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Taylor Swift, già in fila per il concerto del 13 luglio a San Siro? Fan di Napoli “discriminati” e accesso al parterre con documento d'identità. È musica o fanatismo?

  • di Maria Francesca Troisi Maria Francesca Troisi

27 giugno 2024

Taylor Swift, già in fila per il concerto del 13 luglio a San Siro? Fan di Napoli “discriminati” e accesso al parterre con documento d'identità. È musica o fanatismo?
Venti giorni in fila per il concerto di Taylor Swift a Milano? E no, non è una fake news. La “setta dei fan” - detti Swifties - sta organizzandosi autonomamente per accamparsi fuori dallo stadio tre settimane prima. Come funziona esattamente? C'è chi ha mostrato un regolamento, con i passaggi da seguire per aggiudicarsi un posto nella fila e un cartello è stato affisso fuori San Siro con le istruzioni per ‘registrarsi’ alla fila telematica. La parte più surreale? Per aver accesso alla fila è necessario mostrare alle “cape della mala” un documento di riconoscimento e trascorrere con loro almeno 12 ore. E per i fan del sud? Anche per loro è stata trovata una soluzione, con file organizzate in tutte le principali città italiane, sebbene Napoli sia trattata in maniera discriminante. Perché siamo diventati così fanatici?

di Maria Francesca Troisi Maria Francesca Troisi

Il fanatismo per un artista può raggiungere picchi altissimi. Nel nostro Paese siamo veri esperti in questo campo, e no, non stiamo parlando del fan medio di Ultimo o Vasco Rossi, che spesso dimostra la sua devozione accaparrandosi più di una volta la prima fila. Sebbene si tratti di fanbase solide, con qualche picco di follia - del resto fan è una contrazione di fanatic - impallidiscono in confronto a quelle di alcuni artisti internazionali, come ad esempio la “setta” di Taylor Swift. Cosa significa essere una “Swiftie”? In breve, significa mettersi in fila, per prendere il posto migliore, quasi un mese prima della doppietta prevista il 13 e 14 luglio, a San Siro.

cartello affisso fuori San Siro
cartello affisso fuori San Siro

Seguendo l'esempio del fandom di Harry Styles a Campovolo, anche le devote di Taylor Swift, infatti, sono pronte a sfidare sole cocente o pioggia battente per tre settimane, accampandosi fuori molto prima dell'apertura dei cancelli. C'è chi ha condiviso sui social un regolamento dettagliato, con i punti da seguire scrupolosamente per aggiudicarsi un posto in fila. Inoltre, un cartello è stato affisso fuori San Siro con le istruzioni per ‘registrarsi’ alla fila telematica. Il messaggio recita quanto segue: “The Eras Tour, Taylor Swift. A meno di un mese è iniziata ufficialmente la fila per il parterre. Ogni giorno ci ritroveremo nei seguenti orari, per l'ammissione nei gruppi telegram, che costituiranno una fila telematica. Ore 12 - 16 – 21. Davanti l'uscita della M5 San Siro. Preghiamo tutti di attenersi a queste regole, nel rispetto reciproco e del buon senso”.

messaggio delle Swifties
messaggio delle Swifties

Attenzione, non è finita: chi desidera accedere alla fila per il parterre deve presentarsi munito di documento di riconoscimento (da mostrare alle “cape della mala” delle Swifties). E in un'ulteriore svolta bizzarra, l'accesso alla fila è consentito solo dopo aver trascorso insieme 12 ore (appassionatamente). Siete scettici? Ecco le prove (vedi messaggio allegato ndr): “Attenzione, a meno di un mese dalle due tappe italiane, la fila per il parterre è ufficialmente aperta - Ci troviamo presso l'uscita della metro di San Siro (M5), in modo da non interferire con file di altri concerti. Vengono distribuiti numeri ai nuovi arrivati, e la fila viene monitorata quotidianamente. Per entrambe le notti sono stati creati due gruppi telegram, per l'ammissione dovete presentarvi presso la nostra self - made pro loco (che sarà possibile individuare grazie alla nostra bandiera personalizzata), e mostrare il vostro documento identificativo, e dopo 12 ore passate in fila con noi, potrete essere aggiunte e iniziare a spostarvi liberamente. Il massimo di partecipanti per notte è di 250, al fine di evitare assembramenti e eventuali disagi”.

messaggio delle Swifties
messaggio delle Swifties

In maniera del tutto prevedibile, l’iniziativa dei fan italiani più osservanti - va sottolineato che niente di tutto ciò è ufficiale o gestito da organizzatori - ha suscitato diverse critiche e prese in giro. Alcune domande sarcastiche: “Ma se qualcuno del sud ha preso il parterre fa la fila in dad?”. E ancora battute: “Chissà se Taylor Swift si è prenotata per la fila online”.

commenti social sulla fila dei fan
commenti social sulla fila dei fan
commenti social sulla fila dei fan
commenti social sulla fila dei fan

Spicca, tra i tanti messaggi, un regolamento per chi non risiede a Milano, con un tono vagamente discriminatorio verso i fan napoletani: “Attenzione, info per fare la fila, se non siete di Milano, è disponibile la modalità tele-fila. In ogni grande città d'Italia (Napoli Firenze Roma Bologna Bari) verranno allestite file secondarie per San Siro. Queste nei vari stadi della città. Bisogna andare allo stadio a fare le solite 68h per poter finire iscritti nel registro di San Siro. I numeri verranno conteggiati alla fine delle 68 ore e secondo una lista di priorità a seconda delle città. Firenze avrà la priorità maggiore, Napoli la minore. Quindi se ci sono 10 persone che completano la fila a Napoli e Firenze, quelle di Firenze avranno un numero maggiore. Questo in base alla preferenza di avere un certo tipo di persone in postazioni avanzate. I numeri finali verranno stilati il giorno prima del concerto di Taylor Swift a Milano. Avete quindi poi un giorno per raggiungere il gruppo principale a Milano”.

regolamento per fan non residenti a Milano
regolamento per fan non residenti a Milano
regolamento per fan non residenti a Milano
regolamento per fan non residenti a Milano

Se questo vi sembra un evento straordinario, pensate che per il concerto in Argentina, alcuni fan si sono accampati ben cinque mesi prima! Dopotutto un documentario sulla fila al concerto di Taylor Swift, sull’organizzazione, i partecipanti, i capi, le fazioni, sarebbe interessante: perché siamo diventati così fanatici?

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