Francesco De Gregori compie 70 anni.
‘Il Principe’ dei cantautori anticipa di poco un altro compleanno importante, come quello del suo idolo Bob Dylan che invece ne compirà 80 il 24 maggio. E probabilmente De Gregori festeggerà più il compleanno del ‘folletto’ americano che il proprio, da sempre poco avvezzo ad autocelebrarsi. Ma l’Italia tutta, non solo quella musicale, oggi nel giorno di Pasqua lo celebra perché grazie alle sue canzoni più generazioni hanno potuto sognare, sperare, innamorarsi, piangere e rialzarsi nonostante tutto.
Da 50 anni, infatti, ci accompagna con le sue canzoni. Da quel mitico Folkstudio di Roma dove conobbe Antonello Venditti – con il quale sono ancora amici e a breve torneranno ad esibirsi insieme. Lì è nata anche la Scuola Romana con Vincenzo Micocci, storico discografico, che coniò il termine cantautori. Una definizione che non ha mai amato, visto che preferisce artista, così come a poesia (in musica) sottolinea che la sua è letteratura.
Nato a Roma il 4 aprile 1951, nel 1973 esordì proprio con Venditti nell’album Theorius Campus. In seguito, un brano diventato un caposaldo della canzone d’autore italiana come Alice arrivò ultimo al Disco per l'Estate. Lo accusavano di scrivere testi troppo ermetici. Alla fine, però, ha avuto ragione lui. Come tutti i grandi artisti, De Gregori ha fondato uno stile che poi sarà imitatissimo.
Solitario nella vita, ma amante della buona compagnia sul palco. E nel tempo ha condiviso progetti e collaborazioni con i migliori: Fabrizio De André e Lucio Dalla su tutti. Nel 2015, poi, ha realizzato persino il suo sogno di celebrare Dylan con l'album dedicato alla traduzione italiana di undici brani del primo musicista premio Nobel.
E così oggi, anche se non ama festeggiare il compleanno, c’è un intero paese che lo celebra. Fra i tantissimi, anche Vasco Rossi che ha addirittura scritto un articolo sul Fatto quotidiano che inizia così: "Non avrei mai immaginato che un giorno mi avrebbe reso un attestato di stima con la sua interpretazione di Vita spericolata, tra l'altro bellissima 'alla De Gregori'. Per me è stato come vincere un Oscar". Un giorno, oggi, nel quale più che mai riecheggiano i versi di Viva l'Italia che in un periodo come quello che stiamo attraversando diventa un inno alla vita.
Grazie Francesco De Gregori.