image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • Calcio
    • NFL
    • combattimento
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Cronaca Nera
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • calcio
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Tech
  • Fashion
    • Fashion
    • Moda
    • Gear
    • Footwear
  • EVERGREEN
  • Topic
  • Journal
  • Media
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Culture

Madame Claude: la Jeff Bezos delle escort

  • di Giorgetta Pipitone Giorgetta Pipitone

5 aprile 2021

Madame Claude: la Jeff Bezos delle escort
Da prostituta a donna più potente di Parigi: L’ascesa e il declino di Madame Claude, la maîtresse che ha inventato le escort raccontata nel film di Sylvie Verheyde, su Netflix dal 2 Aprile

di Giorgetta Pipitone Giorgetta Pipitone

“Ci sono due cose per cui la gente sarà sempre disposta a pagare. Il cibo e il sesso. E io non ero brava a cucinare”
Prima di lei, c’erano le prostitute, le putes, negli angoli delle strade di Pigale, il quartiere a luci rosse di Parigi, alla luce dei lampioni ad aspettare i clienti.
I rapporti consumati in appartamenti bui, con la moquette sdrucita e i letti consumati e sfatti. Tutto avveniva di nascosto, in silenzio, in fretta, rimanevano la vergogna e il degrado. I protettori erano quasi sempre uomini, gretti e dalla mano pesante, le donne erano tutte puttane da sfruttare per soldi.
Anche Fernande Grudet, era una putain di Parigi, praticava in un appartamento in rue de Marignan, non lontano dagli Champs Elysées. Poi l’illuminazione imprenditoriale: diventare lei stessa una protettrice, Madame Claude, la maîtresse. Si inventa una nuova identità, non più la povera figlia di un venditore di panini ma una donna dell’alta borghesia, dal passato intrigante, figlia di un ricco imprenditore e ebrea deportata in un campo di concentramento. Compra un edificio con 12 stanze al 32 di rue de Boulainvilliers e le riempie di giovani donne “le claudettes”, tutte bellissime, alte e magre, che fa ritoccare anche chirurgicamente e le educa ad essere le perfette amanti degli uomini dell’alta società, non più prostitute ma escort. 

20210405 111940797 1133
La vera Madame Claude

La tariffa base è di 500 franchi per due ore, il 70% va alle ragazze più i regali: gioielli, vestiti, auto di lusso, viaggi, una vita che negli anni 70 non si sarebbero mai potute permettere da sole. Tra i clienti affezionati c’erano politici, nobili, attori, tra i più noti, Gheddafi, Gianni Agnelli, Marlon Brando, si dice che John F. Kennedy commissionò a Madame Claude per le sue notti parigine, una ragazza simile alla moglie Jacqueline.
La vita di Madame Claude è tornata alla ribalta negli ultimi giorni con il film di Sylvie Verheyde, disponibile su Netflix dal 2 Aprile, un film dall’estetica parisienne anni 70 fatto di minigonne, reggicalze e tacchi di vernice. 
Per un lungo periodo è stata la donna più potente di Parigi, aveva accordi con la mafia e con la polizia, teneva letteralmente per le mutande gli uomini più influenti dell’alta società e tutto grazie al sesso.
Si potrebbe definire quasi una femminista, dalle stanze del suo palazzo Madame Claude opera una rivoluzione silenziosa, insegna alle sue ragazze ad usare il proprio corpo ribaltando la gerarchia del dominio degli uomini, “fotterli per fotterli dall’interno”. 

20210405 112009532 9154
Una scena del film di Sylvie Verheyde
20210405 112302798 9353
Una scena del film di Sylvie Verheyde

Ma attenti a mitizzarla, non era un’eroina, Madame Claude era una cinica maîtresse degli anni 70 che sfruttava la prostituzione per guadagno anche a costo di lasciare le ragazze in preda a punizioni corporali e perversioni dei clienti.
Non è questione di capire se madame Claude fosse o meno una femminista rivoluzionaria o una donna di affari spietata, le persone reali non sono monodimensionali, contengono molteplicità e lei stessa era vittima di un sistema che l’aveva sfruttata e umiliata e da cui aveva cercato di ribellarsi sfruttandolo a suo favore. l suo declino cominciò nel ’79 quando fu condannata dal fisco a pagare 11 milioni di franchi e per evitare la galera fuggì negli USA dove sposò un barman gay per ottenere la green card. Nel 1980 in secondo tentativo come maîtresse nel Marais ma durò poco,  dopo aver scontato la seconda condanna ed essere uscita dietro cauzione morì in solitudine a 92 anni. 
Per comprendere e apprezzare fino in fondo la sua storia è quindi necessaria una sospensione del giudizio morale, l’eterna diatriba sulla legittimità dell’uso del proprio corpo come mezzo di guadagno e vivo più che mai e ancora oggi è al centro del dibattito sul riconoscimento di pieni diritti per i sex workers.

20210405 112040297 3888
Una scena del film di Sylvie Verheyde

More

Escort equiparate ad “agenzie matrimoniali”: così riceveranno i ristori dal governo

di Marco Ciotola Marco Ciotola

Attualità

Escort equiparate ad “agenzie matrimoniali”: così riceveranno i ristori dal governo

Ok Baby 3, ma facciamo parlare le escort: quelle vere

di Alfonso Romeo Alfonso Romeo

Tv

Ok Baby 3, ma facciamo parlare le escort: quelle vere

Tag

  • Escort
  • Netflix

Top Stories

  • Il teatro San Carlo di Napoli pagava la Responsabile anticorruzione 80mila euro all’anno contro il parere del Ministero dell’Economia, mentre la Fondazione pensa a togliere un euro dai buoni pasto dei dipendenti: sindaco Manfredi, ma tutto a posto?

    di Riccardo Canaletti

    Il teatro San Carlo di Napoli pagava la Responsabile anticorruzione 80mila euro all’anno contro il parere del Ministero dell’Economia, mentre la Fondazione pensa a togliere un euro dai buoni pasto dei dipendenti: sindaco Manfredi, ma tutto a posto?
  • Money Road (Sky), le pagelle della puntata finale: Yaser dà la colpa a Danielle (-10), Roberta finta tonta (2), Benedetta protesta (7). E Fabio Caressa? Mentre Alvise e Grazia…

    di Irene Natali

    Money Road (Sky), le pagelle della puntata finale: Yaser dà la colpa a Danielle (-10), Roberta finta tonta (2), Benedetta protesta (7). E Fabio Caressa? Mentre Alvise e Grazia…
  • Abbiamo visto Facci ridere (Rai 2) con Pino Insegno e Roberto Ciufoli, ma com’è? Un programma comico che sa solo quello che non è. E se Striscia la Notizia andasse ancora in onda gli avrebbe agevolato una nutrita galleria di Nuovi Mostri…

    di Irene Natali

    Abbiamo visto Facci ridere (Rai 2) con Pino Insegno e Roberto Ciufoli, ma com’è? Un programma comico che sa solo quello che non è. E se Striscia la Notizia andasse ancora in onda gli avrebbe agevolato una nutrita galleria di Nuovi Mostri…
  • Abbiamo letto L’Anniversario (Feltrinelli), il libro vincitore del Premio Strega di Andrea Bajani, ma com'è? Un giovane Holden del 2025, ma condito di fascismo e patriarcato...

    di Gian Paolo Serino

    Abbiamo letto L’Anniversario (Feltrinelli), il libro vincitore del Premio Strega di Andrea Bajani, ma com'è? Un giovane Holden del 2025, ma condito di fascismo e patriarcato...
  • Ok, ma chi è davvero Alessio Loparco di Temptation Island, asfaltato dalla fidanzata Sonia Mattalia dopo un giorno? Abbiamo trovato i suoi profili social: tra campionati vinti a calcio, Ruzzle, tartarughe e baci, perché lei lo segue ancora su Instagram?

    di Jacopo Tona

    Ok, ma chi è davvero Alessio Loparco di Temptation Island, asfaltato dalla fidanzata Sonia Mattalia dopo un giorno? Abbiamo trovato i suoi profili social: tra campionati vinti a calcio, Ruzzle, tartarughe e baci, perché lei lo segue ancora su Instagram?
  • Anche questo Premio Strega ce lo siamo levati dalle palle? Come previsto, vince Andrea Bajani con L'anniversario. I motivi della vittoria? Sconosciuti. Ecco i voti e la classifica finale

    di Jacopo Tona

    Anche questo Premio Strega ce lo siamo levati dalle palle? Come previsto, vince Andrea Bajani con L'anniversario. I motivi della vittoria? Sconosciuti. Ecco i voti e la classifica finale

di Giorgetta Pipitone Giorgetta Pipitone

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore moreno.pisto@mowmag.com

Next

Francesco De Gregori ne fa 70 e oggi ascolteremo solo Viva l'Italia

di Redazione MOW

Francesco De Gregori ne fa 70 e oggi ascolteremo solo Viva l'Italia
Next Next

Francesco De Gregori ne fa 70 e oggi ascolteremo solo Viva l'Italia

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy