image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • Calcio
    • NFL
    • combattimento
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Cronaca Nera
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • calcio
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Tech
  • Fashion
    • Fashion
    • Moda
    • Gear
    • Footwear
  • EVERGREEN
  • Topic
  • Journal
  • Media
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Culture

Nasce la Netflix italiana,
ma non mancano le polemiche

  • di Marco Ciotola Marco Ciotola

9 gennaio 2021

Nasce la Netflix italiana, ma non mancano le polemiche
Pronto a partire a febbraio da Chili TV il progetto (ancora senza nome) targato Mibact, che punta a offrire la “prima piattaforma digitale in grado di ospitare l’eccellenza culturale italiana”. Ma, a praticamente pochi giorni dall’esordio, sembrano resistere talmente tante incognite che i dubbi emergono inevitabili

di Marco Ciotola Marco Ciotola

Di certo c’è questo: a breve partirà la “prima piattaforma digitale italiana della cultura”, voluta e delineata dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, nell’ambito delle misure rientranti nel Dl Rilancio. Nel farlo, il Mibact ha coinvolto al 51% Cassa Depositi e Prestiti e al 49% Chili, società attiva nel comparto on demand dal 2012. Di meno certo? Praticamente tutto il resto, a partire da data ufficiale di lancio, tipologia e qualità dei contenuti, modalità precisa di trasmissione, linee produttive e concorrenziali, ruolo delle società coinvolte e degli utenti. Non esiste neppure un nome.

Manca, al momento (sulla carta a poche settimane dal lancio) un’idea del piano anche solo vagamente delineabile a mente. Le più recenti uscite del Mibact inquadrano un generico obiettivo di “sostenere il settore delle performing arts particolarmente colpito dalla pandemia”, e parlano di una piattaforma diversa da quelle generaliste perché prevarrà – restiamo ancora nel campo dell’iper-generico – il “settore culturale”:

“Il nuovo progetto si distingue rispetto alle principali piattaforme generaliste che distribuiscono serie tv e contenuti cinematografici per la diffusione di contenuti live e il focus sul settore culturale. Inoltre, con la nuova piattaforma potranno essere venduti i contenuti distribuiti online generando un beneficio economico diretto per le attività culturali”, si legge nella nota del Ministero.

Mentre l’affidamento su Chili viene motivato sempre dal Mibact “nella sua esperienza internazionale di settore, l’innovativa infrastruttura tecnologica utilizzata e il know-how strategico-commerciale utile all’espansione della piattaforma”. Chili, va specificato, è una compagnia nata nel 2012 da Giorgio Tacchia e Stefano Parisi. Attiva nei servizi tv on demand, ha accumulato negli anni 4 milioni di utenti iscritti con Chili TV e anche svariati milioni di euro di perdita. Si differenzia da Netflix et similia perché non esiste un vero e proprio abbonamento mensile, ma gli utenti pagano solo per i contenuti che scelgono di vedere.

20210109 114533706 7961

Gli investimenti economici sembrano però importanti: per ora 10 milioni di euro da Cassa Depositi e Prestiti e 9 milioni da Chili, mentre resta porta spalancata – evidenziano dal Mibact – “alla futura collaborazione della Rai e di altre istituzioni e soggetti del settore culturale, pubblici o privati”.

Tante incertezze, dubbi e ancora una volta – l’ennesima – un piano destinato a un’utenza messa totalmente in secondo piano nell’intero processo di ideazione, realizzazione, partecipazione, stavolta persino comunicazione. In attesa di attendere al buio cosa accadrà, come nota la storica dell’arte Giulia Silvia Ghia sull’Huffington Post il primo grande errore nell’intera vicenda è da individuare nel “dare la notizia senza mostrare una visione, un modello di business, un’idea, i prodotti e servizi che s’intenderanno offrire, il payment model e le partnership con chi produce cultura, ovvero musei, teatri, biblioteche, concerti, opera, danza, cinema…”.

More

“Grease sessista”? No, è una imbarazzante dittatura progressista

di Silvia Vittoria Trevisson Silvia Vittoria Trevisson

Cinema

“Grease sessista”? No, è una imbarazzante  dittatura progressista

I migliori film persi nel 2020 ma che (forse) vedremo nel 2021

di Damiano Panattoni Damiano Panattoni

Cinema

I migliori film persi nel 2020 ma che (forse) vedremo nel 2021

Andrea Muccioli: “Anche mio padre sbagliò, ma a San Patrignano era una guerra”

di Marco Ciotola Marco Ciotola

Cinema

Andrea Muccioli: “Anche mio padre sbagliò, ma a San Patrignano era una guerra”

Tag

  • Chili
  • Cinema
  • Netflix

Top Stories

  • Il teatro San Carlo di Napoli pagava la Responsabile anticorruzione 80mila euro all’anno contro il parere del Ministero dell’Economia, mentre la Fondazione pensa a togliere un euro dai buoni pasto dei dipendenti: sindaco Manfredi, ma tutto a posto?

    di Riccardo Canaletti

    Il teatro San Carlo di Napoli pagava la Responsabile anticorruzione 80mila euro all’anno contro il parere del Ministero dell’Economia, mentre la Fondazione pensa a togliere un euro dai buoni pasto dei dipendenti: sindaco Manfredi, ma tutto a posto?
  • Money Road (Sky), le pagelle della puntata finale: Yaser dà la colpa a Danielle (-10), Roberta finta tonta (2), Benedetta protesta (7). E Fabio Caressa? Mentre Alvise e Grazia…

    di Irene Natali

    Money Road (Sky), le pagelle della puntata finale: Yaser dà la colpa a Danielle (-10), Roberta finta tonta (2), Benedetta protesta (7). E Fabio Caressa? Mentre Alvise e Grazia…
  • Abbiamo letto L’Anniversario (Feltrinelli), il libro vincitore del Premio Strega di Andrea Bajani, ma com'è? Un giovane Holden del 2025, ma condito di fascismo e patriarcato...

    di Gian Paolo Serino

    Abbiamo letto L’Anniversario (Feltrinelli), il libro vincitore del Premio Strega di Andrea Bajani, ma com'è? Un giovane Holden del 2025, ma condito di fascismo e patriarcato...
  • Abbiamo letto il libro postumo di Michela Murgia, “Anna della pioggia” (Einaudi, 2025): ma com’è? L’ultimo regalo della scrittrice, che ci ricorda come resistere al patriarcato: “Abbiamo dovuto diventare capaci di sognarci fuori dai sogni degli uomini”

    di Viola Di Grado

    Abbiamo letto il libro postumo di Michela Murgia, “Anna della pioggia” (Einaudi, 2025): ma com’è? L’ultimo regalo della scrittrice, che ci ricorda come resistere al patriarcato: “Abbiamo dovuto diventare capaci di sognarci fuori dai sogni degli uomini”
  • Abbiamo visto Facci ridere (Rai 2) con Pino Insegno e Roberto Ciufoli, ma com’è? Un programma comico che sa solo quello che non è. E se Striscia la Notizia andasse ancora in onda gli avrebbe agevolato una nutrita galleria di Nuovi Mostri…

    di Irene Natali

    Abbiamo visto Facci ridere (Rai 2) con Pino Insegno e Roberto Ciufoli, ma com’è? Un programma comico che sa solo quello che non è. E se Striscia la Notizia andasse ancora in onda gli avrebbe agevolato una nutrita galleria di Nuovi Mostri…
  • Ok, ma chi è davvero Alessio Loparco di Temptation Island, asfaltato dalla fidanzata Sonia Mattalia dopo un giorno? Abbiamo trovato i suoi profili social: tra campionati vinti a calcio, Ruzzle, tartarughe e baci, perché lei lo segue ancora su Instagram?

    di Jacopo Tona

    Ok, ma chi è davvero Alessio Loparco di Temptation Island, asfaltato dalla fidanzata Sonia Mattalia dopo un giorno? Abbiamo trovato i suoi profili social: tra campionati vinti a calcio, Ruzzle, tartarughe e baci, perché lei lo segue ancora su Instagram?

di Marco Ciotola Marco Ciotola

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore moreno.pisto@mowmag.com

Next

“Grease sessista”? No, è una imbarazzante dittatura progressista

di Silvia Vittoria Trevisson

“Grease sessista”? No, è una imbarazzante  dittatura progressista
Next Next

“Grease sessista”? No, è una imbarazzante dittatura progressista...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy