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Ok, ma che caz*o succede al Premio Tenco, tra Piotta escluso dalla cinquina e voti “spariti”? E sul dialetto romano si apre un caso?

  • di Domenico Agrizzi Domenico Agrizzi

27 giugno 2024

Ok, ma che caz*o succede al Premio Tenco, tra Piotta escluso dalla cinquina e voti “spariti”? E sul dialetto romano si apre un caso?
Le Targhe Tenco sono i premi musicali più prestigiosi per gli autori italiani. L’edizione del 2024, però, ha già creato diverse polemiche: nella cinquina finale per la categoria “Migliore album in dialetto” manca “’Na notte infame” di Piotta. Il cantante romano, però, ha rivelato che la sua opera avrebbe ricevuto in realtà “tantissimi voti da molti giurati”. Si chiede, dunque, se questi voti “non siano stati proprio presi in considerazione”. C’entra forse la lingua utilizzata da Piotta nell’album? E il Club Tenco gli risponde che…

di Domenico Agrizzi Domenico Agrizzi

Sono uscite le cinquine dei finalisti delle Targhe Tenco 2024, il premio consegnato ai migliori album dell’anno realizzati dagli autori italiani. La prima edizione fu nel 1984: sono passati, quindi, quarant’anni. E come spesso accade, seguono le polemiche. “Ieri come avete visto sono uscite le cinquine del Premio Tenco. Pur avendo ricevuto tantissimi voti da molti dei giurati, che ringrazio uno per uno, ‘Na notte infame non è dentro. Girano voci che questi voti non siano stati proprio presi in considerazione. Se fosse così mi chiedo: ‘come mai?’”, ha scritto Piotta su Instagram. Il cantante romano si chiede dunque che fine abbiano fatto tutti quei voti. Noi abbiamo fatto delle verifiche e da quello che ci risulta Piotta sarebbe stato fra i candidati alla Targa Tenco nella sezione “Migliore album in dialetto” (o lingua minoritaria parlata in Italia), ma a un certo punto il suo disco sarebbe scomparso dalla cinquina finale. Eppure, da quello che abbiamo saputo da diverse fonti, il suo Na notte infame avrebbe davvero ottenuto parecchi voti (c'è chi parla di una quarantina, chi addirittura di una sessantina), o quantomeno abbastanza per aggiudicarsi l'ambito riconoscimento. E quindi, perché alla fine non compare tra i candidati finali alla Targa? Qui si aprono diverse domande. Una l'ha posta lo stesso Piotta: che fine hanno fatto i voti, sempre che ci fossero stati? Ma anche: forse all'ultimo la giuria ha avuto un ripensamento sull'inclusione del suo disco, cantato con cadenza ed espressioni romanesche, ma non strettamente in dialetto romano?

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“Se il Club Tenco - Premio Tenco potesse darci la motivazione, darebbe prova di grande trasparenza, per rispetto di tutto il progetto -viste anche le motivazioni da cui nasce- e di tutti i giornalisti che votano. Grazie ancora!”, ha concluso poi Piotta. La cerimonia di premiazione sarà il 17,18,19 ottobre al Teatro Ariston di Sanremo. Mancano ancora diverse settimane e certamente Piotta vorrà trovare una spiegazione convincente a quanto sembrerebbe accaduto. Nel frattempo, è arrivata la risposta del Club Tenco, che lascia comunque aperta la questione: davvero un disco votato può essere escluso in un secondo momento? Di seguito riportiamo la nota integrale: “Il Club Tenco, in nome della trasparenza che da sempre lo contraddistingue, risponde a Tommaso Zanello, in arte Piotta, in merito alle votazioni delle Targhe Tenco, e lo fa pubblicamente, nelle stesse modalità di richiesta dell’artista. Le cose stanno così: il disco ‘Na notte infame ha ricevuto diversi voti dai giurati, ma nella categoria ‘Miglior album in dialetto’ e, secondo i parametri inequivocabili del nostro regolamento, i testi dell’opera non sono scritti e cantati per oltre il 50% in alcun dialetto o lingua minoritaria”. La questione della lingua utilizzata da Piotta, quindi, sarebbe la vera ragione dell’assenza dell’album nella cinquina finale. Sarà sufficiente questa spiegazione a chiudere il caso?

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