image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • Calcio
    • NFL
    • combattimento
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Cronaca Nera
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • calcio
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Tech
  • Fashion
    • Fashion
    • Moda
    • Gear
    • Footwear
  • EVERGREEN
  • Topic
  • Journal
  • Media
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Culture

Mario Fargetta: "I Måneskin?
Non sono il mio genere, ma
hanno spaccato se anche l’Unione
Europea li chiama”. E sul
Celebration Deejay Time...

  • di Emiliano Raffo Emiliano Raffo

30 gennaio 2024

Mario Fargetta: "I Måneskin? Non sono il mio genere, ma hanno spaccato se anche l’Unione Europea li chiama”. E sul Celebration Deejay Time...
Il dj-produttore, sabato 3 febbraio, al Mediolanum Forum di Assago (Milano) insieme ad Albertino, Molella e Giorgio Prezioso per il Celebration del Deejay Time: “Uno show per raccontare il nostro coraggio”. I quattro cavalieri della dance si avvicenderanno alla consolle in uno show fitto di ospiti (unico nome finora noto: Max Pezzali). Sono loro lo storico dream team del programma che dalle frequenze di Radio Deejay ha creato il suono della dance commerciale anni ’90. E ci ha parlato anche della musica di oggi...

di Emiliano Raffo Emiliano Raffo

“Di sicuro, fra gli ospiti, ci sarà Max Pezzali. Su tutti gli altri, ahimè, riserbo totale”. Parole di Mario Fargetta, produttore/dj che, dalle frequenze di Radio Deejay e dai locali di via Massena, ha scolpito il suono della dance anni ’90. Ci abbiamo provato a sapere da lui qualcosa di più sulla data del Deejay Time di sabato 3 febbraio al Mediolanum Forum di Assago (Milano), ma l’evento è di quelli imponenti e Fargetta uno che calibra le parole quasi quanto calibra i pezzi da dare in pasto a selve di braccia alzate. “Di certo sarà una notte irripetibile, destinata a non essere replicata”, ci dice, sottolineando il carattere esclusivo di una Celebration che promette fuochi artificiali intergenerazionali. Perché il Deejay Time ha disegnato il suono della dance commerciale anni ’90, ma lo spirito di quegli anni esuberanti non è svaporato nelle decadi successive. E così, al Forum, Albertino, Molella, Giorgio Prezioso e Mario Fargetta ricostituiranno lo storico ensemble che ha marchiato a fuoco quello storico programma. “Ci saranno quattro slot da circa mezz’ora l’uno. Ognuno di noi alle prese con il proprio set, il proprio suono, il proprio approccio”, rivela Fargetta rispetto a ciò che è lecito attendersi dall’imminente notte milanese.

Mario Fargetta, Molella, Albertino e Giorgio Prezioso al Celebration Deejay Time
Mario Fargetta, Molella, Albertino e Giorgio Prezioso

Il Deejay Time, in sostanza, siete voi. Quattro visioni capaci non solo di coesistere, ma, all’occorrenza, di fondersi insieme.

Il Deejay Time parte da Albertino al microfono e dall'altra parte del vetro Fargetta in regia, poi è cambiato varie volte negli anni. Sono cambiati gli orari, i contenuti, anche le persone che ci hanno lavorato. Negli anni Molella e Prezioso si sono integrati e la formazione principale, quella che forse rappresenta al meglio il senso e il cuore del programma, è stata la nostra. Quando ci siamo resi conto quanto funzionassimo bene, il rapporto si è saldato sempre di più. Oggi, non possiamo che essere noi quattro quelli che portano il Deejay Time su un palco come quello del Forum.

Una squadra. Un’intesa.

Ognuno ha i propri gusti e carattere, ma ci intendiamo ciecamente. Prezioso è molto funambolico, forse quello che spinge di più, sebbene anche Molella non scherzi. Io e Albertino siamo un po’ più delicati ma la spinta c'è sempre. Nella notte del Forum metterò brani originali degli anni ’90 – magari con un suono rimasterizzato – perché devono suonare bene.

Come spiegheresti gli anni ’90 a un ragazzo della Generazione Z?

Dicendogli che è stato un decennio irripetibile per la musica e che soprattutto dalla radio e è partito un programma che era un riferimento per chi masticava la dance e non solo. L'entusiasmo di Albertino e il suo modo di comunicare rendeva tutto più bello. Io mi occupavo di mixare e pensavo all'effettistica. Con Albertino ci sostenevamo a vicenda mentre costruivamo un successo fondato sul coraggio, il coraggio di programmare pezzi che nessun’altra radio metteva in scaletta. Ad Albertino stesso piaceva scherzare sui dischi che presentava, il dialogo fra noi (io parlavo con i brani, lui con la voce, ma la programmazione era assolutamente condivisa) risultava frizzante, talvolta frenetico. Ma, soprattutto, unico. In Italia, quel suono, lo aveva solo il Deejay Time.

Mario Fargetta, Molella, Albertino e Giorgio Prezioso al Celebration Deejay Time
Il Celebration Deejay Time

Oggi qual è la dimensione della dance music?

Noi ci siamo staccati da Radio Deejay per portare la dance a m20, una radio molto dance, fluida, poco parlata. Se torno ai ’90 i generi non erano tanti, al tempo; oggi qualsiasi portale dedicato alla dance offre una selva pazzesca di generi e sottogeneri. Sono saltati gli schemi, tutto si ibrida. La parola dance, però, esiste oggi come esisteva prima. Ed esisterà sempre. Noi continuiamo a mettere le novità, a proporre suoni nuovi. Facciamo con orgoglio la nostra parte, insomma.

Potresti consigliare due pezzi, al momento particolarmente forti, ai lettori di MOW?

“Aria” di Argy Omnya e la mia “In your eyes (tu mi hai capito)” di Get Far x LennyMendy x Kel.

E la nuova linea di Get-Far?

Con le mie ultime produzioni o i miei remix sono andato a recuperare pezzi anni ’90 riletti a modo mio. Quando invece produco pezzi totalmente nuovi, il diktat è posizionarsi dove nascono e si sviluppano suoni davvero contemporanei. Con i suoni devi aggiornarti sempre, devi essere lì dove le cose accadono. Bpm e bassi sono essenziali, ma un brano, per arrivare davvero, deve avere una melodia vincente. Io, una buona melodia, la inseguo sempre.

Oltre ai classici dei ’90, ci sarà spazio anche per le tue produzioni Get-Far al Forum?

Ognuno di noi ne approfitterà per mettere anche produzioni proprie, non solo pezzi d’epoca. “Shining star” e “The radio”, per capirci, ci saranno.

L’Unione Europea ha chiamato i Måneskin come testimonial del voto giovanile in vista delle elezioni europee del 6-9 giugno.

Complimenti ai Måneskin, hanno spaccato tutto. Non sono il mio genere, ma bisogna dare atto ai ragazzi che sono stati molto bravi. Se ti chiamano per una cosa simile, significa che stai collezionando continui successi, anche oltre il contesto musicale.

More

Ma è Snoop Dogg o Kanye West? Ecco perché ha cambiato idea su Donald Trump: prima gli “augurava” la morte e ora...

di Domenico Agrizzi Domenico Agrizzi

Altra musica

Ma è Snoop Dogg o Kanye West? Ecco perché ha cambiato idea su Donald Trump: prima gli “augurava” la morte e ora...

Perché Mengoni annuncia adesso il tour nel 2025? C'entra Sanremo, ma non solo...

di Michele Monina Michele Monina

carpe diem

Perché Mengoni annuncia adesso il tour nel 2025? C'entra Sanremo, ma non solo...

Chiedete scusa alla Michielin: Ivan Graziani è vivo e canta e suona ancora Per gli amici

di Gianmarco Aimi Gianmarco Aimi

Chiedete scusa alla Michielin: Ivan Graziani è vivo e canta e suona ancora Per gli amici

Tag

  • Culture

Top Stories

  • Il teatro San Carlo di Napoli pagava la Responsabile anticorruzione 80mila euro all’anno contro il parere del Ministero dell’Economia, mentre la Fondazione pensa a togliere un euro dai buoni pasto dei dipendenti: sindaco Manfredi, ma tutto a posto?

    di Riccardo Canaletti

    Il teatro San Carlo di Napoli pagava la Responsabile anticorruzione 80mila euro all’anno contro il parere del Ministero dell’Economia, mentre la Fondazione pensa a togliere un euro dai buoni pasto dei dipendenti: sindaco Manfredi, ma tutto a posto?
  • Money Road (Sky), le pagelle della puntata finale: Yaser dà la colpa a Danielle (-10), Roberta finta tonta (2), Benedetta protesta (7). E Fabio Caressa? Mentre Alvise e Grazia…

    di Irene Natali

    Money Road (Sky), le pagelle della puntata finale: Yaser dà la colpa a Danielle (-10), Roberta finta tonta (2), Benedetta protesta (7). E Fabio Caressa? Mentre Alvise e Grazia…
  • Abbiamo letto L’Anniversario (Feltrinelli), il libro vincitore del Premio Strega di Andrea Bajani, ma com'è? Un giovane Holden del 2025, ma condito di fascismo e patriarcato...

    di Gian Paolo Serino

    Abbiamo letto L’Anniversario (Feltrinelli), il libro vincitore del Premio Strega di Andrea Bajani, ma com'è? Un giovane Holden del 2025, ma condito di fascismo e patriarcato...
  • Abbiamo letto il libro postumo di Michela Murgia, “Anna della pioggia” (Einaudi, 2025): ma com’è? L’ultimo regalo della scrittrice, che ci ricorda come resistere al patriarcato: “Abbiamo dovuto diventare capaci di sognarci fuori dai sogni degli uomini”

    di Viola Di Grado

    Abbiamo letto il libro postumo di Michela Murgia, “Anna della pioggia” (Einaudi, 2025): ma com’è? L’ultimo regalo della scrittrice, che ci ricorda come resistere al patriarcato: “Abbiamo dovuto diventare capaci di sognarci fuori dai sogni degli uomini”
  • Abbiamo visto Facci ridere (Rai 2) con Pino Insegno e Roberto Ciufoli, ma com’è? Un programma comico che sa solo quello che non è. E se Striscia la Notizia andasse ancora in onda gli avrebbe agevolato una nutrita galleria di Nuovi Mostri…

    di Irene Natali

    Abbiamo visto Facci ridere (Rai 2) con Pino Insegno e Roberto Ciufoli, ma com’è? Un programma comico che sa solo quello che non è. E se Striscia la Notizia andasse ancora in onda gli avrebbe agevolato una nutrita galleria di Nuovi Mostri…
  • Ok, ma chi è davvero Alessio Loparco di Temptation Island, asfaltato dalla fidanzata Sonia Mattalia dopo un giorno? Abbiamo trovato i suoi profili social: tra campionati vinti a calcio, Ruzzle, tartarughe e baci, perché lei lo segue ancora su Instagram?

    di Jacopo Tona

    Ok, ma chi è davvero Alessio Loparco di Temptation Island, asfaltato dalla fidanzata Sonia Mattalia dopo un giorno? Abbiamo trovato i suoi profili social: tra campionati vinti a calcio, Ruzzle, tartarughe e baci, perché lei lo segue ancora su Instagram?

di Emiliano Raffo Emiliano Raffo

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore moreno.pisto@mowmag.com

Next

Ma è Snoop Dogg o Kanye West? Ecco perché ha cambiato idea su Donald Trump: prima gli “augurava” la morte e ora...

di Domenico Agrizzi

Ma è Snoop Dogg o Kanye West? Ecco perché ha cambiato idea su Donald Trump: prima gli “augurava” la morte e ora...
Next Next

Ma è Snoop Dogg o Kanye West? Ecco perché ha cambiato idea...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy