image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • Sport
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Calcio
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • Sport
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • calcio
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Topic
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Culture

Louise Glück Nobel per la letteratura:
“Volevo essere solo anima”

  • di Marco Ciotola Marco Ciotola

9 ottobre 2020

Louise Glück Nobel per la letteratura:  “Volevo essere solo anima”
77 anni, newyorkese di origine, quasi introvabile nel panorama editoriale italiano: chi è Louise Glück, vincitrice del Premio Nobel per la letteratura che ha dipinto scenari letterari estemporanei, di efficacia e impatto costanti nel tempo

di Marco Ciotola Marco Ciotola

Chi è Louise Glück? Domanda mai tanto ricorrente come nelle ultime ore, ovvero quelle immediatamente successive all’assegnazione del Premio Nobel per la letteratura 2020.

È infatti la poetessa statunitense Louise Glück ad aver ricevuto il massimo riconoscimento dall’Accademia di Svezia, che nel conferirle il Premio ha evidenziato l’efficacia priva di tempi e spazi reperibile nei versi dell’autrice, riconoscendone “l’inconfondibile voce poetica, che con austera bellezza rende l’esistenza individuale universale”.

Classe 1943 (77 anni), newyorkese, Glück nasce da una famiglia ebraica. Il padre, Daniel Glück, trasforma gradualmente le sue aspirazioni letterarie d’origine in un cammino imprenditoriale che lo porta nella storia: contribuisce alla nascita, insieme al cognato, del coltello X-Acto, il famoso taglierino di precisione con manico sottile in alluminio, considerato nel tempo una sorta di ‘bisturi degli artigiani’. Lei però, Louise, è molto meno materiale, molto meno pratica, vuole essere “solo anima”, come dirà in uno dei suoi più famosi versi:

“Volevo essere solo anima, punendo il corpo.”

Versi dedicati alla sua anoressia, una delle sofferenze che ne caratterizzerà la vita e le opere, nelle quali passi e vissuti personali sono solo pretesti per una lettura globale, esistenziale, eterna, spesso incentrata sui tratti naturali più selvaggi e incontaminati. La malattia le impedisce di portare avanti studi tradizionali, interrompendone il percorso scolastico che poi terminerà solo in un secondo momento. Nel mentre, un lungo percorso psicanalitico che rappresenterà un altro dei leitmotiv della sua scrittura.

La prima opera in versi è del 1968: Firstborn, raccolta di poesie inedita in Italia. Qui a predominare sono versi brevi e semplici, spirituali e a tratti epici. Ne segnano di fatto il primo approccio con il grande pubblico, che continuerà a visitare – a intervalli incostanti – con richiami sempre più mitologici come in Descending Figure, The Triumph of Achilles, Ararat, The First Four Books of Poems, Meadowlands e Vita Nova.

20201009 122801417 1941

È del 1992 l’unica opera ancora oggi reperibile in Italia, seppure non senza difficoltà. Si chiama L’Iris selvatico, pubblicato nel 2003 da Giano Editore e non a sproposito paragonabile in tutto e per tutto al Canto notturno di un pastore errante dell'Asia di Giacomo Leopardi: domina infatti un confronto tra uomo e natura nelle forme di un’interrogazione sull’esistenza, sui limiti della condizione umana, che prende avvio da aspetti quotidiani e familiari per poi farsi epica:

“Non solamente il sole ma la terra

stessa splende, fuoco bianco

che balza dalle montagne vistose

e la strada piatta

tremolante di primo mattino: è questo

solo per noi, per provocare

una risposta, o sei anche tu commosso, incapace

di controllarti

in presenza della terra? … Mi vergogno

di quello che pensavo tu fossi,

distante da noi, considerandoci

un esperimento: è

cosa amara essere

l’animale sostituibile,

cosa amara. Caro amico,

caro compagno tremante, cosa

ti sorprende di più in quel che provi,

il bagliore della terra o il tuo stesso piacere?

Per me, sempre

il piacere è la sorpresa”.

(Louise Glück, L'iris selvatico, Giano, 2003, traduzione di Massimo Bacigalupo).

La vittoria del premio Nobel scatenerà inevitabilmente una corsa alla pubblicazione di molte delle opere della Glück in Italia, cavalcando un’onda di attenzione mediatica e di pubblico che spinge a muoversi con estrema velocità.

