Concerto gratuito per i The Kolors e biglietti messi in vendita a 5 euro dall'amministrazione comunale, che prende tempo sull'annuncio della data saltata. Pioggia di reazioni infuriate dei concittadini, scintille all'opposizione e invettive tra sindaco e ex sindaco e mistero sul rimborso della prevendita: questo è il quadro del pasticciaccio a un passo dalla chiusura della 99° Sagra dell'uva di Marino (Roma), che prevedeva l'intervento di Stash e Co. Un giallo che diventa un caso politico, e che inizia con una comunicazione social dell’agenzia d'eventi. “Nonostante la volontà dell’artista a parteciparvi, l’agenzia ColorSound – si legge – si trova costretta a cancellare il concerto dei The Kolors previsto per il 2 di ottobre allo stadio di Marino (RM) a causa di importanti inadempienze da parte degli organizzatori relative alla vendita assolutamente non autorizzata di prevendite dei biglietti”.
“Il concerto in questione – si spiega poi – rientra nel Summer Tour 2023, tour che la band ha deciso di fare in forma assolutamente gratuita come regalo ai fan durante il periodo promozionale di Italodisco. Ci scusiamo con i fan e speriamo di suonare gratis per Marino il più presto possibile”. Effettivamente, sul sito della Sagra, alla pagina che sponsorizza l'esibizione dei The Kolors si legge (ancora): “Il biglietto per assistere allo spettacolo è gratuito per tutti i partecipanti, previa prenotazione obbligatoria su www.vivaticket.com dello stesso con una commissione di euro 5 a titolo”. Proprio quei cinque euro avrebbero quindi fatto saltare la condizione fondamentale per la partecipazione della band: la gratuità promessa.
Prevedibile si scatena tutta la rabbia di chi si sente preso in giro. “Questa è una truffa, e ogni persona che è stata truffata deve esigere il rimborso”, è il refrain più in voga. “Ho letto che le commissioni non le rimborsano, quindi i soldi sono persi”, spegne le speranze qualcun altro, mentre c'è chi assicura che i biglietti sono ancora in vendita, malgrado l'evento saltato da giorni, e chi minaccia persino di chiamare Striscia la notizia per far luce sulla vicenda. Nessuna attenuante: “Il comune dovrà rispondere di questa cosa, tanti hanno pagato per un biglietto di un gruppo che dichiara che la prevendita non era autorizzata …”. “Vi hanno venduto un biglietto gratuito”, se la ride intanto il provocatore di passaggio. “Qualcuno ha trovato il modo di guadagnare 5 euro su ogni biglietto venduto”, sottolinea amaro un altro. C'è chi lamenta poi il fatto che la pagina dell’amministrazione comunale non permetta di commentare, mentre il sindaco (con un video social) si dichiara addirittura parte lesa (lui?). Che supercazzola.