"Dovremmo monetizzare questo nostro grande amore’" cantavano i Cani nel 2016. Quasi dieci anni dopo, Giuse The Lizia racconta la stessa storia per la Gen Z con ‘’404 (Una canzone de I Cani)’’. Il brano è andato virale su TikTok: Giuse The Lizia ha spoilerato il ritornello del nuovo singolo sulla piattaforma ed è stato ricondiviso in massa dalla Gen Z, che si riconosce perfettamente nelle parole del cantautore. Il singolo, infatti, racconta la storia di Anna e Marco: due ragazzi che si conoscono, si frequentano ma, inevitabilmente, si lasciano perché hanno difficoltà a comunicare e ad esprimere i propri sentimenti. In un mondo sempre più incerto, dove le relazioni si consumano e si arrendono alle prime difficoltà, Giuse The Lizia dà voce alle emozioni di due intere generazioni.

Il sound, in effetti, ricorda un po’ quello de I Cani ne ‘’I pariolini di diciott’anni’’, il singolo uscito nel 2010, che ha accompagnato i Millennials durante l’adolescenza e non solo. I Cani sono considerati il punto di origine di un movimento che è stato in grado di dar voce a un mondo completamente nuovo ed ha portato all’esplosione dell’indie pop nei nostri giorni. Giuse The Lizia, con questo singolo, li cita e li riproduce fedelmente: "Mi piaceva l’idea di raccontare questa storia di incomunicabilità e di scontro che spesso caratterizza le relazioni tra i miei coetanei soprattutto in un periodo come questo, molto polarizzante e diviso, e di farlo attraverso immagini di questi anni, ispirandomi alla narrazione de I Cani, il mio grande amore dei tempi del liceo che ho sempre ammirato per come raccontavano la loro generazione. Con questo pezzo ho provato a fare lo stesso". È un singolo nostalgico quello di Giuse The Lizia, che con un mix elettronico e strumentale racconta le difficoltà dei nostri giorni nel mantenere saldi i rapporti, in modo quasi arrendevole. "Il mondo in cui siamo cresciuti per vivere, non esiste più": in questo verso sono racchiuse tutte le complicazioni della nostra generazione, che ogni giorno affronta con diffidenza un mondo che va ad una velocità esasperata. Ed è proprio per questo che "Anna e Marco sono la ricetta per il disastro".