Di fatto sono pochi i colossi editoriali che hanno i mezzi, economici e materiali, per permettersi un lavoro simile; per molti sembra in pole La Nave di Teseo, casa editrice che – per quanto giovane – sembra la più ricettiva sul fronte internazionale, forte dell’esperienza trentennale della direttrice Elisabetta Sgarbi. Come d’altronde dimostra la recente operazione A proposito di niente (Apropos of nothing), che ha portato nelle librerie l’autobiografia dell’84enne regista newyorkese Woody Allen.

Vedi anche

Franco Arminio: riabilitiamo gli uomini a essere uomini

Vedi anche

La più grande intervista fatta a Bukowski

Vedi anche

L'Imbrunire di Giovanni Lindo Ferretti è degna di Montale

Tag

  • Louise Gluck
  • Nobel
  • Poesia

Top Stories

  • Abbiamo letto “L’anniversario” di Andrea Bajani (Feltrinelli): ma com’è? Un romanzo che ti fa venire voglia di distruggere il Premio Strega e rifondarlo. Ma davvero sono questi i libri che vogliamo premiare?

    di Flaminia Colella

    Abbiamo letto “L’anniversario” di Andrea Bajani (Feltrinelli): ma com’è? Un romanzo che ti fa venire voglia di distruggere il Premio Strega e rifondarlo. Ma davvero sono questi i libri che vogliamo premiare?
  • Abbiamo visto il film La città proibita (ora su Netflix), ma com’è? Grazie a Dio, in Italia abbiamo Gabriele Mainetti. Ecco perché dovreste recuperarlo: per ricordarvi quanto può essere bello il nostro cinema

    di Ilaria Ferretti

    Abbiamo visto il film La città proibita (ora su Netflix), ma com’è? Grazie a Dio, in Italia abbiamo Gabriele Mainetti. Ecco perché dovreste recuperarlo: per ricordarvi quanto può essere bello il nostro cinema
  • NO VASCO, IO NON CI CASCO! Ultimo batte il record di biglietti venduti a un concerto? Ma i numeri nel pop non cancellano la storia del rock. La differenza tra Tor Vergata e Modena Park spiegato da chi c'era (sul palco)

    di Clara Moroni

    NO VASCO, IO NON CI CASCO! Ultimo batte il record di biglietti venduti a un concerto? Ma i numeri nel pop non cancellano la storia del rock. La differenza tra Tor Vergata e Modena Park spiegato da chi c'era (sul palco)
  • Siamo stati al concerto di Ultimo allo Stadio Olimpico a Roma, ma com'è andata? È STATO BELLO DAVVERO: altro che finti sold out e cambi d’abito. Niccolò solo con la sua musica si è portato dietro sessantamila storie che gli assomigliano. E sull’annuncio…

    di Giulia Ciriaci

    Siamo stati al concerto di Ultimo allo Stadio Olimpico a Roma, ma com'è andata? È STATO BELLO DAVVERO: altro che finti sold out e cambi d’abito. Niccolò solo con la sua musica si è portato dietro sessantamila storie che gli assomigliano. E sull’annuncio…
  • Abbiamo visto Untamed su Netflix, la nuova serie con Eric Bana, ma com'è? Un thriller onesto e solido, anche se...

    di Irene Natali

    Abbiamo visto Untamed su Netflix, la nuova serie con Eric Bana, ma com'è? Un thriller onesto e solido, anche se...
  • ESCLUSIVO: Rai e Ballando con le Stelle offrono a Cruciani una somma a sei cifre per litigare con Selvaggia Lucarelli, ma il conduttore de La Zanzara rifiuta, perché si sente (ed è) il vero intellettuale della nuova destra

    di Ottavio Cappellani

    ESCLUSIVO: Rai e Ballando con le Stelle offrono a Cruciani una somma a sei cifre per litigare con Selvaggia Lucarelli, ma il conduttore de La Zanzara rifiuta, perché si sente (ed è) il vero intellettuale della nuova destra

di Marco Ciotola Marco Ciotola

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore moreno.pisto@mowmag.com

Next

Dalla Formula 1 a Valentino-Marquez, gli AC/DC uniscono il mondo dei motori

di Redazione MOW

Dalla Formula 1 a Valentino-Marquez, gli AC/DC uniscono il mondo dei motori
Next Next

Dalla Formula 1 a Valentino-Marquez, gli AC/DC uniscono il mondo...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy