image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • Sport
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Calcio
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • Sport
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • calcio
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Topic
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Culture

Matteo Messina Denaro, con quel
cappotto ancora in trend, ci dimostra
che non siamo usciti (vivi) dagli anni ‘80

  • di Ottavio Cappellani Ottavio Cappellani

17 gennaio 2023

Matteo Messina Denaro, con quel cappotto ancora in trend, ci dimostra che non siamo usciti (vivi) dagli anni ‘80
Cuffia, cappotto di montone (da 10mila euro) e occhiali da vista scuri, tenuto sotto braccio dai carabinieri: è l’ultima immagine del boss ricercato da 30 anni che ci riporta indietro nel tempo e ci fa capire anche quanto in fondo non siamo mai cambiati. Sì, perché quello è lo stile ben descritto nel film Yuppies e che prima dell’arresto era tornato di moda. Ecco perché oggi, forse, invece di leggere le analisi degli specialisti dell’orrore, dovremmo ricordarci l’unico che ci aveva capito meglio di tutti, il Dogui: carcere, Chivas, giubbotto di montone e sei in pole position!

di Ottavio Cappellani Ottavio Cappellani

Adesso, non è che io non sappia se Matteo Messina Denaro, detto da adesso in poi , il “Dogui”, non possa essere stato e non sia un mostro, a partire dal dodicenne cavallerizzo Giuseppe Di Matteo sciolto nell’acido. Ma diciamo che non è la mia specializzazione e gli orrori li tengo privati e li serbo in caso mi dovessi trovare faccia a faccia con i mostri. Ci sono ben altri scrittori specializzati nella facile indignazione dell’orrore e continuo a pensare – ohibò, senza assolvere nessuno – che il nostro stile di vita di minorenni morti ne abbia tanti sulla coscienza. Epperò io, per capriccio personale, per dispetto verso le anime belle, e per naso verso la notizia, vi dico che il montone con il quale è stato arrestato Matteo Messina Denaro è significante di molto, di assai, dalla visione yuppie capitalista che sacrificava i bambini proletari a una idea di ricchezza meravigliosa e perniciosissima propagandata (criticamente, ci mancherebbe) dai Vanzina e che nessuno – tranne Marco Giusti – hanno colto nel segno del loro vero neorealismo. Tra “Mamma Roma” e “Yuppies” o “Vacanze di Natale” non c’era nessuna differenza: ce ne siamo accorti in pochi. Ma tant’è. Il giubbotto chelsea imbottito del valore di 10mila euro, con il quale Matteo Messina Denaro è stato arrestato, in una clinica palermitana, in day hospital, a seicento metri dalla centrale operativa che ne ha organizzato l’arresto (e che a una mente romanzesca come la mia suggerisce un preciso “pizzino”) è l’argomento al momento più dibattuto sui social, la giacca di montone, dico. Matteo Messina Denaro vestito come Jerry Calà, come Ezio Greggio, Come Christian De Sica, come il Dogui (il nostro amato cumenda) in “Vacanze di Natale” - ma il cui stile è tornato in tendenza ben prima dell’arresto di MMD -, è un caso o rappresenta una visione del mondo nata negli anni Ottanta e della quale ancora portiamo gli strascichi dopo la pubblicazione della trattativa Stato-Mafia? Ma non vi sa tutto di Chivas e Ballantines e pennette alla vodka e massoneria durante cene di Natale tra cristalleria e panbriosche? A me, che in quegli anni, in Sicilia, sono cresciuto, sì.

Perché, se vogliamo essere paranoici, come è giusto che sia uno scrittore come me, che cerca le dietrologie complicate al posto di abbandonarsi all’indignazione orrorifica – giusta ma banale -, quella giacca di montone parla di ricchezze accumulate negli anni Ottanta, dove la vicinanza tra Stato e mafia era tangibile: un uomo delle istituzioni che taglia il nastro di una concessionaria di auto accanto a Nitto Santapaola, l’omicidio di Pippo Fava che in quella Catania dove tutti conoscevano tutti fu una doccia fredda, l’omicidio degli andreottiani fratelli Salvo, esattori (come esattore, adesso è il governatore della regione Renato Schifani), Sgarbi che dice a Giuseppe Ayala: “Non ti ricordi le feste dove girava la cocaina”? Dell’Utri e la sua condanna. Il fumantino Gianfranco Micciché. Insomma, dietro quel meraviglioso giubbotto di montone ci sta un mondo. E quello che mi stupisce, e che mi fa rivalutare i siciliani (che credevo teste di minchie), è il fatto che tutti se ne stiano accorgendo. Quel capo di abbigliamento e gli anni anni Ottanta: carcere, Chivas, giubbotto di montone e sei in pole position! Ecco perché, forse, l’unico che ha capito tutto della nostra Italia è stato il Dogui, il compianto Guido Nicheli.

More

Champagne, molotov e prediche green. Mascheroni distrugge Erri De Luca: "Non un giorno di prigione che avrebbe meritato..."

di Riccardo Canaletti Riccardo Canaletti

La parola (che) contraria

Champagne, molotov e prediche green. Mascheroni distrugge Erri De Luca: "Non un giorno di prigione che avrebbe meritato..."

Per fermare Greta Thunberg ci vuole la polizia: ed è arrivata (ma lei se la ride)

di Matteo Cassol Matteo Cassol

La ghignante attivista

Per fermare Greta Thunberg ci vuole la polizia: ed è arrivata (ma lei se la ride)

Tag

  • Culture

Top Stories

  • Ma davvero la Rai sta per perdere il Festival di Sanremo (e viceversa)? Ecco cosa sta succedendo tra tv pubblica, Comune, tribunali e Fimi (Federazione Musicale)

    di Irene Natali

    Ma davvero la Rai sta per perdere il Festival di Sanremo (e viceversa)? Ecco cosa sta succedendo tra tv pubblica, Comune, tribunali e Fimi (Federazione Musicale)
  • Siamo stati al concerto degli Afterhours, ma com'è andata? La verità è che Manuel Agnelli può scatarrare ancora su qualsiasi cosa voglia, soprattutto sulla musica di m*rda

    di Irene Natali

    Siamo stati al concerto degli Afterhours, ma com'è andata? La verità è che Manuel Agnelli può scatarrare ancora su qualsiasi cosa voglia, soprattutto sulla musica di m*rda
  • Basta Temptation Island: guardatevi “In & Out”, che nessuno ha cag*ato finora. Perché? È la prova che siamo un Paese nostalgico che non vuole andare avanti

    di Ilaria Ferretti

    Basta Temptation Island: guardatevi “In & Out”, che nessuno ha cag*ato finora. Perché? È la prova che siamo un Paese nostalgico che non vuole andare avanti
  • Abbiamo letto “L’anniversario” di Andrea Bajani (Feltrinelli): ma com’è? Un romanzo che ti fa venire voglia di distruggere il Premio Strega e rifondarlo. Ma davvero sono questi i libri che vogliamo premiare?

    di Flaminia Colella

    Abbiamo letto “L’anniversario” di Andrea Bajani (Feltrinelli): ma com’è? Un romanzo che ti fa venire voglia di distruggere il Premio Strega e rifondarlo. Ma davvero sono questi i libri che vogliamo premiare?
  • Temptation Island, com'è finito il reality di Canale 5? Tra Simone e Alessio, una Sonia incinta, l'altra in un falò che non finisce mai, mentre Denise, Sarah e Maria Concetta... Ecco cosa è successo

    di Irene Natali

    Temptation Island, com'è finito il reality di Canale 5? Tra Simone e Alessio, una Sonia incinta, l'altra in un falò che non finisce mai, mentre Denise, Sarah e Maria Concetta... Ecco cosa è successo
  • BOOM. Mina a 85 anni spacca ancora il cu*o a tutti? Il nuovo album “riciclato” e “genderless”? Trapper e cantanti, prendete nota. E Pelù e Gabbani…

    di Jacopo Tona

    BOOM. Mina a 85 anni spacca ancora il cu*o a tutti? Il nuovo album “riciclato” e “genderless”? Trapper e cantanti, prendete nota. E Pelù e Gabbani…

di Ottavio Cappellani Ottavio Cappellani

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore moreno.pisto@mowmag.com

Next

Champagne, molotov e prediche green. Mascheroni distrugge Erri De Luca: "Non un giorno di prigione che avrebbe meritato..."

di Riccardo Canaletti

Champagne, molotov e prediche green. Mascheroni distrugge Erri De Luca: "Non un giorno di prigione che avrebbe meritato..."
Next Next

Champagne, molotov e prediche green. Mascheroni distrugge Erri...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy