C' è un programma in Rai che, partito in sordina, dal fortino di Rai 3 è riuscito a sorpassare la faciloneria della politica sguaiata da talk show. Un programma che addirittura si propone di fare intrattenimento culturale, e scusate la parolaccia. Si tratta di Splendida Cornice, condotto da Geppi Cucciari. Lo scorso giovedì ha sfiorato il 7% di share (6,85% per la precisione), superando sia Dritto e Rovescio di Paolo Del Debbio su Rete 4 che Piazzapulita di Corrado Formigli su La7. Un traguardo di tutto rispetto, per un programma che non ricorre a nessun trucco acchiappa-ascolti se non la qualità della scrittura. Costruito intorno alla personalità di Geppi Cucciari, Splendida Cornice non ammicca al pubblico: semplicemente, gli porta in studio ospiti che hanno qualcosa da dire. Che sia un'attrice di fiction popolare come Serena Rossi, con cui dare vita a un momento esilarante, oppure la prima ingegnera aerospaziale Amalia Ercoli Finzi o ancora il linguista Giuseppe Antonelli. C'è l'attualità, ma mai il commento facile: non si discute se quello di Trump fosse o meno un saluto nazista, piuttosto parte lo schema con i diversi livelli di braccio alzato e l'ospite che illustra i vari passaggi. Non si critica certa informazione televisiva in maniera diretta, piuttosto si montano dei finti servizi di Fuori Dal Coro che in realtà potrebbero essere veri. Bruno Vespa chiama a parlare di aborto solo uomini? Bene, la Cucciari rende pan per focaccia senza chiamarlo in causa: si limita a mettere un segmento di sole donne per parlare di Suv e disfunzione erettile.
![Geppi Cucciari a Splendida Cornice su Rai 3](https://crm-img.stcrm.it/images/42319153/2000x/20250206-161721616-4076.jpg)
Splendida Cornice basa la sua forza sulla figura di Geppi Cucciari che, passo dopo passo, si è costruita un'identità precisa. Non più la comica di Zelig o Belli Dentro, ma quella di personaggio televisivo pungente capace di umiliare un ministro della Cultura con una sola battuta e, allo stesso tempo, essere nazionalpopolare al punto giusto per co-condurre il Festival di Sanremo. Se infatti la cifra della Cucciari non è di certo la polemica, lo è sicuramente la sua capacità di rispondere alla politica con nonchalance. L'intervento del ministro Sangiuliano al Premio Strega 2023, quando si lasciò sfuggire di non aver letto i libri votati, è da Teche Rai: laddove un altro conduttore avrebbe glissato, la Cucciari ha infierito chiedendo se davvero non li avesse letti. Quando poi Sangiuliano ha tentato di evitare la figuraccia farfugliando che avrebbe voluto approfondire, la conduttrice ha affondato il colpo definitivo: “Oltre alla copertina”. Non è andata meglio nemmeno al successore di Sangiuliano, il ministro Alessandro Giuli. Alla Festa del Cinema di Roma 2024 la Cucciari si è presentata alla cerimonia di presentazione con un fumoso discorso di apertura, ironizzando sul linguaggio tanto arcaico quanto inconsistente di Giuli.
![Geppi Cucciari conduce Splendida Cornice su Rai 3](https://crm-img.stcrm.it/images/42319160/2000x/20250206-161741650-1389.jpg)
Ora è pronta per Sanremo 2025, co-conduttrice della serata del venerdì sera insieme a Mahmood. Non è la prima volta in realtà, dato che era già salita sul palco nel 2012 al fianco di Gianni Morandi: in quell'occasione aveva ricordato la prigionia di Rossella Urru, approfittando della rilevanza che possono avere la parole su quel palco. La Geppi Cucciari che approderà al Festival nel 2025, nel frattempo, è cresciuta sia professionalmente che nell'immaginario collettivo. Ed è esattamente quello che ci serve: non una donna che porta monologhi per avallare la propria presenza su quel palco, ma una donna che si racconta attraverso il suo agire, cioè dicendo esattamente quello che vuole dire sul palco.
![20250206 161908501 9153](https://crm-img.stcrm.it/images/42319162/2000x/20250206-161908501-9153.jpg)