy Cassi, Raul Cremona, Geppi Cucciari, Valeria Graci, Andrea Pisani e Marta Zoboli. In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, Ciacci ha raccontato le sue sensazioni nell'affrontare questa nuova sfida: “Quando mi sono ritrovato seduto accanto a Enrico Brignano e Raul Cremona, mi sono chiesto: ma sta succedendo per davvero o ieri sera ho solo mangiato pesante?”, scherza l'attore. Eppure, dietro l'emozione del momento, c’è anche una grande sicurezza: “Mi sono sentito elettrizzato dall'inizio alla fine, ma al contempo anche molto sereno, perché visto il contesto, mi sono detto: comunque vada sarà un successo”.

Con uno stile che mescola raffinatezza e umorismo caustico, Ciacci ha conquistato pubblico e giuria nel talent LOL – Chi ride è dentro, dimostrando una comicità pungente ma mai cattiva: “Mi riconosco una componente alquanto caustica. Sono un po’ come il bambino che intuisce che dire un'oscenità crea scompiglio e la dice proprio per quello. Lavoro per contrasto, mescolando linguaggio alto e basso”. La sua carriera è iniziata quasi per caso: “Non ho mai detto: voglio fare il comico e lavoro per diventarlo. Tutto è iniziato alla Scuola di Teatro a Bologna, dove mi dicevano che avevo un umorismo molto british. Da lì ho iniziato a scrivere monologhi per altri, fino a decidere di metterci la faccia”. La sua formazione è passata attraverso la stand-up comedy underground, che ha scoperto quasi per caso durante un open mic in provincia di Rimini nel 2015. Da quel momento, la sua carriera è decollata: “Nel 2017 ho debuttato con il mio primo one man show, e da lì ho iniziato a esibirmi sempre di più, fino a vivere di scrittura e spettacoli dal vivo”. La sua esperienza nel mondo della comicità, tuttavia, gli ha fatto maturare opinioni molto nette sul panorama attuale: “Oggi c’è una saturazione insostenibile. Troppi provano a fare stand-up senza aver maturato esperienza sul palco. Un conto è un reel da 30 secondi, un altro è sostenere un'ora e mezza di spettacolo dal vivo”.

Ciacci si distingue per uno stile profondamente influenzato dalla letteratura e dalla comicità anglosassone: “Paolo Poli e i Monty Python sono imprescindibili per me. Così come Steve Martin, che non è stato solo comico, ma anche scrittore e curatore d’arte. Mi ispiro anche al cabaret dei Gufi e al Quartetto Cetra, senza dimenticare Arbasino”. Il suo approccio alla comicità è quasi filosofico: “Viviamo in un’epoca dove tutto deve essere immediato. Io invece credo nella ‘molteplicità’ di cui parlava Calvino: un mio monologo deve dialogare con più ambiti dello scibile umano”. E non teme di sfidare il pubblico: “Mi sembra che il pubblico sia diventato più esigente e voglia contenuti più articolati”. Oltre alla sua avventura in LOL 5, Ciacci è pronto a debuttare a maggio con il suo nuovo spettacolo, Fantasista, che promette di confermare la sua capacità di mescolare teatro, cabaret e letteratura.
