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Massimo Polidoro: «Più che di Ufo
parliamo di Uap. Attenzione agli esperimenti
su velocità ipersoniche di Russia e Cina»

  • di Federico Vergari Federico Vergari

24 giugno 2021

Massimo Polidoro: «Più che di Ufo parliamo di Uap. Attenzione agli esperimenti su velocità ipersoniche di Russia e Cina»
Il 25 giugno il Pentagono renderà pubblico un report che contiene tutte le osservazioni e dati relativi a 120 presunti avvistamenti di UFO nei cieli americani. Gli oggetti sono quasi tutti stati avvistati da piloti della Marina militare USA e il New York Times è riuscito ad avvicinare alcune fonti, che hanno rilasciato delle importanti anticipazioni sul contenuto del dossier redatto dalla task force governativa, ma hanno preferito restare anonime. Ne abbiamo parlato con Massimo Polidoro un giornalista, scrittore e divulgatore scientifico italiano, segretario nazionale del CICAP (Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sulle Pseudoscienze) che più degli Ufo ci invita a spostare l'attenzione sui UAP, su tecnologie che ancora non conosciamo e sulla sperimentazione delle velocità supersoniche da parte di Russia e Cina

di Federico Vergari Federico Vergari

Salvo cambi di programma il documento USA sugli oggetti volanti non identificati di cui si parla tanto in questi giorni verrà rilasciato domani, venerdì 25 giugno. Per ora, sulla base di alcune anticipazioni rilasciate dal New York Times, si sono fatte soltanto ipotesi. Siamo certi che si tratta di video autentici, che tradotto significa: quei video riprendono davvero qualcosa in cielo e no, non sappiamo di cosa si tratti.
Ma per farci un’idea concreta occorrerà leggere e aspettare. Intanto l’unica cosa certa è che non è più corretto parlare di UFO, ma di UAP. Sostanzialmente non cambia nulla, ma il termine UFO si portava dietro un alone di fantascientifico che non aiutava piloti militari e civili a farsi prendere sul serio in caso di avvistamento. Anzi in molti per evitare problemi omettevano gli avvistamenti.

Ne abbiamo parlato con Massimo Polidoro un giornalista, scrittore e divulgatore scientifico italiano, segretario nazionale del CICAP (Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sulle Pseudoscienze) e la chiacchierata con lui parte proprio dal Comitato…

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Massimo Polidoro, credit Roberta Baria

Massimo, cos’è il CICAP?
Il CICAP nasce nel 1989 da un’idea di Piero Angela che da parecchio tempo cercava di dar vita ad un’associazione che si occupasse di verificare le notizie relative ai fenomeni paranormali di cui all’epoca giornali e televisione parlavano in continuazione. La sua idea raccolse subito il sostegno e l’approvazione di nomi noti della scienza e della cultura, penso a Rita Levi Montalcini, Carlo Rubbia, Umberto Eco, Umberto Veronesi, Margherita Hack e tantissimi altri.

Dalla sua fondazione sono cambiati i temi di interesse e verifica…
In oltre 30 anni il CICAP è cresciuto e ha anche ampliato i temi di cui si occupa. Oggi, per esempio, si parla molto meno del paranormale e siamo più concentrati sulle pseudoscienze e sulle bufale in generale. Dal negazionismo climatico ai temi legati alle presunte cure per il Covid-19.

Cito una definizione trovata sul web: Il CICAP nasce con l'obiettivo di diffondere la mentalità scientifica e lo spirito critico. Pensando a quello che stiamo vivendo… gli ultimi 18 mesi devono essere stati parecchio duri.
È stato un anno molto complesso per tutti, indubbiamente. Ci siamo trovati davanti a un fenomeno per il quale non eravamo preparati, nonostante il mondo della scienza ci avesse messo in guardia contro qualcosa di simile già da qualche anno.

Esattamente cosa diceva questa allerta?
Che le grandi emergenze del futuro non sarebbero state le guerre atomiche, ma le pandemie. E così è accaduto. Ovviamente non ci si prepara mai verso un nemico remoto, invisibile e lontano perché è difficile capirne l’urgenza e lo dico - in questo caso - pensando ai cambiamenti climatici. Stessa cosa per il Covid. Siamo arrivati impreparati all’emergenza affrontandola all’impronta. Questo ha dato la possibilità a tanti, che evidentemente non vedevano l’ora, di inventarsi teorie del complotto e rimedi campati per aria. In una situazione di grande incertezza tutto questo ha trovato terreno fertile.

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Una immagine del report sugli Ufo

Ti confesso che sono un grande appassionato della materia “UFO” anche se ormai la seguo solo marginalmente. Diciamo che da ragazzino andavo dal poster I Want to Believe di Fox Mulder e mi facevo regalare per natale il Poject Blue Book.
Conosco benissimo questi riferimenti culturali. Anche io sono cresciuto con la passione per X- Files, ET o incontri ravvicinati del terzo tipo…

Ultimamente la questione del Congresso americano mi ha riacceso la curiosità. Ci spieghi cosa sta succedendo negli USA? E perché siamo passati a parlare di UAP (Unidentified Aerial Phenomena).
Parto dalla fine. A cambiare la sigla sono stati i militari americani che hanno modificato il codice di riferimento alle “cose non riconosciute in cielo” per togliere lo stigma che la sigla UFO si portava dietro. Per moltissimi UFO è sinonimo di extraterrestri, astronavi e omini verdi. Un pilota che in cielo vedeva qualcosa di non conosciuto poteva aver timore a segnalare un UFO perché pensava che lo avrebbero preso per pazzo. Diciamo che con questa nuova sigla dovrebbe superarsi il problema, anche se poi è la stessa cosa.

Praticamente hanno rifatto il look alla parola UFO rendendola socialmente accettabile…
Esattamente.

Parlavamo del report al Congresso…
Come ben saprai negli ultimi tempi sono stati condivisi video girati dalla Marina americana che sono stati riconosciuti come autentici. Quando uscirà il rapporto forse ci verrà detto di più, ma ad oggi non ci sono state dichiarazioni esplicite sugli avvistamenti.

Che significa che sono stati riconosciuti come autentici?
Che possiamo essere certi che quei filmati non sono stati ritoccati e manipolati. Nessuno però si è ancora espresso su cosa sia stato ripreso.

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Il presidente Trump in un fotomontaggio con gli Ufo

Il report completo dovrebbe uscire il 25 giugno. Cosa ti aspetti?
Possiamo fare speculazioni da appassionati in buona fede, come siamo io e te. A me piacerebbe avere la conferma che si tratta di qualcosa che non conosciamo, ma questa certezza non solo non ce l’abbiamo, ma secondo alcune anticipazioni del New York Times, che ha condiviso le osservazioni di chi ha visto i rapporti, non ci sono elementi per pensare che si tratti di veicoli extraterrestri. Credo che sia difficile che qualcuno possa dirci: abbiamo trovato tecnologie non terrestri. Piuttosto qualcuno ci dirà che abbiamo trovato tecnologie che ancora non conosciamo. 

Secondo il Guardian alcuni politici americani che lo hanno già letto si sarebbero dimostrati preoccupati per la sicurezza nazionale.  
E fanno bene a preoccuparsi. Se c’è davvero qualcosa che costantemente attraversa i cieli americani e non si sa di cosa si tratta devono preoccuparsi… potrebbero essere ET, ma potrebbero essere anche tecnologie militari sviluppate da potenze in qualche modo rivali come la Russia e la Cina che - come si sa – al contrario degli Stati Uniti sperimentano da tempo la velocità ipersoniche, che significa cinque volte la velocità del suono e siamo parlando di seimila km orari. Se ci fossero veicoli stranieri che arrivano sul suolo americano senza alcun controllo, perché quelle velocità non si possono ancora controllare e bloccare, sarebbe un problema.

Sostanzialmente dobbiamo rivedere il paradigma di definizione e passare da omini grigi dalla testa enorme ad armi segrete di qualche potenza militare…
Potrebbe essere una spiegazione, ma non l’unica. Non conosco il contenuto di quel documento e ad ascoltare i pareri ad oggi ufficiali sia io che il CICAP ci fermiamo ai fatti. Staremo a vedere cosa succede.

Parliamo di politica americana. A sei mesi dall’inizio del mandato di Biden ci troviamo con questo report sugli UFO e con la richiesta di fare chiarezza sulla provenienza del Coronavirus dalla Cina. Cose che ci saremmo aspettati da un governo Trump, per intenderci. E invece… 
In realtà la questione del rapporto è un’eredità di Trump. Una delle ultime leggi che ha firmato, era quella sul bilancio dello scorso ottobre, conteneva la richiesta di presentare entro sei mesi un rapporto che spiegasse questi avvistamenti. Solitamente Biden quando gli chiedono cosa pensa degli UFO cambia discorso. Per quanto riguarda l’indagine sul Covid è una strategia politica con cui si cerca di mettere pressione sulla Cina che evidentemente non è stata trasparente e qualcosa lo deve chiarire. Biden o Fauci non hanno mai affermato che il virus sia sfuggito da un laboratorio cinese, ma da dove arrivi è un dato che oggi ancora manca. L’ipotesi più plausibile è quella del mercato di Wuhan, ma non c’è la certezza. La richiesta di condurre una nuova inchiesta è comprensibile. Dubito che la Cina permetterà di farlo, ma rientra nel gioco delle parti. Per risponderti: non credo che Biden sia diventato complottista.

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